Il principe del lago

Data: 01/02/04

Rivista: febbraio 2004

Giangi è un bambino come ce ne sono tanti, con poca voglia di studiare e nessuna intenzione di fare l’eroe. Finché un bel giorno cade dentro un libro e un eroe lo diventa per davvero: la sua missione sarà quella di salvare il Principe del Lago, scomparso misteriosamente dal suo regno portando via con sé la gioia, la pace e l’allegria. Il nostro piccolo protagonista dovrà affrontare misteri, avventure e personaggi bizzarri ma l’ostacolo più difficile da superare sarà l’incontro con la sua paura più grande: la paura della diversità. Solo se riuscirà a superarla potrà ritrovare il Principe e tornare a casa.

Lo avrete capito da soli, quella di Imprudente è proprio una favola, una favola per bambini. Ed infatti saranno proprio loro a trovare più avvincente l’avventura in questo regno strano e misterioso che l’autore è riuscito a creare. Il messaggio che questo libro ci manda è universale, la paura di Giangi per il diverso è la paura di ognuno di noi, e proprio qui sta il pregio maggiore de “Il Principe del lago”. Il linguaggio è quello semplice e ingenuo proprio di un testo diretto ad un pubblico così giovane. Leggendolo anche gli adulti non potranno non fermarsi a riflettere su quelle piccole-grandi verità che Giangi incontra nel suo percorso fatto di streghe, mostri e animali parlanti. Imprudente ci parla di disagio, di emarginazione, di diversità, di solidarietà e ce ne parla con parole semplici, chiare e dirette che arrivano certo ai lettori più piccoli ma che in questo modo raggiungono con grande intensità anche il cuore e le menti dei genitori.

Una bella favola quindi che mamme e papà dovrebbero leggere insieme ai figli perché purtroppo il timore nei confronti di chi è diverso da noi non ha età e i consigli che questo libro ci offre saranno un ottimo spunto per tutte le generazioni.

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