Il profumo

Data: 01/12/06

Rivista: dicembre 2006

Pro.di.gio., si sa, affronta temi di disagio e disabilità. In quest’occasione, racconta la vicenda di Jean-Baptiste Grenouille (Gian Battista Ranocchio) e del suo insolito handicap: è nato privo di un proprio odore. In altre parole, egli non emette alcuna emanazione odorosa dal suo corpo pur avendo un naso dotato di un olfatto raffinatissimo e sensibilissimo. Non crediate sia una banalità: se, infatti, l’uomo moderno, rispetto a quello di 10 mila anni fa, non usa più in modo intenzionale quest’ organo per raccogliere informazioni, tuttavia da esso ne riceve moltissime che, integrate con quelle provenienti dagli altri sensi, gli consentono una migliore comprensione della situazione in cui si trova. Non emettere odore, dunque, non può che inquietare chi ci sta attorno.
Per il protagonista, questa mancanza diventa un vero handicap poiché gli provoca la repulsione apparentemente immotivata degli altri. D’altra parte Grenouille, abbandonato dalla madre il giorno stesso della nascita, non ha mai provato l’affetto di nessuno. Solo, rifiutato e costretto dai suoi “padroni” di turno a vivere come una bestia, sente per gli altri uomini solo risentimento. Il suo unico interesse sono gli odori che cerca assiduamente col naso per conoscerli e dominarli tutti.

Un giorno, Jean-Baptiste ne fiuta uno mai percepito prima. Turbato, ne insegue le tracce, tra i mille altri delle piazze e dei vicoli della Parigi di metà ‘700, fin quando ne trova la fonte: una giovane dai capelli rossi. Travolto da quell’odore “unico”, la strangola per inebriarsene liberamente e pienamente.
La sua vita miserabile cambia allorché quattordicenne, entrato casualmente in una profumeria, ha l’opportunità di dar prova della sua capacità di realizzare profumi straordinari. L’odore della ragazza, però, lo tormenta e riprodurlo diventa lo scopo della sua vita: vuol usarlo per farsi amare e desiderare dagli altri. Questo obiettivo diventa un’ossessione così prepotente da spingerlo ad uccidere altre 25 giovani ragazze vergini della città di Grasse. Catturare l’odore di una fanciulla pura, infatti, è la chiave di volta del profumo perfetto. Ci riesce con l’ultima, Laura, la più bella e pura di tutte ma, scoperto e condannato a morte, viene trascinato sul patibolo. Negli ultimi momenti in cella riesce, però, a cospargersi del profumo sovvertendo la rabbiosa animosità della gente per lui in frenesia amorosa. Liberato, lascia la città ma il destino, forse generoso con lui per una volta, gli prepara una beffa. Naturalmente non vi riveliamo il finale per non togliervi il piacere di trattenere il fiato praticamente fino all’ultima pagina, la 259esima nella nostra edizione!

Il profumo di Patrick Süskind, autore tedesco di altri romanzi di successo come Il piccione ebbe un’enorme notorietà al tempo della sua pubblicazione nel 1985: a tutt’oggi ne sono state vendute ben quindici milioni di copie. Nell’ottobre scorso è uscito il film ricavato dal libro peraltro accolto dalla critica con una certa freddezza. L’accusa era di aver trasformato una storia tenebrosamente avvincente in un polpettone. Non sappiamo dirvi non avendolo visto ma vi garantiamo una lettura coinvolgente con i profumi che tenterete di intuire e le sue atmosfere cupe. Davvero da non perdere!

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