Il racconto del concerto

Data: 01/02/02

Rivista: febbraio 2002

E dopo tanto parlare, telefonare, correre, organizzare, chiedere e fare pubblicità, finalmente venerdì 25 gennaio arriva il momento tanto sudato. Teatro auditorium Santa Chiara già pieno mezz’ora prima dell’inizio. Già, quello dell’affluenza era stato il tormentone che ci aveva assillato fin da quando Pino buttò lì per la prima volta l’idea di far venire Bertoli per un concerto. Problema non da poco perché il teatro contiene fino a novecento spettatori. Domanda: saremmo mai riusciti a riempirlo o avremmo fatto “un bagno”, cioè ci avremmo rimesso farina del nostro sacco? Per prudenza biglietti in vendita fin da dicembre ma “no problem”: dopo una partenza lentina, a partire da gennaio i biglietti scivolano via rapidamente fino ad esaurirsi tre giorni prima del concerto.

Porte aperte dalle 20 con coda di persone davanti al botteghino in cerca dell’ultimo improbabile biglietto. Dentro l’afflusso dei più previdenti è continuo e poco prima delle nove diventa frenetico con gente di ogni età, ragazzi, giovani, adulti e di sicuro anche qualche nonno, in cerca del posto, un vai e vieni che è di per sé uno spettacolo!

Si inizia alle 21 con le Terre Fredde, sei ragazzi ben noti agli amici di Prodigio, che si presentano sul palco col compito di scaldare l’atmosfera. Musica decisamente moderna: rock melodico con testi e musica scritta dagli stessi componenti del gruppo. Mezz’ora di musica con applausi finali molto convinti.

Sarebbe il momento di Bertoli ma Pino, il nostro presidente, lo precede sul palcoscenico: presenta la serata, come è nata, quali gli obiettivi, chi gli sponsor. Ringrazia quanti hanno contribuito alla sua realizzazione e cede il microfono al presidente dei Rotary Club Valsugana, l’architetto Gianni Modena. Poche parole per esprimere la soddisfazione del Club per aver partecipato a questo evento. Applausi.

Il palcoscenico si sgombra, le luci si abbassano e, accolto da un grandissimo applauso entra in scena Bertoli accompagnato da 5 musicisti. Si spinge da sé in carrozzina fino al microfono collocato a pochi metri dalla prima fila di poltrone e inizia spiegando il suo modo di cantare, cosa significhi per lui “fare musica”. Poi si gira e con un cenno di mano rivolto agli strumentisti, dà il “là” alla serata.

In scaletta tutti i suoi cavalli di battaglia frammisti a pezzi poco noti come l’inno alla Sassuolese, la squadra della sua città, ed “È nato si dice” una canzone natalizia dalla storia un po’ travagliata scritta nel ’75. Il cantante alterna canzoni conosciute ad altre un po’ meno, tra una e l’altra si rivolge al pubblico spiegando come sia nata ed i tempi della sua composizione. A volte, per recuperare un po’ di fiato racconta qualche divertente aneddoto o propone delle riflessioni sul mondo d’oggi.

Poche le canzoni nuove ma la capacità di Pierangelo di coinvolgere gli spettatori resta altissima per tutte le quasi tre dello spettacolo con pezzi spesso accompagnati dal battito ritmico delle mani e continui applausi. Il top, ma non c’era neanche da scommettere, si raggiunge con “Eppure il vento soffia ancora” di cui farà il bis a fine spettacolo.

Ultima canzone poco prima la mezzanotte: accompagnato da un lunghissimo applauso, una vera standing ovation per dirla all’americana, Pierangelo lascia il palco. Il teatro si svuota poco a poco ma molti spettatori si soffermano a commentare il concerto sul piazzale esterno: basta allungare l’orecchio per sentire espressioni di soddisfazione e addirittura entusiasmo. Qualche fan si piazza davanti al camerino dell’artista ben determinato ad ottenere l’autografo.

Poi, tutti alla Vecchia Trento per una pizza: si è mai sentito che una serata del genere potesse finire allo spegnersi delle luci?

Si ringraziano: Rotary Club Valsugana, Rotary Del Trentino, Lions Valsugana, Cassa Rurale di Trento, il sindaco di Trento Pacher, la Ronda Atesina, Win Sport, Grafindustria Manfredi, Studio Immagine Dino Panato Trento, Cooperativa S.A.D., gli amici delle Terre Fredde e Pierangelo Bertoli.

E un grazie speciale ai Volontari di Prodigio al nostro presidente SuperPino.

Gli utili raccolti serviranno a sostenere finanziariamente l’associazione Prodigio. Grazie a tutti.

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