A più di 500 anni dall’istituzione della leva obbligatoria da parte della Repubblica di Firenze (1505-1506), primo esempio sul territorio della penisola, il Parlamento italiano, con la legge n. 64 del 2001, istituisce il Servizio Civile Nazionale Volontario, SCNV. Il decreto legge del 29 luglio 2004, denominato “Professionale 3” ha stabilito la sospensione del servizio militare di leva obbligatorio e la “Professionalizzazione” delle forze armate italiane anche per le donne.
Inizia la campagna pubblicitaria con uno slogan ad effetto: Una scelta che cambia la vita. Tua e degli altri e come ha detto l’ing. Massimo Palombi, direttore dell’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile è scelta di vocazione, un’esperienza a 360 gradi (…) slegata da interessi di parte. Il 20 dicembre 2001 le prime ragazze rispondono alla chiamata degli enti accreditati.
Ad oggi il SCNV è aperto a ragazze e ragazzi dai 18 ai 28 anni, dura un anno e lo Stato corrisponde ai volontari un piccolo compenso: è un servizio volontario da non confondere con il volontariato! Senio Bonini, vincitore del primo premio “Francesco Gelmi di Caporiacco, edizione 2005” nella “sezione articolo”, mostra un quadro composto da giovani che, in particolare nel centro-sud, fanno questa scelta per iniziare a costruirsi un curriculum, per muovere i primi passi nel mondo del lavoro. Il prof. Segatori, docente di Sociologia all’università di Perugia, afferma che la difficile congiuntura economica ha portato ad un uso distorto [del SCNV, ndr] scavando una profonda discrasia tra le aspettative dei giovani e il mondo del lavoro in cui tentano di farsi spazio. Questo induce a scegliere progetti di enti che propongono attività di carattere impiegatizio o legate al mondo della cultura, più che di assistenza alle persone in difficoltà.
Introdotto brevemente quanto emerge a livello nazionale, proponiamo un’intervista alla dott.ssa Sara Guelmi, responsabile dell’ufficio provinciale del SCNV, per comprendere la situazione nella nostra provincia e poche righe per rendervi partecipi di ciò che ha significato questo anno di SCNV per le volontarie di Prodigio.
La dott.ssa Sara Guelmi, responsabile dell’ufficio provinciale del Servizio Civile, crede che il SCNV sia un’importante opportunità per tutti i giovani. Quando pensa alla figura del volontario non riesce a tracciarne un profilo preciso, proprio perché ragazzi tra loro molto diversi intraprendono questa esperienza di formazione. Nella provincia di Trento si rileva la disponibilità dei giovani a farsi coinvolgere in iniziative di crescita personale e professionale, ma a patto di riscontrare serietà nei progetti proposti dagli enti. Per questo, a partire dal prossimo anno, l’ufficio provinciale del SCNV promuoverà degli incontri di formazione per gli enti. Si valorizzerà così la qualità dei progetti garantendo equilibrio tra l’interesse dei ragazzi ad imparare cose nuove facendole, degli enti per ottimizzare le risorse apportate dai volontari e della collettività che potrà riconoscere il lavoro, l’impegno e i valori del SCNV condivisi e promossi da enti e volontari. Anche i momenti di formazione generale dei volontari mireranno a creare maggior aggregazione, affiancando alla didattica momenti di divertimento, per dar vita ad un gruppo nel quale vi sia la condivisione dell’esperienza che si sta vivendo, dando la possibilità di mantenere le relazioni anche al termine dell’anno di SCNV.
L’importante è che l’adesione sia una scelta consapevole; il personale degli uffici del servizio civile, grazie alla conoscenza dei progetti e all’equidistanza dagli stessi, può aiutare il giovane a comprendere l’ambito per il quale è più idoneo. Per essere più vicini ai ragazzi, ai luoghi che frequentano, è stato inaugurato, in collaborazione con l’Opera Universitaria, ESSERCI (esperienza di servizio civile) presso il centro Polifunzionale di via Prati. Qui si possono avere tutte le informazioni sul SCNV, ma è anche un luogo per dare ospitalità a tutti quei giovani che abbiano voglia di promuovere iniziative affini ai temi del Servizio Civile.
Quest’anno, a livello nazionale vi è stata la presentazione di ben 6.240 progetti; questo testimonia il grande impegno degli enti e il valore del SCNV. Di questi, purtroppo solo 3.100 sono stati finanziati. La dott.ssa Guelmi nota uno squilibrio tra i progetti presentati dagli enti di prima fascia, privilegiati nella griglia di valutazione, e la penalizzazione, almeno per quanto riguarda il Trentino, di enti “medio-piccoli” ed amministrazioni pubbliche. Ora si tratterà di valutare se vi siano delle risorse per dare avvio anche a quei progetti che hanno ottenuto una valutazione positiva, ma che sono stati giudicati non finanziabili. La dott.ssa Guelmi sottolinea che il prossimo anno, grazie all’autonomia conferita a regioni e province autonome nell’ambito del SCNV, si provvederà a dichiarare all’inizio i parametri di valutazione.
Se state pensando di intraprendere un anno di SCNV potete consultare i siti www.serviziocivile.it e www.provincia.tn.it; oppure recarvi agli uffici provinciali in via Gili, 2 o presso il Centro Polifunzionale di via Prati aperto dalle 16:00 alle 20:00.
La scelta di intraprendere il Servizio Civile Volontario è stata dettata da varie motivazioni: chi per fare un’esperienza post laurea che lasciasse il tempo di specializzarsi nel proprio percorso di studio prima di entrare nel mondo del lavoro; chi per vedere possibili concretizzazioni dei propri studi e per far chiarezza nelle scelte future.
Ci accomunava la volontà di conoscere una realtà altra, la disabilità.
In un anno molte sono state le occasioni di mettersi in gioco, di affrontare e conoscere situazioni mai vissute prima. È stato un lavoro con i suoi pro, molti, e qualche difficoltà. In particolare si è imparato a collaborare, a lavorare insieme, in un clima di confronto reciproco.
Molto significativo è stato avere l’opportunità di scrivere per il giornale ed avere riscontro di quanto pubblicato. Importante è stato l’avvicinarsi ad altre associazioni e cooperative trentine, collaborare con le scuole e conoscere le persone che gravitano nell’associazione. Non sono mancati momenti di allegria e festa, spuntini in compagnia e lauti banchetti.
È doveroso ringraziare chi ci ha dato questa opportunità di crescita: l’associazione e l’ufficio provinciale e nazionale per il SCNV che hanno costruito i canali necessari per affiancare ed accompagnare noi volontarie in questa esperienza.
Certo, abbiamo ormai concluso il nostro anno di SCNV a Prodigio, ma continueremo a scrivere per il giornale, dando così il nostro contributo all’associazione!
Se anche voi volete provare questa esperienza contattate l’ufficio provinciale per il Servizio Civile dove troverete persone disponibili a rispondere a tutte le vostre domande, presentarvi gli enti della provincia accreditati e a consigliarvi sulla base delle vostre richieste.
Orsola Garbari, Ilaria Mosna, Letizia Zilio