Incontri che fanno riflettere

Data: 01/04/08

Rivista: aprile 2008

Da anni l’Associazione Prodigio promuove campagne di prevenzione contro gli incidenti alcolcorrelati con progetti sull’educazione alla sicurezza stradale che hanno l’obbiettivo di rendere i giovani più consapevoli.

Quest’anno gli incontri si sono tenuti all’Istituto di Istruzione superiore “Don Milani – F. Depero” di Rovereto e nella scuola media inferiore di Cognola “Dell’Argentario”. I programmi di lavoro cambiano, ma il nocciolo della questione rimane sempre quello: “ Non si deve bere prima di guidare! E non solo…”. Dal racconto di Giuseppe “Pino” Melchionna (in carrozzina dall’età di 22 anni per un incidente stradale) traspaiono l’importanza della famiglia, un forte attaccamento alla vita, un lungo cammino di accettazione e di valorizzazione delle proprie capacità (non più tanto fisiche ma mentali) e il desiderio di migliorare la qualità della vita delle persone disabili.

Gli incontri, della durata massima di due ore, vedono Pino raccontare la propria esperienza personale per poi far riflettere gli studenti con discussioni collettive guidate. In questo si serve di schede sulla disabilità, materiale sul tema dell’alcool e della sicurezza stradale.

Gli incontri sono ricchi, riflessione ed interrogativi proposti dai ragazzi. Alcuni di loro si commuovono di fronte al dramma, altri dedicano racconti a questa esperienza. A fine incontro, ad ogni classe viene regalata una maglietta dell’Associazione, simbolo del nostro passaggio.

Al “Don Milani – F. Depero” il progetto è rivolto alle classi prime e quarte.

Il programma che svolgiamo nelle quarte si basa su discussioni finalizzate alla verifica di quanto sia servito l’incontro passato (quando i ragazzi erano in prima) e come è cambiata la loro percezione in questo campo.

Allo scopo, abbiamo distribuito in classe un questionario di 4 domande con cui chiedevamo:

  1. un ricordo del precedente incontro;
  2. se fosse cambiata la loro prospettiva riguardo all’alcool e alla guida;
  3. quali le conseguenze possibili di un incidente stradale;
  4. quali pene per le persone responsabili di incidenti gravi.

Le risposte hanno evidenziato maturità, sensibilità e maggior attenzione a queste tematiche.

Tutti disapprovano la mancanza di condanne certe nei confronti di ubriachi responsabili di incidenti. Le loro proposte prevedono:

  1. carcere più sospensione della patente;
  2. corsi presso centri appositi;
  3. programmi di rieducazione, magari da passare affianco di persone portatrici di handicap causa incidente stradale.

Da dire che tutti i ragazzi, si ricordano di Pino, della sua storia e dei suoi insegnamenti di vita.

Con i ragazzi di terza della scuola media di Cognola il nostro programma è costruito, invece, intorno all’esperienza di Pino e alla visione del video sulla sua casa domotica. Siamo molto soddisfatti degli incontri e soprattutto dei ragazzi che abbiamo conosciuto: persone sensibili e coscienti del rischio che si corre sulle strade. Quindi è doveroso ringraziare gli studenti dell’Istituto di Istruzione superiore “Don Milani – F. Depero” di Rovereto, gli alunni della scuola media inferiore di Cognola “Dell’Argentario” . Un sentito riconoscimento va anche alle professoresse Zanvettor Rosaria e Muzii Claudia, che assieme alle due scuole ci hanno dato l’opportunità di portare il nostro messaggio ai ragazzi.

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