Con questa intervista abbiamo voluto dare voce ad un importante associazione che si occupa da anni di tutto ciò che riguarda l’handicap, guida e legislazione specifica. Allo scopo abbiamo intervistato il suo presidente, Marco Groff.
Ci può spiegare di che cosa si occupa l’ANGLAT e con quali obiettivi?
L’ANGLAT (Associazione Nazionale Guida Legislazione Andicappati Trasporti) è stata fondata nel 1981 quale associazione di categoria, con lo scopo statutario di migliorare, relativamente ai trasporti, le normative sulla patente ex F ed ora B Speciale, per consentire a tutti i disabili di fruire e agevolare del diritto alla mobilità come sinonimo di autonomia e di libertà. Ci proponiamo in modo specifico di far ritornare sul “luogo del delitto” (l’automobile) il traumatizzato da incidente. In passato l’immagine del disabile alla guida era vista in modo negativo dalla società per il senso di insicurezza e anche per pregiudizio; nei primi tempi, anni ’70, anche a me capitava di accorgermi della diffidenza di chi saliva in macchina con me alla guida. In qualità di associazione siamo riusciti ad ottenere la riduzione dell’Iva al 4% sull’acquisto e sulle modifiche all’autovettura e dal ’97 il veicolo viene considerata finalmente una protesi sanitaria.
Vi occupate anche di barriere architettoniche?
Fin dall’81, anno mondiale dell’handicappato, ci siamo interessati anche a questo importante problema. Purtroppo anche noi abbiamo constato il fallimento di una parte della legge provinciale 1/91.
A cosa state lavorando ora?
Di idee ne abbiamo tante. Tra le principali proposte c’è la riduzione pari ad 1/3 del calcolo I.C.I. imposta comunale sugli immobili, in quanto una persona disabile con notevole difficoltà di deambulazione e/o carrozzina, ha la necessità oggettiva di più superficie abitativa per usufruire agevolmente di tutti gli spazi, dalla camera da letto, al bagno, alla cucina, ecc.. Inoltre chiediamo la riduzione dell’ E.N.E.L. per coloro che abbiano un monta-scale, o altre attrezzature simili per superare i dislivelli, utilizzando 6 kw pagando i convenzionali 3 kw.
Lei, in quanto membro della commissione nazionale A.N.G.L.A.T., si occupa anche del contrassegno invalidi per il parcheggio; avete rilevato un numero esageratamente alto di permessi concessi, magari in maniera superficiale?
Effettivamente abbiamo riscontrato la necessità di disciplinare le regole di concessione del contrassegno handicappati. Il Codice della Strada (art. 381 del DPR n. 495 del 16.12.92) prevede che il contrassegno sia rilasciato dal Sindaco ai soggetti che presentino una capacità di deambulazione sensibilmente ridotta. Si tratta di un concetto che necessita di una adeguata definizione affinché sussista uniformità di valutazione tra i diversi specialisti che si alternano nell’ambulatorio di Medicina Legale. È certamente più semplice definire tale riduzione quando il paziente presenti patologie ortopediche o neurologiche che incidano direttamente sul complesso di movimenti che costituiscono la deambulazione autonoma del soggetto; è più complessa la valutazione di soggetti che non presentano una patologia di rilievo a carico degli arti inferiori, ma sono affetti da patologie diverse, che comunque incidono sulla capacità di deambulazione autonoma causando un rilevante deficit di forza o una ridottissima capacità di effettuare sforzi. Siamo stufi di constatare l’usurpazione dei parcheggi per i disabili da parte sia degli utenti comuni che di amici o familiari che utilizzano il contrassegno senza la presenza a bordo del titolare del tagliando. A nostro parere sarebbero efficaci multe quintuplicate per i trasgressori e il ritiro del permesso in caso di improprio utilizzo.
Nello specifico la proposta prevede una differenziazione del contrassegno attualmente in uso in contrassegno europeo e autorizzazione: il primo verrebbe concesso a) a persone in carrozzina con disabilità motoria agli arti inferiori che usino con continuità tutori o altre ortesi e/o protesi, oppure persone che non possono usare mezzi pubblici con notevole difficoltà di deambulazione, attestata dalla commissione medica sanitaria; b) a persone prive di entrambe le mani e/o braccia o la loro funzionalità, comunque a quelle persone affette da un deficit agli arti superiori che non gli possano garantire la sicurezza personale, e degli altri, sui mezzi di trasporto pubblici. Tale certificazione deve essere attestata dalla commissione medica sanitaria; c) ai minori, solamente dal momento in cui lo sviluppo fisico evidenzi una grave difficoltà motoria e di deambulazione (circa almeno dopo un anno e mezzo di vita), valgono gli stessi criteri per i maggiorenni; d) alle persone affette da cecità (autorizzati dal D.P.R. n. 503/96) con i criteri stabiliti dalla legge 138/2000, art. 2, 3 e 4; l’autorizzazione, su carta riportante il logo del Comune di residenza che ha emesso tale autorizzazione, verrebbe rilasciata a: a) persone affette da una sensibile difficoltà di deambulazione, che non riescono a percorrere lunghi tratti ma comunque superiori a 50 metri; b) a persone prive di una mano o della funzionalità, tale da non garantire la sicurezza sui mezzi di trasporto pubblico, attestata dalla commissione medica sanitaria; c) ai dializzati, ma valida solo per i parcheggi pubblici e/o a pagamento, situati nelle immediate vicinanze delle strutture dove viene effettuata la dialisi e per i giorni e tempi della stessa; d) a persone che in presenza di certificazione medica specialistica attestante che il soggetto è affetto da cardiopatia grave superiore al 3° grado M.N.Y.A.; e)a persone gravemente classificate psichiche cioè tali da non garantire la sicurezza e l’incolumità personale (autolesionismo) e/o altrui; f) a persone la cui gravità prevede l’utilizzo dell’ossigeno terapia per almeno n. 18 ore consecutive.
Dopo una così esaustiva descrizione dell’analisi delle proposte dell’associazione ANGLAT, vorremo che ci parlasse, sign. Groff dell’autovettura (nella foto) di cui vi siete dotati e che avete presentato nel giugno 2001 in piazza Duomo alla presenza delle autorità locali.
È un importante iniziativa, frutto della solidarietà, l’acquisizione di un Renault Kangoo; si tratta di un mezzo multi-adattabile (es. pedale acceleratore estraibile, pomello della marcia con le funzioni del cruscotto, cambio automatico) con lo scopo di soddisfare i nostri soci in caso di guasto della loro autovettura. Esiste un regolamento interno d’uso che i soci (404) devono rispettare versando anche una quota annua.
Salutiamo e ringraziamo per la cortesia il sig. Groff ripromettendoci di aggiornare puntualmente gli sviluppi delle proposte che ANGLAT porta avanti. Per chi volesse informazioni rivolgersi a A.N.G.L.A.T. onlus c/o Presidente Marco Groff – Loc. Madonna Bianca n°11 – tel. 0461-911528.
Giuseppe Melchionna e Matteo Salvati