Internet fonte di accessibilità

Data: 01/10/02

Rivista: ottobre 2002

Sono uno studente di 18 anni che frequenta l’ultimo anno di studi superiori al Liceo G. Prati di Trento. Su queste pagine vorrei raccontarvi della seconda edizione di Webvalley, un progetto di informatica rivolto agli studenti del quarto anno degli istituti superiori del Trentino, organizzato da ITC e IPRASE, che si è tenuta a Luserna dal 7 al 27 luglio. Il progetto mirava alla creazione, durante quei 20 giorni, di un free-software che, una volta completo, sarebbe stato messo in rete.

Per quest’anno l’idea era che il software riguardasse il monitoraggio delle barriere architettoniche in Trentino, ma con un obiettivo ambizioso: che desse a chiunque in Italia (amministrazione comunale, ente, cooperativa, associazione, ecc.) la possibilità di ampliare questo sito con una cartina della propria città, comune, ecc.

Cerchiamo ora di chiarire effettivamente in cosa consiste questo software, reperibile in rete all’ indirizzo http://simba.webvalley.itc.it.

All’ interno di SIMBA (acronimo di SIstema Monitoraggio Barriere Architettoniche), la parte più importante è costituita da una cartina del Trentino, sulla quale sono disponibili le mappe delle zone di Trento, Baselga di Pinè e Luserna. Sulle mappe sono indicati tutti gli edifici pubblici, dai bar agli uffici comunali, dalle scuole ai monumenti, ecc. Cliccando sulla loro icona appare una scheda che, segnalate le loro caratteristiche, ne determina l’accessibilità o meno per i disabili. Un aiuto non indifferente ci è stato fornito dalla cooperativa Handicrea di Graziella Anesi non solo in termini di dati e materiale ma anche in termini di suggerimenti concreti e indicazioni.

Tuttavia siamo solo agli inizi di questo progetto: il sito è ancora incompleto e ha dei difetti ma, se qualcuno prenderà a cuore questo progetto, il sito crescerà e sarà uno strumento molto utile per tutti.

Due parole su come si è articolato il lavoro. Ci siamo divisi in tre gruppi di lavoro: il gruppo “database”, che ha dovuto svolgere il lavoro più gravoso e difficile (l’ultima notte non hanno neanche dormito!); il gruppo “interfaccia”, il collegamento tra le basi di dati e l’utente, e il gruppo “strumenti” (del quale faceva parte anche il sottoscritto), che metteva a punto tutti gli accessori del sito come la chat, mailing list, motore di ricerca interno, ecc…

Ma il punto sul quale intendevo focalizzare maggiormente la mia attenzione riguarda il significato che può aver avuto occuparsi di un problema così difficile e delicato come quello delle barriere architettoniche e l’impatto che ha avuto su di me. Prima di partire per Luserna non avevo alcuna esperienza di barriere architettoniche e non davo peso al problema, non mi era mai interessato.

Nel periodo trascorso a lassù ho cominciato a capire che quello delle barriere architettoniche è un grosso problema: un gradino, una rampa con forte pendenza, una porta più pesante del dovuto, cose che per me non rappresentano un problema, sono per altri ostacoli quasi insormontabili.

E adesso, camminando in città mi rendo conto quanta poca sensibilità ci sia ancora per questo problema. Nonostante le leggi prevedano che ciascun edificio pubblico debba essere accessibile ai disabili, ciò purtroppo non ha riscontro nella realtà. Ci sono poca sensibilità e attenzione al problema, chi ha la sfortuna di non poter camminare sulle proprie gambe può incontrare ancor oggi, nel XXI secolo, ostacoli insormontabili: in questo senso l’esperienza di Luserna mi è stata molto utile. Ha anche accresciuto le mie peraltro scarsissime nozioni in campo informatico.

Spero, in queste poche righe, di esser riuscito a tratteggiare, a grandi linee, l’estrema importanza di questo progetto di abbattimento delle barriere architettoniche e che sia servito ad abbattere anche quelle mentali, invisibili ma spesso più tenaci delle prime. Ringrazio Prodigio per avermi dato la possibilità di esprimerlo attraverso le sue pagine.

Il software Simba all’opera su simba.webvalley.itc.it.

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