Intervista a Casey Stoner

Autori:Redazione

Data: 01/12/10

Rivista: dicembre 2010

Com’è stato crescere in Australia e lasciarla per andare in Inghilterra quando eri molto giovane? Ti manca ancora il “dirt track” in Australia?

La mia famiglia ha venduto la nostra casa e la terra in Australia per andare in Inghilterra e iniziare a correre su strada. Non è stato solo un grande viaggio per me: è stata una grande avventura anche per i miei genitori. Avevo 14 anni quando siamo arrivati in Inghilterra. Siamo rimasti giù nel sud all’inizio perché avevamo alcuni parenti lì da cui siamo rimasti per un qualche giorno, una settimana o almeno così credo, mentre cercavamo di avere un furgone per il trasporto e una roulette per viverci. Una volta ottenuti ci siamo spostati un po’ più lontano dove si disputa l’Aprilia Racing UK. In due anni sono approdato alla GP, ma ci è voluto un sacco di duro lavoro.

Sei cresciuto velocemente in ciascun aspetto della tua vita: ti sei messo su una moto a 18 mesi, ha iniziato a correre all’età di 14 anni, sei diventato campione e marito a 21 anni. Tu sei uno che impara in fretta, giusto?

Sono sempre al meglio quando salgo in sella ad una moto. Potrei essere su una pista che presenta solo due curve e proseguire in tondo, continuamente. Mi sono sempre divertito. Mi piace anche andare il trial riding e cose del genere, ma solo su un circuito a due curve. Mi piace passarci tutto il giorno, cercando di ottenere il meglio di me stesso. È qualcosa con cui si nasce, credo, una passione innata..

Come hai conosciuto tua moglie?

L’ho incontrata al paddock di Phillip Island. Correvo in 125 e lei era lì con la sua famiglia, perché suo padre è un grande fan del motociclismo.

Quali sono i tuoi hobby?

Oltre ad andare in moto non ho tanto tempo libero in questo momento. Durante l’inverno devo allenarmi per essere pronto per la stagione seguente e poi per iniziare il viaggio intorno al mondo. In ogni caso durante il mio tempo libero, ho degli hobby molto comuni: la pesca, il campeggio e il trascorrere il tempo nella natura. Mi piace guidare i go-kart anche di volta in volta. Non ascolto molta musica ad essere onesti.

Il tuo 22° successo in classe regina a Motegi 2010 ti alza all’ottavo posto nella lista dei vincitori di tutti i tempi al fianco dei mitici Geoff Duke, John Surtees e Kenny Roberts Sr. Come ti senti a riguardo?

Non avrei mai immaginato, quando ho iniziato la mia prima stagione nel Gran Premio a sedici anni, che avrei raggiunto questo livello e tutto quello che posso dire è che è un onore essere al fianco di grandi nomi. Ho raggiunto tutte le mie vittorie nella MotoGP con la Ducati, ed è grazie al loro sostegno fantastico, al duro lavoro e soprattutto alla loro fede in me che questo è stato possibile.

Chi è Casey Stoner

Casey Stoner è nato in una famiglia profondamente innamorata delle moto e fin da piccolissimo ha dato prova della stessa grande passione.

A 4 anni ha corso la sua prima gara di Dirt Track, nella categoria minori di 9 anni, ad Hatchers nella Gold Coast e a 6 ha vinto il suo primo titolo australiano della categoria. Da quel momento la sua vita si è praticamente divisa unicamente tra allenamenti, viaggi e gare: dai 6 ai 14 anni, accompagnato dal padre Colin che gli faceva da meccanico, dalla madre Bronwyn, nella veste di insegnante scolastico e dalla sorella che seguiva la vita nomade della famiglia, ha gareggiato in tutti gli stati australiani.

Appena sedicenne, Casey ha corso la sua stagione d’esordio nel mondiale nella classe 250cc dando prova di talento e velocità. Il suo miglior risultato è stato un quinto posto a Brno ma spesso è arrivato tra i migliori dieci.

Nel 2003, sempre nel team diretto da Lucio Cecchinello, ma questa volta nella classe 125cc, è arrivato anche il primo successo iridato, nella gara di Valencia di fine anno, dopo tre secondi posti nel corso della stagione. Alla fine del campionato sarà ottavo assoluto.

Nella stagione 2008 Stoner comincia la sua difesa del titolo iridato con una brillante vittoria nel primo GP in notturna della storia, in Qatar, ma subito dopo incappa in un periodo di alti e bassi che gli fa perdere terreno in classifica. Stoner non si perde d’animo e continua a lavorare senza sosta con la sua squadra fino a quando, nei test dopo il GP di Barcellona i tecnici Ducati trovano la messa a punto più adatta a sfruttare al meglio il potenziale della GP8. Seguono tre vittorie in successione, in Inghilterra, Olanda e Germania ma, dopo il combattuto podio di Laguna Seca, due cadute a Brno e Misano, ed un problema fisico causato dalla riapertura di una vecchia frattura al polso sinistro, di fatto rendono impossibile la difesa del titolo. Ciononostante il finale in crescendo, con due podi e altre due autorevoli vittorie, in Australia e nel GP di chiusura a Valencia, fanno di Stoner il vice campione del mondo 2008 con il punteggio finale più alto della storia, e della sua Ducati la moto più vittoriosa in assoluto della categoria 800cc con 17 successi su 36 gare. Il giorno dopo il GP di Valencia, e subito prima di sottoporsi all’operazione per la frattura dello scafoide, Casey Stoner ha portato in pista per il primo test invernale a fianco del nuovo compagno di squadra Nicky Hayden, la Desmosedici GP9 dal nuovo telaio in fibra di carbonio, cominciando la preparazione per il Campionato Mondiale 2009.

Il 2009 vede Stoner nuovamente tra i protagonisti per la lotta al titolo della MotoGP, in una stagione che alterna successi e momenti molto difficili. Conquista la vittoria nella prima gara, in notturna in Qatar, dopo il caos della partenza rinviata di 24 ore per la pioggia torrenziale che aveva impedito il regolare svolgimento del GP la domenica. Dopo quel primo successo, ed il suo primo podio a Jerez con la Ducati, Stoner regala alla Casa italiana anche la prima vittoria in assoluto al Mugello. L’australiano sembra avviato a lottare nuovamente per il titolo fino alla fine con Rossi, Lorenzo e Pedrosa, i quattro piloti che nel 2009 dimostrano di avere un passo superiore a tutti, ma un problema fisico lo debilita a tal punto da spingerlo a decidere di fermarsi per tre gare a metà stagione, saltando i GP di Brno, Indianapolis e Misano. È una decisione molto sofferta, che lo elimina automaticamente dalla sfida iridata, ma che gli permette di tornare per il GP del Portogallo, in ottobre, nuovamente in grado di esprimere tutto il suo potenziale in sella alla GP9. Stoner sale sul podio all’Estoril e vince i due GP successivi, in Australia e Malesia. A Valencia è velocissimo ma cade nel warm-up lap della gara e perde la terza posizione in classifica iridata. Finisce quarto assoluto ma consapevole di aver ritrovato velocità e forma fisica.

DATI PERSONALI

Età: 24 (nato il 16 ottobre 1985 a Southport, Queensland, Australia)
Residenza: Svizzera
Stato civile: sposato con Adriana
Altezza: 1,70m
Peso: 58 kg
CARRIERA SPORTIVA
Moto: Ducati Marlboro Team Desmosedici GP10
Numero di gara: 27
Prima vittoria GP: Valencia, 2003 (125)
Primo GP: Inghilterra, 2001 (125)
Prima Pole position: Italia, 2003 (125)
Titoli Mondiali: 1 (MotoGP, 2007)
2010: Pilota Ducati Marlboro Team – Campionato Mondiale MotoGP. Moto: Ducati Desmosedici GP10
2009: 4° nel Campionato del Mondo MotoGP (Ducati Desmosedici GP9)
2008: 2° nel Campionato del Mondo MotoGP (Ducati Desmosedici GP8)
2007: Campione del Mondo MotoGP (Ducati Desmosedici GP7)
2006: 8° nel Campionato del Mondo MotoGP (Honda)
2005: 2° nel Campionato del Mondo 250cc (Aprilia)
2004: 5° nel Campionato del Mondo 125cc (KTM)
2003: 8° nel Campionato del Mondo 125cc (Aprilia)
2002: 12° nel Campionato del Mondo 250cc (Aprilia)
2001: 2° nel Campionato Inglese 125 (Honda) e 2° nel Campionato Spagnolo 125 (Honda)
2000: Aprilia Challenge UK Champion (Aprilia)
1989 – 1999: vincitore di 41
titoli dirt track e long track Australiano

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