Intervista a Fabian Mazzei

Data: 01/06/12

Rivista: giugno 2012

L’abbiamo incontrato di recente al 13mo torneo di Tennis in carrozzina trofeo Alpi del Mare città ci Cuneo. Torneo che l’ha visto vincitore nel doppio con l’austriaco Legner Martin.

I titoli per Fabian Mazzei, bolognese classe 1973 si sprecano. 27mo nella classifica mondiale dei tennisti su sedia a rotelle. Ha disputato con la maglia azzurra tre Paralimpiadi e si appresta a realizzare il sogno della sua quarta Paralimpiade di Londra.

Si è qualificato agli Ottavi di finale a Sidney nel 2000 e ad Atene nel 2004. E a Pechino nel 2008 che era successo? Gli chiediamo incuriositi: “Mi hanno fatto fuori al primo turno, avevo litigato con la ragazza”.

Sportivo di nascita, Fabian, ha sempre praticato lo sport: calcio, tennis e sci sin da ragazzino. Proprio durante una gara di sci nel ‘94 che uscendo di pista si è “fatto male”. Lesione midollare D12-L1. Un verdetto infausto: paraplegia.

Hai ripreso subito a far sport dopo l’incidente? “Era quello che desideravo più di tutto, io sono uno sportivo, è nello sport che trovo la mia realizzazione. Infatti, la Polisportiva dove praticavo il tennis da ragazzo un giorno mi propose di fare un corso di tennis in carrozzina ed io accettai subito. Ci furono subito i risultati e così entrai nella Nazionale Italiana Paralimpica e nel 2000 ho fatto la mia Prima Olimpiade.”

È vero che canti? – Sorride – Infatti Fabian non canta e basta, è un campione anche nella musica. Nel 2008 ha inciso anche un disco dal titolo: Voglio Vivere. Poi ci racconta: “desideravo seguire la passione che ho per la musica. Il mio agente dell’epoca mi aveva proposto dei provini, li ho sostenuti e superati tutti. Sono arrivato in altro se così si può dire: mi sono classificato per San Remo – Solo che il 2008 era l’anno di Bertoli – Fabian si fa serio – mi avevano detto che avevo talento, ma c’era già un cantante in carrozzina, due non si poteva, sarebbe stato troppo per il pubblico…”

Parliamo di cose positive, dai. Il tuo impegno presso l’ospedale Monte Catone di Imola. Il Centro che si occupa del trattamento delle Lesioni Midollari in fase acuta, post-acuta e del trattamento delle Gravi Cerebro lesioni Acquisite.

“Da dieci anni sono istruttore di tennis per persone disabili – Ci dice con la voce inclinata – Indirizzo alla pratica sportiva bambini, giovani e meno giovani che hanno acquisito una disabilità. Perché lo sport è uno di quei motivi per il quale si ritorna a vivere e a gioire della vita dopo che è stata stravolta da traumi così severi”.

Ma queste donne delle quali gli uomini dicono che fanno girare le scatole, che mi dici?

“Per le donne di pazzie se ne fanno tante, è un universo complesso e difficile da gestire, soprattutto per me che sono sempre in giro per il mondo. Io mi sono sposato nel giro di pochi giorni a Las Vegas e poi sono scappato fino in Australia per smaltire un’altra delusione d’amore”.

Infatti, Fabian Mazzei è andato in lungo e in largo per i cinque continenti e non solo per via dello sport ma anche per il gusto di scoprire e di viaggiare.

Cosa ti aspetti per le Paralimpiadi di Londra? “Non so, è molto difficile. Ci sono molti campioni nel mondo e il livello tecnico dei giocatori è incredibile. Poi il tennis in carrozzina, a differenza di altri sport per disabili, come ad esempio l’handbike, non è suddiviso per categorie ovvero per tipo di lesioni. Quindi, se mi trovo un avversario che è amputato questi avrà più stabilità del tronco rispetto a me che ho una lesione midollare. Così la vedo molto dura questa mia quarta Paralimpiade.,

Ma noi gli facciamo lo stesso gli auguri, perchè quando si è campioni, lo si è sempre con o senza podio. Sono le difficoltà della vita che ci rendono campioni.

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