Ho conosciuto Silvia ad un corso preparto alla fine del 2012. Durante quegli incontri si condividevano spesso sogni e progetti per il futuro. Ricordo il suo particolare interesse per i bambini e il suo desiderio di dedicare più tempo alla sua famiglia. Siamo rimaste in contatto su Facebook e così ho potuto seguire nel tempo il concretizzarsi del suo nuovo lavoro che si svolge a contatto con mamme e bambini e che lo scorso giugno, l’ha inaspettatamente portata a confrontarsi con la disabilità. Per questo ho deciso di condividere con i lettori di Pro.di.gio. la sua storia.
Fino al 2013 hai lavorato a tempo indeterminato per una società di formazione e consulenza aziendale. Hai comunque scelto di lasciare questa situazione stabile per dare spazio alla tua passione per i bambini e la creatività e farne un lavoro che sei riuscita a crearti su misura. I primi tempi sono stati difficili?
Quando sono diventata mamma,la mia vita e le mie priorità sono cambiate e per questo, per conciliare gli impegni familiari, e per realizzare il mio grande sogno, ho deciso di lasciare il posto fisso e percorrere la mia strada come libero professionista. I primi tempi non sono stati facili, ma per fortuna non mancano soddisfazione ed entusiasmo che mi permettono di proseguire sempre a gonfie vele. Inizialmente ho partecipato a diversi corsi di formazione dove ho conosciuto persone che come me, desideravano portare un piccolo contributo in questa società sempre così frettolosa e poco attenta ai bisogni delle famiglie e dei bambini. Insieme ad alcune ragazze abbiamo dato vita all’Associazione “La Fabbrica delle Coccole”, dedicata a creare momenti di relazione e di tempo lento, come il massaggio infantile o i percorsi di acquaticità e i laboratori creativi per realizzare materiali di apprendimento o di avvicinamento alla lettura per i più piccoli. I libri poi, nello specifico gli albi illustrati e tutti i libri per l’infanzia, mi hanno permesso di portare avanti un sogno che tenevo nel cassetto da anni, realizzare libri per “tutti i bambini”.
In che cosa consiste il tuo lavoro?
Progetto, scrivo e realizzo libri tattili, adatti a tutti i bimbi, sia vedenti che non vedenti o con differenti disabilità. Libri da toccare, per scoprire il mondo che ci circonda, attraverso differenti materiali o sensazioni. Progettati per stimolare la concentrazione, la motricità fine, il coordinamento delle mani o semplicemente per creare momenti dedicati alla lettura di storie attraverso il tocco. Libri dove si cerca di dare maggior spazio al tatto,anziché alla vista. Per diffondere questa tipologia di libro, ancora poco conosciuta, organizzo alcuni workshop nelle librerie o biblioteche, dedicati a educatori, insegnanti, genitori o chiunque sia interessato a realizzare un libro tattile.
Il tuo interesse per i libri tattili ti ha portato a presentare a metà giugno “Un giorno con le mani in tasca” al IV concorso nazionale dell’editoria tattile “Tocca a te”. Come ti sei avvicinata al mondo della disabilità?
Al Concorso “Tocca a te” ho presentato il mio primo libro scritto in braille. Ho voluto avvicinarmi ancora di più al mondo della disabilità perché da sempre ho grande sensibilità verso tutti i bambini e credo che in loro vi sia grande speranza e saggezza per un futuro migliore. In questi ultimi anni a stretto contatto con tanti piccoli, ho capito quanto ci sia da imparare da loro e quante meravigliose risorse riescano a creare e utilizzare nonostante le situazioni difficili. Noi adulti crescendo, abbiamo un po’ perso la semplicità, il vivere nell’essenziale e il rispetto e l’empatia verso tutti, i bambini ci ricordano questi grandi valori e ci insegnano a vivere ogni giorno come un grande dono. Per essere buoni educatori, noi grandi dovremmo riscoprirci piccoli, ritrovare quello stupore per ogni piccola cosa.
Il tuo libro ha vinto il premio come “miglior libro tattile illustrato per la prima infanzia”. Cosa racconta?
“Un giorno con le mani in tasca” è un libro realizzato in stoffa. ll racconto è quello di una giornata semplice di un bambino e il suo scandire il tempo attraverso gli oggetti contenuti nelle tasche della sua felpa rossa. Un fazzoletto e alcune biglie a inizio giornata, il biglietto del teatro consegnato dalla maestra, le costruzioni di legno utilizzate a casa, la monetina per acquistare il gelato, legnetti e sassi trovati nel parco durante il pomeriggio, infine le tasche del pigiama, al calduccio sotto le coperte, mentre ascolta la storia della buona notte. Il libro sarà pubblicato e riprodotto a inizio 2018, è stato tradotto in inglese e ha partecipato alla XIII edizione del concorso internazionale di editoria tattile che si è svolto a fine ottobre a Dijon in Francia.
Hai altri progetti simili in mente?
Proseguo nel realizzare altri libri tattili e oltre ai vari workshop organizzati in diverse librerie, mi sto dedicando alla realizzazione di alcuni quadri tessuti tattili, piccole opere cucite utilizzando svariati tessuti e materiali. Lascio il tuo indirizzo mail per chi fosse interessato a mettersi in contatto con te: silviasasso22@gmail.com. Il 17 dicembre 2017 Silvia sarà presente con un suo stand al “Mercatino dei creativi” presso Trento Fiere. Ti ringraziamo per la tua sensibilità e ti facciamo un grande in bocca al lupo per il tuo lavoro. Speriamo di rivederti presto sulle pagine di Prodigio.