Kitty Lunn a Trento

Data: 01/10/10

Rivista: ottobre 2010

Ad aprire le porte di Trento Danza 2010 quest’anno si è presentata una ballerina davvero eccezionale: Kitty Lunn. Sono passati venti anni da quando la danzatrice ebbe un incidente a Broadway che poteva stroncarle la carriera: scivolata sul ghiaccio cadde da delle scale e si ruppe la schiena. Divenuta paraplegica, Kitty rimodellò il suo modo di danzare secondo quello che ora era il suo corpo, senza permettere che si imponessero dei limiti tra lei e la danza. Le parole di una sua insegnante (“Kitty dear, you have to learn to dance in the body you have”: Devi imparare a danzare nel corpo che hai) la spronarono a fondo facendole capire che l’incidente poteva essere un nuovo inizio, non per forza una triste fine. Da allora Kitty Lunn è un’affascinante ballerina su sedia a rotelle che si esibisce con i più grandi protagonisti della danza classica e, quando la si vede sul palco, non si possono che ammirare le sue movenze eleganti e sicure, dimenticandosi che la carrozzella spesso spaventa. Tra le sue mani essa si trasforma in un mezzo delicato e al contempo pieno di passione, affascinante e misterioso, non più un nemico o una prigione. È importante che queste forme d’arte vengano conosciute e, soprattutto, diffuse perché non possono esserci ancora dei confini così marcati riguardo alla percezione di cosa sia un ballerino e, soprattutto, di quello che un uomo in qualsiasi condizione possa o non possa fare. Proprio per questo motivo Kitty Lunn ha fondato nel 1995 l’”Infinity Dance Theater”, una compagnia di danza non tradizionale che comprende ballerini disabili e non. L’invito della ballerina è quello di non permettere alla disabilità di affondarci, ma di riuscire a trarne il meglio perché, anche se all’inizio potrebbe essere difficile, un po’ alla volta tutto migliorerà.

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