Alcuni volontari di Prodigio il 9 agosto, a circa una settimana dall’inaugurazione, si sono recati con il nuovo pulmino presso il Museo delle Scienze non solo per visitarlo, ma anche per testare la sua accessibilità, così da poterlo inserire come proposta culturale ai suoi soci.
Il primo problema da affrontare in ogni spostamento con persone disabili è il parcheggio; nel nostro caso gli stalli erano pochi e lontani dall’entrata del MuSe in quanto, per problemi logistici legati alla recentissima apertura, il parcheggio sotterraneo con accesso diretto era chiuso al pubblico.
La persona disabile ed il suo accompagnatore entrano gratis nel Museo senza fare la fila per cui è stato veloce entrare nel vivo del percorso espositivo.
Il programma prevedeva di partire dalla terrazza panoramica e poi scendere mano a mano ad ogni piano per concludere la visita con la “Serra Tropicale” e quindi utilizzando gli ascensori spaziosi e interamente in vetro abbiamo raggiunto il punto più alto del MuSe.
Da lassù si gode di una vista privilegiata: il palazzo delle Albere, lo stadio Briamasco, il nuovo quartiere, la pista ciclabile, l’Adige, parte della città e delle montagne che circondano il museo.
A questo punto è iniziata la vera visita culturale del Museo, partendo per similitudine proprio dalle alte quote, infatti, il quarto piano, con le sezioni: “Avventura tra i ghiacciai”, “Clima e organismi viventi” e “Esplorazione e ricerca”, mette i visitatori a contatto con fenomeni quali le valanghe, i venti di alta quota e permette di toccare un vero ghiacciaio.
Senza nessun problema anche la carrozzina elettrica di Giuseppe ha girato comodamente fra gli stand del terzo settore dedicato alla natura alpina, con la possibilità di toccare con mano animali e piante nonché del secondo piano destinato al tema della “storia delle dolomiti”.
Anche il primo piano rivolto alla tematica “Dai primi uomini sulle alpi al futuro globale” è risultato avvincente, specie il laboratorio “FabLab & Show Room”, un’area che consente ai visitatori di essere protagonisti della tecnologia futura grazie alla possibilità di progettare e stampare in 3D le proprie invenzioni e quindi creare i propri oggetti tecnologici fatti su misura.
La visita è risultata interessante e coinvolgente, originale lo spazio centrale allestito con animali appesi nel vuoto.
Un’unica osservazione, che abbiamo provveduto a riferire al personale di sorveglianza, è che i monitor touch screen sono troppo alti e non permettono una facile lettura e utilizzo ai disabili su carrozzina i quali, secondo noi, non possono godere appieno dell’interattività.
Abbiamo constatato che il MuSe è una struttura adatta ed accogliente per tutti, ideale per una bella uscita; senza dimenticare che nelle immediate vicinanze c’è un bel parco utilizzabile per una pausa picnic.