La nuova casa di riposo di Pinè

Data: 01/12/01

Rivista: dicembre 2001

Sabato 13 ottobre è stata inaugurata a Montagnaga di Pinè la nuova casa di riposo Villa Alpina voluta e gestita dalla SPES (Servizi Pastorali Educativi Sociali).

Splendida mattinata di sole per la consegna alla comunità pinetana della nuova casa di riposo Villa Alpina. L’importanza della circostanza ha richiamato sul piazzale della palazzina numerose autorità locali e provinciali, dal sindaco di Pinè Sergio Anesi all’assessore provinciale alla salute Magnani, dal consigliere Pino Morandini all’arcivescovo di Trento Luigi Bressan.

A far gli onori di casa l’artefice principale della struttura, il presidente della SPES, Giancarlo Lunelli che, dopo aver presentato l’opera iniziata nel 1995, ha tenuto a sottolineare come la trasformazione delle case di riposo in RSA abbia implicato un cambiamento di fondo nel modo di pensare l’assistenza agli anziani. Oggi esse devono garantire dei requisiti inderogabili in termini di prestazioni assistenziali: massimo due posti letto per camera, ampi spazi, personale medico e paramedico adeguato, attrezzature, ambulatori, assistenza, fisioterapia, animazione.

Lunelli, in conclusione del suo discorso, ha auspicato che Villa Alpina diventi un punto di riferimento per l’intera comunità pinetana e di integrazione con le realtà del territorio.

Da parte di tutti i convenuti, dalle autorità ai cittadini, parole di soddisfazione per l’apertura della casa che va a soddisfare una necessità molto sentita dai seimila abitanti dell’altipiano.

È seguita la visita all’edificio. Per farla nel miglior modo mi sono accodato alle autorità: la prima sensazione è stata quella di trovarmi in un grazioso albergo alpino ben integrato nel paesaggio circostante di boschi e monti.

Da un punto di vista architettonico Villa Alpina, ben 16 mila metri cubi, si compone di una sala da pranzo, una per animazione, cappella, palestra, sala multiuso, ambulatori, bagni, il tutto collegato da ampi corridoi ed ascensori che consentono a chiunque di raggiungere comodamente qualsiasi punto dell’edificio.

Completano la funzionalità della struttura arredi e macchinari all’avanguardia mentre è stato previsto anche un settore per il ricovero a tempo determinato di anziani temporaneamente in difficoltà per carenza di assistenza.

Ho chiesto di dare un’occhiata alle camere a mansarda realizzate nel sottotetto perché mi incuriosiva il suo livello di accessibilità e la funzionalità del bagno. Davvero impeccabile: la stanza era dotata di due letti ortopedici elettrici, di citofoni, di un bagno funzionale per la carrozzina e di un ampio balcone.

Ho anche parlato con il progettista il quale mi ha spiegato che la specificità della stanza e del bagno consiste nella possibilità di personalizzarla in funzione della gravità dell’ospite apportando modifiche (aggiunte di maniglie in bagno) o alla camera (sollevatori) senza necessità di interventi invasivi sulla struttura.

Questi alcuni dati: la struttura può ospitare un massimo di 64 persone in 44 stanze di cui 24 singole. Circa 50 gli addetti al suo funzionamento. È costata più di 16 miliardi finanziati per il 90% dalla Provincia Autonoma di Trento e per il resto dalla cooperativa SPES e da istituzioni locali. Con i 65 posti di Pinè, la SPES già presente a Trento in via Borsieri (Casa Famiglia 56 posti letto, in via di ampliamento), a Villazzano (Villa Belfonte 74) mette a disposizione della comunità un totale di quasi 200 posti sui 4.345 dell’intera provincia.

Villa Alpina è presente a Pinè fin dal 1957 per opera dell’Azione Cattolica. Nel corso degli anni era stata utilizzata come casa di vacanza per famiglie ed anziani e come centro religioso dei padri oblati di S.Giuseppe. Ancora oggi è forte il legame sociale-spirituale tra SPES e Azione Cattolica.

Che dire? Questa nuova casa di riposo ha tutte le premesse per essere efficiente e funzionale e pienamente rispondente allo spirito con cui sono state pensate le RSA: la persona al centro di tutto nella la sua unicità, più persona che ricoverato. Tanti auguri alla SPES per questo nuovo impegno sul campo.

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