Quante volte usiamo la parola impossibile? Vi assicuro che la usiamo quasi sempre in modo sbagliato. Il grande Erri de Luca scrive: “Impossibile è la definizione di un avvenimento fino al minuto prima che accada”. Perché poi accade veramente.
Ne “La Prigione dell’Impossibile”, Nazareno Notarini analizza approfonditamente il significato della parola, come affrontarla e come utilizzarla sempre meglio. È un libro scorrevolissimo che apre delle porticine dentro di noi mentre lo leggiamo. Più volte staccando gli occhi dalle pagine mi sono detto: è vero, è proprio così! Confermando ancora una volta che noi abbiamo tutto dentro, bisogna solo riscoprirlo.
L’impostazione saggistica si intreccia con l’esperienziale, grazie al contributo di Luca Mazzone, atleta paralimpico pluripremiato, esaltandone l’umanità. La sfida all’impossibile non si combatte, ma si abbraccia. Solo capendo chi è il vero nemico si esce dalla gabbia che ci siamo costruiti per difenderci ma al contempo ci immobilizza.
Un libro che non ha confermato le mie aspettative: era molto meglio! Da leggere.