LA RINASCITA NELLA STANZA BLU’

Data: 01/06/21

Rivista: giugno 2021

Categoria:Poesia

Serve sbugiardare tutti i venti contrari.

Tifone nel cielo.

Aiutami dalle invasioni che mi tolgono il respiro.

Oro che luccica.

Cola e ripara il nervo scoperto.

Fiore di loto.

Per lo stagno non è poco.

Namazu ordina il fuoco.

Dalla terra un terremoto.

Lungo come la sua coda.

A chi devo dire grazie?

Orchidea che dalla terra nasce.

Quando c’è la bellezza nulla è finito.

E dentro te trovo la pace in mezzo alla confusione.

Dentro questa commedia chiamata bellezza esteriore.

A chi devo dire grazie?

Quando a vincere è sempre il più forte.

Ma tutti questi uomini, così per modo di dire.

Non si accorgono che spingono i deboli alla morte?

Alcuni angeli sono fatti di carne ed ossa.

Per risponder ai bravi poeti.

E agli animi inquieti.

E a questo vento che riempie le stanze.

Tu mi conosci ed entri in un istante.

Sole rosso, il mare si svuota.

I pesci muoiono, non si nuota.

La differenza si nota.

E all’orizzonte la morte corre,

sempre più al cielo devota.

In questa stanza blu cade per terra un vaso.

Nel ripararlo bisogna prima capire dove vanno i singoli pezzi.

È per questo che Dio ci ha fatti diversi.

Un laser produce musica.

Musica, come il ghiaccio che protegge le mele.

Si avvicinano e si mischiano le Fuji alle nostrane.

Quattro mani per riparare un vaso.

Ci siamo quasi.

La corda non si spezza, nulla è qui per caso.

Scocca l’ora dei Sakura.

La freccia vola e va via la paura.

La rinascita dall’orchidea che muore.

Il vento soffia forte. 

Il vento del Giappone.

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