Fin dagli albori della storia umana gli uomini hanno cercato di spiegare la propria origine, tramite la religione nell’antichità, ed oggi, con le nuove scoperte scientifiche, sono state trovate le risposte tanto cercate. La mostra allestita presso il Museo Tridentino di Scienze Naturali, di Trento, il 4 aprile scorso, è l’opportunità per scoprire l’evoluzione umana dal mondo naturale antico, la cresciuta, lo sviluppo di concetti astratti, e comportamenti sociali, con caratteristiche comuni a quelli delle scimmie antropomorfe. Permettendoci di scovare ciò che lega le varie discipline, normalmente considerate dalla gente materie a sé, agli esseri umani e la nostra storia naturale.
Tali analogie accomunanti antropologia, preistoria, archeologia, arte, zoologia, e genetica, sono “visibili” con il supporto di postazioni interattive, ricostruzione di ambienti, oggetti antichi provenienti da culture diverse ed opere d’arte. Una mostra molto grande, occupante quattro i piani del museo, interessante sia per i giovani e non anche se, probabilmente, i bambini preferiranno la stanza delle scoperte e la piccola palestra per giocare con i primati (vedete di trattarli bene visto che siamo cugini). Partendo dalla prima sezione, sono 16 in tutto, troviamo una struttura artificiale costruita appositamente per sperimentare i comportamenti dei primati, come costruire un nido aereo con foglie, e sperimentare l’uso di bastoncini per catturare le termiti. “Ascoltiamo” Darwin, colui che 141 anni fa elaborò la teoria dell’evoluzione, dove ci viene “comunicato” che condividiamo con gli scimpanzé più del 98% del nostro dna. La storia dell’Homo sapiens come è stata ricostruita dai paleontologi, con le scoperte più recenti, e analizzata in un arco di 6 milioni di anni. Scopriamo l’Human Genome Diversity Project, di Cavalli-Sforza, genetista nostrano, per studiare le differenze del DNA tra i popoli del mondo. Veniamo a sapere che gli uomini sono un’unica razza, molto giovane, estremamente adattabile. Come l’evoluzione sia una realtà concreta, in continua avanzata. I misteri della sessualità. La nostra ascesa a specie dominante grazie alle nostre mani. Il cervello umano. La stanza delle scoperte, già nominata. Analisi del “linguaggio delle scimmie” tramite paragone con Shakespeare. Com’è nata l’arte. Le due facce della scoperta dell’agricoltura, compresi gli effetti sfavorevoli perduranti tuttora. La conquista del mondo con linguaggio, arte e agricoltura, più analisi vantaggi e svantaggi portati alle stesse popolazioni. La rivoluzione portata dallo studio dei geni, detto genomica, ed i dubbi etici riguardanti la stessa ricerca. Infine, un tentativo di risposta alla domanda: “nel futuro c’è speranza?”, per considerare l’andamento odierno dell’umanità e del nostro pianeta. Una piccola traccia di tutto ciò che troverete, se deciderete di andare a visitarla, e un consiglio una volta entrati prendetevela con calma, guardate, e divertitevi perché ne vale proprio la pena. Fermatevi al negozio attiguo alla biglietteria del Museo, quando uscite dalla mostra, per dare un’occhiata a quello che espone, si trova davvero di tutto compreso materiale illustrativo legato alla mostra. Vi ricordo che la mostra rimarrà aperta fino al 6 gennaio 2008 ed è accessibile a tutti.
Orario: dal martedì alla domenica, orario 10-18 (chiusura biglietteria alle 17,30).
Chiuso tutti i lunedì, escluso i festivi, Natale e Capodanno.