Tastare l’arte oggi si può. Si può fare in molte città italiane, le quali hanno reso “visibile” ai non-vedenti i loro patrimoni artistici e paesaggistici. Un progetto meraviglioso, la fantasia del pittore che diventa tridimensionale. L’arte si può toccare. Tastare l’arte è un po parlare con un personaggio di una canzone. Ognuno di noi almeno una volta nella vita avrebbe voluto parlare con Angie, dare la buonanotte ai fiori o chiedere ad Alice che cosa è che non sa. Ho immaginato questo racconto come un viaggio in treno. Treno che percorrerà l’Italia da nord a sud. Ogni fermata sarà un pezzo di un puzzle che alla fine del viaggio sarà ricomposto. Per descrivere bene questo viaggio e dare informazioni sulle fermate vorrei usare le parole di Francesco De Gregori ( Viaggi e miraggi ), nella quale sono presenti brevi, puntuali e fantasiose descrizioni delle città che andremo a visitare. Aggiungiamo alle città della canzone Ancona.
“…. e andiamo a Genova con i suoi spiriti musicali…o a Venezia che sogna e si bagna nei suoi canali… o a Bologna, Bologna con i suoi orchestrali… o a Firenze con i suoi turisti internazionali… o a Roma che sembra una cagna in mezzo ai maiali… oppure a Napoli con i suoi martiri professionali…”
Non ci sono regole per salire sul treno, unico requisito è l’essere diverso l’uno dall’altro.
Questo racconto farà da guida a chi non potrà scendere.
Prima tappa: Genova
Per godere delle bellezze di questa città non serve la vista, tutto ti avvolge… passeggiando per i vicoletti del porto si sente il rumore e l’odore del mare, nei piccoli bar finita la pesca i pescatori intonano canti popolari e canzoni di De Andrè davanti a un bicchiere di vino.
Passeggiando per Genova percepisci dall’odore delle spezie dei mercati rionali l’unione fra oriente e occidente.
Ma Genova ci regala anche l’arte dei musei, dove nel palazzo del Doge è possibile ammirare l’autoritratto tridimensionale di Van Gogh.
Il pittore si ritrae rappresentato di tre quarti con cappello di paglia calato sulla testa, la barba rossa e un’espressione sorprendentemente distesa. Tutto ciò è stato possibile grazie la tecnica dell’HandSight.
Prossima fermata: Venezia
Per ammirare Venezia useremo degli occhi virtuali. Si chiama così il progetto realizzato da Fabio D’Agnano e Serena Ruffato che prevede la realizzazione di modelli tridimensionali in gesso di sculture e edifici, sui quali vengono installati sensori in appositi punti. Si tratta di semplici sensori che attraverso un lettore indossato come anello fanno scattare l’autoguida e permettono di leggere l’opera.
Prossima tappa: Bologna
A Bologna tra un’osteria e l’altra poco lontano da piazza maggiore si trova il museo Anteros. Il museo espone una collezione di traduzioni tridimensionali in bassorilievo di celebri dipinti compresi tra Medioevo e Età moderna, con particolare attenzione alla pittura rinascimentale.
Prossima tappa: Firenze
Anche Firenze si è adeguata alle altre città italiane con il progetto “Uffizi da toccare”. Si tratta di un progetto che permette ai non vedenti di fruire delle opere presenti all’interno della galleria come l’amorino dormiente in marmo nero e la lupa in porfido.
Prossima tappa: Ancona
Pioniera di questi progetti è stata la città di Ancona dove nel 1993 è stato aperto il museo Omero nel quale è possibile toccare riproduzioni di statue di età classica e non solo.
Prossima tappa: Roma
Arrivati nella capitale tra una passeggiata a campo de fiori e una serata trasteverina si può prendere parte al progetto “Urban Experience”, che permette ai non vedenti di girare la città con apposite audioguide che prevedono delle tappe specifiche dove in ognuna di esse è presente una mappa tattile del posto con spiegazione in braille.
Ultima tappa: Napoli
In questa città faremo una passeggiata sulla scalinata di castel Sant’Elmo. Dove attraverso “Follow the shape”, un’opera di Paolo Puddu, che mediante l’uso della scrittura braille riportata sul corrimano della terrazza panoramica della piazza d’Armi di Castel Sant’Elmo propone parole che descrivono con rara bellezza i luoghi della città.
Il nostro viaggio è finito ma grazie al nostro treno oggi l’arte è diventata per tutti.