Le promesse elettorali resteranno promesse?

Data: 01/06/06

Rivista: giugno 2006

In campagna elettorale, giusto due mesi fa, ambedue gli schieramenti politici si erano sperticati in promesse più o meno mirabolanti. Nell’ultima settimana c’era stata addirittura la corsa a chi la sparava più grossa! Piuttosto che ad elezioni sembrava di essere ad un’asta di mercato dove, per i nostri voti, si offriva sempre di più, del tipo “paghi due, prendi 50”.

Nel sociale, tanto per restare a noi, alla promessa di uno dei due candidati premier di 1.000 euro per ogni neonato seguiva la contro proposta dell’altro di 2500 euro per i ragazzi fino ai 18 anni. Offerta davvero dall’effetto “kolossal” cui il primo tentava di rimediare promettendo agli over 70 l’esenzione dal pagamento del canone Rai, di cinema, treni, musei, teatri, pedalò, ecc.. L’altro, strabuzzati gli occhi di fronte a tanta larghezza di maniche, butta lì una contro offerta di cinque anni di pensione anticipata a chi assiste un disabile in famiglia. Un crescendo rossiniano di promesse, garanzie, parole date e impegni solenni stimato dagli esperti attorno ai 50 miliardi di euro, montagna di soldi indisponibile in Italia. La cosa, peraltro, doveva essere apparsa ai politici un dettagliuccio da contabili pedanti tant’è vero che nessuno di loro si è premurato di indicare dove avrebbe scovato tutta quella montagna di “sbanzeghe”.

Probabilmente nessun italiano si sarà fatto abbindolare da questo diluvio verbale e nemmeno pro.di.gio., che pure aveva seguito con attenzione le promesse degli aspiranti onorevoli in cerca di poltrona. Aperte le urne, contate le schede e proclamato il vincitore tutto dimenticato? In altri termini, passata la festa (l’esultanza per il seggio in Parlamento), gabbato lo santo (i disabili di tutta Italia)? Non lo sappiamo, ci vorrà qualche tempo, mesi forse un anno o due per avere qualche riscontro alle promesse.

Noi, però, abbiamo una memoria da elefanti e pur consapevoli dell’impossibilità di concretizzare tutte le promesse, ricordiamo e continueremo a ricordarle su queste pagine perché almeno qualcuna diventi realtà! Per farlo qui pubblicheremo di tanto in tanto alcune delle promesse elettorali come quelle giunte in redazione tramite e-mail dalle segreterie dei vari aspiranti onorevole di ogni schieramento politico. Stavolta diamo spazio a quelle dei vincitori, quelli cioè che dovranno mettere nero su bianco, le promesse trasformate in fatti.


In una lettera allo S.F.I.D.A. (Sindacato Famiglie Italiane Diverse Abilità) l’on. Pietro Folena (PRC) ha preso l’impegno a presentare una proposta di legge a favore delle persone diversamente abili.

“Questa legislatura tra i pessimi primati per cui verrà ricordata annovera anche quello del minore impegno per le persone diversamente abili, a partire dal taglio agli insegnanti di sostegno. – ricorda Folena – Per questo prendiamo l’impegno a proporre subito alcune cose concrete:

  1. l’adeguamento delle pensioni di invalidità e delle indennità di accompagnamento,
  2. il censimento delle disabilità,
  3. la revisione del tariffario per gli ausili indispensabili,
  4. il finanziamento e il potenziamento degli insegnanti di sostegno,
  5. nuovi interventi per l’eliminazione delle barriere architettoniche.

Si tratta di interventi necessari per un paese che voglia dirsi civile” ha concluso Folena.

S F I D A Sindacato Famiglie Italiane Diverse Abilità, via A. Torlonia n. 6, 00161 ROMA www.sindacatosfida.it

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