Lettere al giornale, giugno 2003

Autori:Redazione

Data: 01/06/03

Rivista: giugno 2003

Commento all’articolo ‘Addio Pierangelo’ pubblicato a pagina 3 di dicembre 2002.
Buongiorno. Innanzitutto vorrei farvi i complimenti per l’articolo. Purtroppo, infatti, di Pierangelo Bertoli se ne parla sempre molto poco, eppure sono convinto che per la forza e la bellezza dei testi abbia pochi eguali. Era un guerriero che aveva impostato la sua vita alla ricerca della verità e della liberta. Ha sempre seguito la sua strada, senza compromessi con nulla e con nessuno. E come ogni libero pensatore è stato penalizzato, da un sistema che premia, come giustamente li chiamava lui, i porci ed i ruffiani! Sicuramente se il mondo fosse popolato da persone come Pierangelo le cose andrebbero in ben altra maniera. Avrei bisogno, inoltre di un informazione; sto cercando disperatamente i cd di Bertoli, sapreste dirmi dove posso reperirli? Anche su internet, naturalmente. Grazie mille e complimenti ancora. Tommaso Innocenti
Ti ricordiamo che i pezzi di Bertoli sono in ri-stampa.


Commento all’articolo ‘Eppure soffia. Tributo a Pierangelo Bertoli’ pubblicato a pagina 11 di febbraio 2003.
Non potrò essere li fisicamente ma ci sarò con il cuore. Pierangelo era ed è un mio mito… peccato solo che i suoi dischi non si riescano più a recuperare… qualcuno mi può aiutare? grazie. Ciao marco.
Caro Marco… anche per te vale la risposta data sopra!


Commento all’articolo ‘Autolesionismo’ pubblicato a pagina 2 di ottobre 2002.
Sto facendo la tesi sull’autolesionismo e automutilazione questo argomento così complesso mi interessa molto. Lo spunto mi fu dato perché anni fa conobbi due ragazze che si provocavano dei tagli ai polsi ed avevano anche dei disturbi alimentari. Infatti entrambi sono forme di lesionismo, un diverso linguaggio per esprimere dolore dove il bene e il male son alterati e confusi. Quando la tensione aumenta e si perde il controllo l’autolesionismo restituisce calma: è una sorta di valvola di sfogo da attivar e che ormai si innesca da sola quando si presentano difficoltà. È un linguaggio di dolore e per chi si ferisce “un urlo rosso sangue”. Mi fa piacere che se ne parli perché è molto diffuso soprattutto tra gli adolescenti e può esser utile a dar voce a chi nasconde questo problema! Elena


È proprio vero che a invecchiare non si guadagna niente! Avete mai colto la simmetria del successo?
-A 4 anni il successo è… non fare la pipì nei pantaloni
-A 10 anni il successo è… avere degli amici
-A 18 anni il successo è… avere la patente
-A 20 anni il successo è… fare sesso
-A 35 anni il successo è… avere soldi
-A 50 anni il successo è… avere soldi
-A 60 anni il successo è… fare sesso
-A 70 anni il successo è… avere la patente
-A 75 anni il successo è… avere degli amici
-A 80 anni il successo è… non fare la pipì nei pantaloni
Francesca


Commento all’articolo ‘Comunicazione e Sordità’ pubblicato a pagina 10 di aprile 2001.
Ciao a tutti! Ho trovato l’ articolo del prof. Valletta molto interessante e sono d’accordo con lui nel considerare il sordomutismo come un handicap invisibile e sottovalutabile. Sono figlia di sordomuti, conosco il mondo del “silenzio” molto bene, il linguaggio dei segni e purtroppo anche i sacrifici che si affrontano quotidianamente.
Vivere con loro non è affatto semplice, ma fortunatamente l’amore che ci lega è più forte di qualsiasi avversità! Sono laureanda in sociologia e sto preparando la mia tesi di laurea in psicologia dello sviluppo, proprio sulla famiglia e sull’handicap. Tra non molto dovrò raccogliere storie di vita di persone che hanno figli e/o genitori portatori di handicap… sarei grata a tutti coloro che avranno voglia di aiutarmi in questo mio progetto!
Grazie a tutti! Stella.


Siamo due ragazze della classe 1DS del Liceo Scientifico Leonardo da Vinci di Trento.
Oggi, mercoledì 14 maggio, abbiamo incontrato Pino, un uomo rimasto paralizzato dopo un incidente d’auto. Ci ha parlato della sua vita prima e dopo l’incidente. Ecco le nostre riflessioni: «Questo incontro è stato molto interessante. Ci ha aiutato a capire il vero senso della vita, ad accorgerci delle piccole cose. Per la prima volta io ho pensato a come può essere la vita delle persone disabili, i problemi che devono affrontare ogni giorno, anche piccoli, che io non ho mi pensato di potermi porgere». Alice
«L’incontro di oggi mi ha fatto capire i problemi che può avere una persona disabile. Alcuni li conoscevo già perchè avevo un amico molto anziano che li aveva dovuti affrontare e perciò so le conseguenze di questa esperienza.
Però oggi ho capito anche che bisogna vivere fino in fondo ogni esperienza che la vita ci offre. La salute è una cosa importante e non bisogna sprecarla inutilmente. In futuro probabilmente farò più attenzione ai problemi di queste persone, provando magari, anche se in piccola parte, ad aiutarli». Caterina


Cara redazione oggi è venuto a farci visita a scuola il signore Melchionna e devo dire che è un signore fantastico mi ha fatto capire come la vita non sia finita neanche dopo un catastrofico incidente come capitato a lui e devo dire a lui grazie per avermi aperto gli occhi. Nicola, classe 1D.


Commento all’articolo “Due milioni di morti per il fumo: una strage che si ripete ogni anno”, pubblicato a pagina 3 di giugno 2002
Ho appena smesso di fumare… vorrei convincere tutti a farlo! Maura
Cara Maura, crediamo che più di ogni campagna antifumo valgano le testimonianze personali di chi ha smesso e di chi ha sofferto a causa del fumo. A tua testimonianza sarà preziosa per convincere la gente a liberarsi dal fumo. Un modo per fare della pubblicità può essere anche quella di divulgare il nostro articolo… chissà!


Commento all’articolo ‘I servizi delle Ferrovie dello Stato per i disabili’ pubblicato a pagina 4 di maggio 2000.
Potrei sapere quali sono i traghetti delle FS che posso utilizzare con la carta blu per andare in Sardegna? Grazie. Vanessa
Ti consigliamo di ricercare sul sito di “trenitalia.it” ed avrai ogni informazione! Buona navigazione: ti invidiamo!

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