L’articolo che presentiamo qui di seguito, è stato siglato da alcune delle maggiori associazioni che sul territorio della città di Trento si occupano di disabilità. Hanno voluto portare in evidenza una problematica che si auspicano non si ripeta più in futuro, nonché ricordare il ruolo attivo e il contributo che le persone con disabilità possono portare alla gestione della cosa pubblica, in un ottica di piena collaborazione e ascolto reciproco con le istituzioni.
L’Assemblea delle Nazioni Unite ha approvato la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità il 13 dicembre 2006. Rappresenta la strada che gli Stati devono percorrere per garantire i diritti di uguaglianza e di inclusione sociale di tutti i cittadini con disabilità. Il 24 febbraio 2009: il Parlamento italiano ratifica la Convenzione, che diventa legge dello Stato.
Recentemente siamo venuti a conoscenza che con delibera n.85 del 25 maggio 2010 il Consiglio Comunale di Trento in risposta a richieste per l’assegnazione di 3 autorizzazioni per l’esercizio del servizio di noleggio con conducente con veicoli fino a 9 posti e di 3 autorizzazioni per l’esercizio del servizio di noleggio con conducente per il trasporto di disabili con veicoli fino a 9 posti ha ritenuto di provvedere ad aumentare rispettivamente di n. 5 unità i due contingenti per poi procedere all’indizione dei bandi di concorso per l’assegnazione delle autorizzazioni; con le seguenti motivazioni, tra le quali quella che a noi interessa:
d) è crescente la necessità di garantire il trasporto con mezzi idonei ed opportunamente attrezzati, di persone disabili e portatori di handicap, al fine di favorire e consentire una piena integrazione sociale ed umana;
Il problema che intendiamo evidenziare, cercando di parlare per tutta la comunità dei disabili permanenti o non, è il mancato coinvolgimento dei rappresentanti delle associazioni di questo settore, in una decisione, che riguardando il trasporto pubblico, rappresenta un’occasione importante di riflessione sul concetto di città accessibile.
La vicenda colpisce in quanto il bando comunale per l’assegnazione di tre licenze taxi per trasporto di disabili richiedeva sostanzialmente due condizioni tecniche dei veicoli da soddisfare: che fossero ecologici e accessibili.
Ci è stato confermato in Comune, in un incontro organizzato con l’Assessore allo sviluppo economico e tributi dott. Fabiano Condini, dall’Associazione PRODIGIO di Trento, presenti l’Associazione ANGLAT onlus di Trento e Cooperativa Handicrea di Trento, che alcune difficoltà tecniche hanno impedito di rispettare questi prerequisiti, con di fatto, la penalizzazione dell’aspetto della accessibilità al mezzo.
Infatti l’accorgimento a misura di disabile compatibile con il requisito dell’eco-sostenibilità del veicolo, consiste in un seggiolino girevole automatizzato che dovrebbe assicurare un comodo ingresso nella autovettura. Purtroppo tale soluzione crea una discriminante in quanto tale accesso risulterebbe invece negato a soggetti con disabilità motorie gravi portatori di sedia a rotelle che ovviamente dovrebbero, quando è possibile, essere caricati di peso sul seggiolino.
Ciò che forse rammarica maggiormente come si accennava pocanzi, è il mancato coinvolgimento delle Associazioni rappresentative, in una decisione che riguarda un problema, quello del trasporto pubblico per i disabili, che necessità ancora di accorgimenti, nonostante, e questo va sicuramente sottolineato, l’impegno continuo dell’amministrazione comunale nell’affrontare la questione. Senza dubbio il Comune di Trento ha a cuore il tema sulla mobilità e accessibilità dei disabili a tutti i servizi che la città offre, come ci è stato anche ribadito nell’incontro con l’Assessore Condini. Quindi va dato atto della disponibilità e sensibilità dimostrata dalla stessa amministrazione anche in occasione della costituzione del tavolo di lavoro sulla disabilità. Infatti in data 19 maggio 2011 le associazioni rappresentative hanno sottoscritto in presenza di assessori e del Sindaco di Trento dott. Alessandro Andreatta un impegno di collaborazione in questo senso. Tale tavolo dovrebbe essere proprio lo strumento ideale da impiegare in processi decisori come quello delle licenze taxi per trasporto disabili, anche se talvolta capita non venga preso troppo in considerazione. Quello che si vuole mettere in evidenza è il fatto che in un clima di leale collaborazione, associazioni e amministrazione comunale dovrebbero forse dialogare maggiormente per risolvere eventuali dubbi interpretativi sulla miglior concetto di città accessibile. La reale accessibilità non implica che debbano esserci per forza adattamenti preferenziali per tipologie di persone disabili, ma l’obbiettivo dovrebbe tendere ad una accessibilità a 360° della città e dei suoi servizi, una accessibilità che diventi normale e non speciale, dove un taxi accessibile lo sia per tutti dal disabile, all’anziano, all’infortunato e così via.
Giuseppe Melchionna Presidente PRODIGIO onlus di Trento
Marco Groff Presidente ANGLAT onlus di Trento
Graziella Anesi Presidente Coop. HANDICREA di Trento