Il film è stato rilasciato nell’aprile 2007 al Tribeca Film Festival, in Italia è stato distribuito dalla Moviemax il 6 marzo 2009.
La trama è semplice quanto clamorosa: Katy (Eva Mendes) lavora nel canale televisivo ABN. Desiderosa di far riconquistare una posizione dominante alla rete televisiva per cui lavora, decide di creare un nuovo programma chiamato Live!. In questo nuovo tipo di spettacolo i concorrenti sono chiamati a giocare ad una vera roulette russa, ovvero una temeraria sfida dove rischiano la loro vita, premendo a turno il grilletto di una pistola, caricata con un solo colpo, contro la propria tempia. Sei i protagonisti della trasmissione, in palio 5.000.000 $ in caso di vittoria, o meglio: di sopravvivenza.
Incentrato sul nuovo business dei reality show e della ricerca dell’audience spinta fino all’inverosimile, “Live-Ascolti record al primo colpo” vuole essere anche una critica alla tendenza attuale della così detta Tv spazzatura. Il film viene presentato in chiave di documentario, realizzato da un giovane filmaker (David Krumholtz), che documenta passo passo l’escalation di avvenimenti volti a censurare o a sostenere il progetto della giovane ed arrivista Katy Couber , in una combinazione di emozione ed umorismo nero che ci spinge verso il prevedibile finale.
Perché in effetti questa pellicola, apprezzabile per diverse idee, non convince fino in fondo, ed è facilmente attaccabile da accuse (trovate da me in alcuni forum in internet su questo film) come “nella nostra realtà non so se esista un produttore tanto folle da mettere in scena uno show che potrebbe interrompersi sul primo concorrente (in caso di morte al primo colpo ndA), con uno share, relativamente a quello riportato nel film in quel momento, del solo 19%.” Vero, ma ricordiamoci che di film si tratta, ed evitiamo di pretendere sempre l’estrema coerenza logica da ogni sceneggiatura. Le domande a cui ci induce il film sono: la gente, anche la più sensibile ed emotiva, pur di provare la fortissima sensazione di suicidio in diretta, assisterebbe davvero a questa tristezza nella realtà? E’ da biasimare chi propone questo tipo di spettacoli, o chi li mantiene vivi continuando a vederli ogni giorno?
Forse è come nella storia del piccolo colibrì, che mentre la foresta bruciava e tutti gli animali scappavano velocemente dalle fiamme, lui invece si recava verso il fuoco con una goccia d’acqua nel becco. Quando la tigre gli chiese “ma cosa pensi di fare tu da solo che sei così piccolo?” lui coraggiosamente rispose “faccio la mia parte”.
Live! di certo, non è il miglior film che potete procurarvi, ma ha il pregio di mostrarci una delle tante realtà possibili, una realtà che spaventa, ma che non dobbiamo considerare calata dall’alto. Sono le scelte di tutti i giorni che poco a poco determinano le cose. Se non vogliamo che la barbaria prenda il sopravvento è importante che anche noi per primi, facciamo la nostra parte.