Ora so qual è il volto della terra,
lei ci ha donato foglie più grandi
per poterci riparare dalla pioggia
e cascate libere di respirare
e di buttarsi in laghi profondi.
Onde immobilizzate in un passato lontano
cercano di toccare il cielo.
Ora è il mare a muoversi e non ha pazienza,
vuole abbracciare l’uomo.
Natura difesa come un faro
perché dà speranza,
come il vento per un veliero
che naviga in mezzo al nulla.
Antiche civiltà
poggiano ancora i piedi su di te
come un grande frutto
su di un ramoscello secco.
Io come una conchiglia
guardo il cielo imparando dalle stelle,
per poter diventare un giorno una di loro.
E accetterò ogni tua ribellione
e mi inginocchierò come uno scalatore,
davanti a una montagna mai esplorata.