Ci sono momenti in cui inizi a calcolare i passi fatti,
ma ti dimentichi delle cadute.
E altri in cui inizi a ricordare solo le cose perdute.
Oppure a quelle che non hai.
Un giorno ti senti pronta
per accogliere quel figlio che hai in grembo.
E un altro in cui ti senti come un bonsai.
E poi arriva l’undici di Giugno,
una giornata calda e afosa.
La risposta arriva dal cielo
e ti senti una donna fortunata.
E lo hai sentito scalciare dentro di te
proprio in quell’istante.
In cui le nuvole coprivano tutta la volta celeste.
Sembravano a tratti la tua pancia gravida.
E lì hai capito il significato di quel momento.
Perché ogni cosa porta con s’è un insegnamento.
Ed è lì che hai capito,
che come in una Mammatus,
la vita è fatta di alti e bassi.
E che le nuvole non cadono come se fossero sassi.
E arriverà un giorno in cui lo terrai in braccio.
Come dentro ad un capolavoro.
E gli dirai a quel punto, con voce gentile,
ricorda che non sarai mai solo.