La Camera dei Deputati ha approvato all’unanimità la nuova legge che punisce il maltrattamento, l’abbandono ed i combattimenti di animali (tipo cani e galli) e vieta l’utilizzo della pelle di cani e gatti per il confezionamento di pellicce.
Dure le pene previste: il maltrattamento di animali verrà punito con la reclusione da 3 mesi ad 1 anno o la multa da 2.500 a 10.000 euro, i combattimenti con la reclusione da 2 a 4 anni e la multa da 25.000 a 100.000 euro, l’abbandono di animali con l’arresto fino ad un anno o l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro, l’utilizzo di pelli o pellicce di cani e gatti con la reclusione da 3 mesi ha un anno e la multa da 25.000 euro a 100.000 euro.
Il nostro Parlamento è arrivato come al solito con un po’ di ritardo: ricordiamo per inciso, che in California era stato proposto di riconosce ai gorilla diritti quasi simili a quelli dell’uomo vista la loro dimostrata capacità di provare sentimenti ed emozioni.
Nello stesso giorno in cui la legge viene ufficializzata, il 22 gennaio, la stampa riporta numerose notizie di maltrattamenti a uomini. Eccone 5 a caso:
Il Messaggero, Roma: I Carabinieri dei Nas hanno arrestato nella zona dei Castelli Romani, alle porte della capitale, tre gestori di alcune case di riposo per anziani, accusati di maltrattamenti a danno dei loro ospiti. È stata disposta la chiusura di cinque strutture risultate fatiscenti, prive dei requisiti di legge, in pessime condizioni igieniche e senza assistenza professionale. In alcuni casi gli ospiti venivano anche malmenati dal personale.
Il Gazzettino, Padova: Anziani senza cibo, igiene sommaria. Li buttavano giù dal letto, li “insaccavano” per la notte legando loro le mani con nastro adesivo. Li prendevano a schiaffi, li tiravano per i capelli, li insultavano. Sei operatrici addette all’assistenza (?) sono riuscite a trasformare in un vero e proprio lager il terzo piano lungodegenti dello storico Istituto per ciechi “Configliachi” di via VII Martiri, alla periferia di Padova. Ieri mattina tre sono finite in carcere e due agli arresti domiciliari, mentre l’ultima è stata sottoposta all’obbligo di firma. L’accusa: maltrattamenti aggravati nei confronti di anziani non autosufficienti, sequestro di persona, violenza privata.
Alto Adige, Merano: Sedici anni, di famiglia benestante, testa rasata ed alle spalle una lunga fila di episodi violenti. È l’identikit del giovane che lunedì pomeriggio a Postal ha aggredito un disabile in carrozzella, reo di avergli negato cinque euro. Il poveretto è finito all’ospedale con la protesi dentaria a pezzi, mentre l’autore dell’ignobile gesto è stato denunciato al tribunale di minori per tentata rapina. Alle spalle nessuna emarginazione né alcuna necessità a giustificare una simile sopraffazione. Solo un’esplosione di violenza fine a se stessa.
Corriere della Sera, Crema (CR): Un muratore di 28 anni, Marco Doldi, sotto gli occhi della moglie che lo aveva lasciato, ha ucciso uno dei due figli, di 6 anni, ha ferito gravemente l’altro e poi si è suicidato. Il piccolo Matteo, 2 anni, sta ora lottando tra la vita e la morte, con un polmone perforato, all’ospedale di Bergamo.
Il Mattino, Napoli: Tac guasta e al Santobono è emergenza. Per gli accertamenti è necessario trasferire i bambini altrove mentre i medici si lamentano: «In queste condizioni è difficile lavorare. La macchina è superata dai tempi superutilizzata e basta poco perché vada in tilt».
Cosa commentare? Niente! Non sarà certo la legge che potrà imporre il rispetto dei deboli e degli indifesi ma, se ad essa spetta punire i loro soprafattori, ad ognuno di noi in grado di farlo tocca vigilare e denunciare le situazioni in cui ciò accade. Ricordiamoci che il peggior peccato verso i nostri simili non è quello di rifiutarli, di disprezzarli e perfino odiarli ma quello di essere indifferenti a loro: questa è l’essenza dell’inumanità.