Una gita in montagna regala alle persone emozioni difficili da descrivere: panorami capaci di mozzare il fiato, l’aria frizzante che penetra nei polmoni e un silenzio corroborante che acquieta l’anima. Da molti anni in Francia questa possibilità è offerta, grazie a particolari carrozzine, anche alle persone affette da disabilità fisica. Le leve per la spinta e la trazione, la lega di acciaio leggero e uno speciale regolatore di inclinazione permettono a questi mezzi di affrontare le salite più impervie. La discesa è agevolata dal freno e dall’unica ruota ammortizzata che scarica tutto il peso del passeggero a terra. Per il resto sono sufficienti qualche volontario che si alterni nel trasporto anche se, oltralpe, è già stata sperimentata la locomozione animale (con mulo o asino) per i percorsi più agevoli.
L’Italia come spesso accade è rimasta indietro, ma ora anche in Trentino si è aperto questo nuovo capitolo. Merito dell’acquisto, da parte della Sat (Società Alpinisti Tridentini), di una di queste speciali carrozzine: la Joelette.
Il primo test ufficiale è stato effettuato il 6 settembre sullo Stivo dalla sezione arcense: appena 2 ore e un quarto per coprire il percorso da Malga Campo fino alla cima e poi al rifugio Marchetti. Alessandro, giovane disabile arcense ed ex-scout, ha avuto così modo di rivivere la sua più grande passione. «In realtà qualche anno fa avevamo già effettuato una gita simile sullo Stivo», ha raccontato Alessandro, «solo che abbiamo usato una portantina artigianale per affrontare l’altro lato, quello “facile”, della montagna. Allora erano in otto per il trasporto, oggi ne sono bastati sei e si è fatta molta meno fatica. È stata veramente una magnifica esperienza».
Entusiasmo anche da parte di tutto il gruppo satino e in particolare di Ivo Tamburini, promotore dell’acquisto e organizzatore degli eventi per disabili della sezione arcense. «Sono venuto a conoscenza della Joelette attraverso la collaborazione con Stefano Cortelli dell’Associazione Montagna Amica», ci ha spiegato Tamburini, «e la sezione centrale di Trento ha accettato subito la proposta capendone le potenzialità per l’intero gruppo. D’altronde il suo costo, 2400 euro, è veramente irrisorio, tanto che stiamo già pensando di acquistarne una personale per la sezione. Per ora l’intenzione è di effettuare, come la Sat di Arco, almeno due gite all’anno e successivamente stilare un calendario ufficiale. La Joelette sarà a disposizione anche di Associazioni e privati con qualsiasi tipo di disabilità fisica in tutto il Trentino, tramite richiesta alle sezioni locali della Sat. Non è ancora stato previsto un regolamento ufficiale, ma teoricamente l’uso sarà gratuito. Abbiamo dato via ad un progetto di lungo corso, ora speriamo di trovare anche dei volontari disposti a collaborare per ottenere grossi risultati di solidarietà e amicizia».
La Joelette, però, non è l’unica iniziativa per disabili avviata dalla Sat arcense. Da tre anni vengono organizzate passeggiate e ferrate per non-vedenti, grazie anche alla collaborazione della scuola Prealpi che si occupa del supporto tecnico. «Crediamo nell’importanza di trovare, attraverso la montagna, uno stimolo per tutti i disabili che li aiuti a farsi forza e ad uscire dall’isolamento in cui a volte si chiudono».