Niente viaggio in treno

Data: 01/02/12

Rivista: febbraio 2012

Sono proprio queste le parole che si è sentita dire una ragazza torinese che si apprestava a fare un viaggio in treno da Torino a Bergamo, data l’assenza dell’elevatore per la sua sedia a rotelle nella stazione di Bergamo, doveva rinunciare al viaggio.

Entriamo nel dettaglio. Lei è la trentunenne Lisa, laureata in lingue e affetta da paralisi cerebrale infantile dalla nascita; è costretta ad usare la carrozzina per lunghi spostamenti, dati i suoi problemi di equilibrio. Da quattro anni viaggia dal Piemonte alla Lombardia per incontrare il suo fidanzato Massy che è affetto dalla stessa patologia e vive nella bergamasca.

Lisa e Massy desideravano passare il periodo di Natale insieme e allora lei organizza il viaggio in treno da Torino a Bergamo.

Lei prenota il biglietto con qualche settimana di anticipo, i funzionari di Trenitalia chiedono alla giovane se è necessario fare il cambio alla stazione di Milano Centrale per raggiungere Bergamo e Lisa risponde di sì, perché ormai quella tratta la conosce da tempo.

I funzionari delle Ferrovie fanno un veloce controllo e scoprono (ma è una cosa risaputa da tempo) che alla stazione di Bergamo manca il carrello elevatore per fare scendere la carrozzina.

Lisa non si scoraggia, dice che riesce a scendere anche con le sue gambe dal treno a Bergamo, basta che qualche addetto di buona volontà delle ferrovie le porga il braccio.

Ma nessuno è disposto a prendersi la responsabilità di aiutare Lisa a scendere dal treno con le proprie gambe. Amara conclusione della storia: il viaggio le è stato annullato e lei e Massy hanno dovuto passare il Natale separati.

Complimenti a Trenitalia per la sensibilità e la buona volontà.

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