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- Notizie dai palazzi di giugno 2005
Notizie dai palazzi di giugno 2005
- Coltivazioni in vaso
- Assolto dal giudice Carlo Ancona di Trento un giovane della Val di Fassa denunciato dai carabinieri per la coltivazione in casa di 22 piantine di Cannabis. Per il giudice infatti qualche piantina sul balcone non può essere considerata una vera coltivazione. Il sospiro di sollievo, però, si è strozzato in gola al ragazzo poiché il PM Pasquale Profiti ha proposto ricorso: secondo lui, la coltivazione è vietata senza alcuna eccezione poiché ogni singola piantina contiene il principio attivo stupefacente. Pochi milligrammi sono sufficienti a rendere illegale la pianta e il detentore passibile di condanna. In altre parole, per la Procura, basta una sola piantina per configurare il reato se questa ha effetti stupefacenti. I due magistrati concordano, peraltro, su un punto: la legge vieta la coltivazione di marijuana, anche ad uso personale.
- Pensionati
- Non si è certo spento il dibattito – scontro sull’opportunità di trasferire gli anziani all’ex ospedalino sulla collina di Trento. Da più parti si è lamentata la scomodità di raggiungere la sede sia da parte dei visitatori che dei degenti bisognosi non solo di servizi alla persona ma anche di facili contatti con la città e con le attività ricreative che essa offre. L’assessore alle politiche sociali del comune di Trento, Maria Letizia De Torre, ben consapevole di questo aspetto, ha fatto sapere che lascerà al suo successore l’incarico di organizzare momenti di incontro tra anziani e nuove generazioni magari con una festa in piazza. L’assessore ha anche ricordato l’elevato livello della spesa pro-capite per servizi sociali a Trento: 550 euro, rispetto ai 370 di Bolzano e, per confronto, ai 55 di Crotone.
- Niente processo per diffamazione
- La Corte Costituzionale ha dichiarato inammissibile il ricorso per conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato proposto dal tribunale di Bolzano. I giudici altoatesini contestavano la deliberazione adottata dal Senato della Repubblica il 23 luglio 2003 con cui si dichiaravano insindacabili le opinioni espresse dall’onorevole Renzo Gubert in quanto esercizio delle proprie funzioni. Il parlamentare trentino era stato denunciato da due donne, responsabili dell’associazione Arcilesbica, che si ritenevano «gravemente offese» da alcune affermazioni fatte nei riguardi di lesbiche, gay e trans. In un intervento su un giornale locale, dal titolo «Amore solo fra uomo e donna», Gubert aveva definito l’omosessualità «una devianza» affermando che il fatto che ci sia chi fa sesso con animali, non rende la cosa normale. Così anche per chi fa sesso tra persone dello stesso genere.
Il processo era cominciato nell’ottobre 2002 e a nulla erano valsi gli inviti del giudice alle parti di accordarsi per evitarlo. Il senatore Gubert, però, non ne volle sapere dichiarando che non avrebbe mai chiesto scusa alle lesbiche. - Quindici donazioni
di organi - Con 15 espianti, il Trentino ha superato nel 2004 la soglia critica di 30 donatori per milione di abitanti (media italiana 20, Spagna, al vertice in Europa, 33). Tutte le opportunità di espianto sono state utilizzate: nessun familiare ha negato il dono degli organi. Ai 4 donatori della rianimazione di Trento, vanno aggiunti i 6 donatori trentini segnalati dalla neurochirurgia di Verona e i 5 (di cui 4 utilizzati) da quella di Bolzano. In Italia le persone in attesa di trapianto d’organo sono 13.000 e si valuta in 750 il numero di quelli che muoiono in attesa. In Trentino l’attesa per un trapianto di rene è di circa due anni: in lista ci sono 43 nefropatici gravi. Da 6 mesi a 3 anni l’attesa, a seconda dell’urgenza, per un trapianto di cuore (3 pazienti in attesa) o fegato (5 in attesa). Il numero ideale di donazioni è di 50 donatori per milione, cifra che permetterebbe di soddisfare ogni richiesta.
- Elezioni e disabilità
- Claudio De Paoli, candidato sindaco della lista “Su la Testa” porta avanti da 25 anni la sua battaglia a favore dei disabili. Qualche giorno prima del voto, si è presentato al cimitero di Trento con la signora Rosina Merz, disabile in sedia a rotelle, per provare l’ascensore installato nella cappella Del Redentore, dopo molte promesse, dal Comune e dalla Provincia di Trento. Positivo il test: l’ascensore funziona e è facile da usare, come dimostrato dalla prova effettuata. In venticinque anni di attività nel sociale, Claudio De Paoli, si è battuto spesso per problematiche relative alla deambulazione dei disabili come l’allargamento dei marciapiedi cittadini. Nel 2001 ha insistito perché venissero installati degli elevatori anche nella stazione ferroviaria (tuttora inutilizzabili) e si è schierato a favore del biglietto gratuito sui mezzi pubblici cittadini per cittadini con handicap. Si batte da lungo tempo affinché centro e periferia abbiano, da parte degli enti pubblici, la stessa attenzione nella tutela dei disabili. L’otto maggio ha ottenuto poco più dell’uno per cento dei voti, insufficiente a fargli avere un posto in consiglio comunale. Peccato!
- Codacons
- Il Codacons ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica per far sequestrare le confezioni di bibite alcoliche dopo il caso di una quattordicenne trentina che ha rischiato un’intossicazione alcolica. Alla ragazzina sono state servite delle bevande alcoliche, prima di entrare a scuola, in un bar del Primiero. I genitori, venuti a conoscenza dell’accaduto, avevano informato i carabinieri. Le indagini hanno portato all’identificazione del gestore del bar e alla sua denuncia per somministrazione di bevande alcoliche a minori e determinazione dello stato di ubriachezza. Ora della vicenda è stata interessata la magistratura.
Notizie simili si rincorrono spesso nelle cronache locali nonostante campagne di informazione, come quella di pro.di.gio., sugli effetti dell’alcol. - Internet a misura del giovane disabile
- Centomila fra bambini e ragazzi portatori di handicap potranno usufruire di una tecnologia ad hoc per navigare nel web e gestire la posta elettronica. È questo l’obiettivo dell’iniziativa NavigAbile, realizzata dalle Fondazioni Accenture, Don Gnocchi e Francesca Rava e finanziata con 200 mila euro dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. I software sono stati studiati sulle varie disabilità per facilitare l’uso e la lettura di internet. Il progetto NavigAbile è consultabile sul sito www.navigabile.it. Per accedere ai servizi offerti basta chiedere di essere registrati telefonando al centro territoriale di riferimento o inviando una mail.
Ognuno può poi aprirsi un indirizzo di posta elettronica, leggere e inviare messaggi ai propri contatti. Per agevolare la scrittura sono attivi due dizionari e un compositore di frasi. La bacheca, invece, è uno spazio virtuale di scambio di idee in cui ciascuno lascia messaggi e risponde a chi ha già inserito un commento. La navigazione può essere personalizzata attraverso un percorso guidato di sette passi, compreso la semplificazioni dei contenuti secondo una scala di indici di leggibilità studiata con il Politecnico di Milano. - Sequestri di droga
- Il Ministero dell’Interno ha pubblicato, ai primi di maggio, sul sito della Polizia (www.poliziadistato.it) il Rapporto antidroga 2004.
La droga sequestrata è la metà dell’anno precedente (26 mila chilogrammi di sostanze stupefacenti e 379.746 dosi di droghe sintetiche, +60% rispetto al 2003) ma la diminuzione, in realtà, riguarda solo hascisc e marijuana. Le droghe più pesanti, eroina e cocaina, sono rimaste sugli stessi livelli. Carabinieri e Guardia di Finanza hanno segnalato 31.285 persone coinvolte in traffico di sostanze stupefacenti; quasi 24mila sono state arrestate, il 25% è di nazionalità straniera.
1.137 i minorenni coinvolti (il 3,6% del totale) per la maggior parte italiani: nel 2003 erano stati 1.053 quindi il fenomeno è cresciuto circa dell’otto per cento. La droga che più spacciano è ovviamente hascisc e marijuana. I maggiori sequestri di eroina e hascisc si sono registrati nella provincia di Milano, quelli di cocaina a Reggio Calabria, a Catania la marijuana, Bologna conquista la maglia nera per le anfetamine. - Fumo passivo
- Danni biologici e morali da fumo passivo: paghi il ministero. Apre il varco a nuovi contenziosi e segna un punto a favore del Codacons la sentenza del Tribunale civile di Roma. Un risarcimento senza precedenti per gli eredi di una dipendente del ministero dell’Istruzione tormentata da un tumore al polmone dopo anni di lavoro a fianco di tre fumatori accaniti.
Il giudice Giuseppina Vetritto della sezione Lavoro ha condannato il Ministero a un risarcimento di 263.725 euro a titolo di danno biologico e 132 mila euro per il danno morale, oltre alle spese legali e della perizia d’ufficio. Denaro da liquidare a Ferruccio e Claudio Di Bari, rispettivamente il marito e il figlio di Maria Sposetti.
La donna per sette anni aveva lavorato in una stanza angusta, sprovvista di aeratori, con tre colleghe accanite fumatrici.
Nel ‘92 la diagnosi fu un tumore al polmone destro. Maria Sposetti non aveva mai fumato né alcuno in famiglia aveva quel vizio. L’esame istologico non lasciò alcun dubbio: carcinoma epidermoidale. Un tumore direttamente riconducibile al fumo. Sottoposta a un intervento chirurgico e a cicli di chemioterapia la donna contrasse altre patologie collegate al cancro. Tornata in ufficio le cose non cambiarono.
La donna morì poi in un incidente stradale. - Clandestini
- Una decisione della III sezione della Corte Europea dei diritti dell’uomo ha sospeso l’espulsione verso la Libia di undici immigrati giunti a marzo in Sicilia. L’orientamento è stato reso noto da un gruppo di senatori in una conferenza stampa organizzata a Palazzo Madama. Il tribunale ha accolto un ricorso urgente presentato il primo aprile da un team di avvocati a nome di 79 immigrati. Dopo aver chiesto notizie al governo italiano, la Corte ha deciso di sospendere le espulsioni, una scelta vincolante per le autorità italiane. Nelle prossime settimane i giudici saranno chiamati a pronunciarsi nel merito. Intanto, però, gli sbarchi continuano e le motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza lavorano senza sosta in soccorso di questi uomini in cerca di speranza.
- Bambini in affido, un bonus per le coppie
- L’Italia si prepara a chiudere, entro il 31 dicembre 2006, i brefotrofi, istituiti nati nel secondo dopoguerra per dare un tetto a tanti orfani, ragazzi abbandonati, handicappati e figli di famiglie povere e disperate e, a partire dagli anni ‘90, anche minori immigrati clandestinamente (i non accompagnati). D’ora in poi saranno affidati a famiglie e Luisa Santolini del Forum delle associazioni familiari, ha rivolto un appello al governo chiedendo «un bonus per i rimborsi spese» a chi darà affetto e una casa ai ragazzi in difficoltà.
Le cifre sui ragazzi ospitati nei brefotrofi sono discordanti: si va dai 2.635 denunciati dal sottosegretario al Welfare, ai 20 mila del ministero della Giustizia fino ai quasi 24 mila rilevati dall’Istat. La nuova legge prevede servizi alternativi all’istituto ma non è facile trovare ospitalità presso le famiglie perché spesso si tratta di ragazzi di 14 anni non -adottabili per la presenza di uno dei genitori o perché provenienti da esperienze di vita difficili. Al momento, sono 4.200 i nuclei familiari che aprono le porte all’affido, pochi rispetto ai 23 mila in difficoltà. - Ridurremo il prezzo dei farmaci in fascia C
- A metà maggio, il ministro della Salute Francesco Storace, dopo un incontro con i sindacati dei medici, ha confermato la riduzione del prezzo dei farmaci classificati nella fascia C, ossia quelli senza obbligo di ricetta e a totale carico dei cittadini. Il ministro ha spiegato che sarà previsto un tetto massimo del prezzo, che dai farmacisti potrà essere abbassato del 10-15%. Per i farmaci con obbligo di ricetta, invece, la riduzione del prezzo avverrà indirettamente, incentivando l’introduzione in Italia dei corrispondenti farmaci generici, che hanno un costo inferiore. All’incontro erano presenti anche i rappresentanti dell’Agenzia italiana per il farmaco.