Notizie dai palazzi, febbraio 2003

Autori:Redazione

Data: 01/02/03

Rivista: febbraio 2003

Campagna di sensibilizzazione contro l’Aids
Azienda Sanitaria: «Vivi e aiuta a vivere» è lo slogan adottato in Trentino dall’Azienda Sanitaria e dalla Lila, la Lega italiana per la lotta contro l’Aids, per sensibilizzare la popolazione sull’infezione da Hiv, nell’ambito della giornata mondiale contro l’Aids, celebrata lo scorso 1 dicembre. La situazione mondiale dell’Aids vede 40 milioni di persone contagiate da Hiv, di cui 3 milioni di bambini con meno di 15 anni di età; le persone infettate nel corso del 2001 sono 5 milioni, di cui 800 mila bambini.
La problematica dell’Aids è molto complessa, e può essere ricondotta a due ordini di fattori: la prevenzione delle nuove infezioni e la terapia della malattia. In Trentino i malati sono passati da 97 del 1986 a 129 (il massimo) nel 1993, per scendere ai 35 del 2001. La riduzione è legata all’uso di farmaci che arrestano la replicazione del virus.
Consenso prima di una operazione
Tribunale dei diritti del malato negli ospedali: per l’associazione “Cittadinanza attiva” il «consenso informato», cioè l’informazione che il medico deve dare al paziente prima di un intervento chirurgico non sia sufficientemente praticato e sia divenuto marginale.
Per invertire questa tendenza Cittadinanza Attiva ha predisposto un decalogo, distribuito lo scorso dicembre, nel quale sono indicate tutte le informazioni che il cittadino deve avere prima di essere sottoposto ad un intervento chirurgico: «Il consenso deve essere scritto, deve essere proposto almeno 24 ore prima del trattamento, deve avere un linguaggio semplice e comprensibile anche a chi non abbia familiarità con la terminologia medica, inoltre il modulo deve contenere informazioni dettagliate su diagnosi, natura e scopo del trattamento proposto, oltre che prognosi derivante dall’esecuzione del trattamento o dal suo eventuale rifiuto.
Le informazioni devono essere precise sull’appropriatezza del trattamento proposto e contenere le percentuali di rischi associati, infine la composizione dell’equipe chirurgica.
Le informazioni devono chiarire le alternative possibili rispetto al trattamento consigliato, anche se queste non fossero eseguibili in quella struttura.
Il modulo deve contenere una dichiarazione esplicita del fatto che la firma da parte del medico non costituisce esenzione di responsabilità in caso di errore di diagnosi, cura e terapia.
Il consenso deve essere firmato congiuntamente dal medico e dal paziente, indicando chiaramente giorno ed ora e deve riportare chiaramente l’indicazione della possibilità di revoca del consenso medesimo al trattamento in qualunque momento».
Centro accoglienza donne vittime di abusi
Una casa per le donne che subiscono violenza, è aperta dai primi di dicembre in via Dogana 1 a Trento. Il Centro, nato su proposta del Coordinamento Donne di Trento, intende essere un punto di riferimento per donne che qui possono trovare una prima assistenza e una possibile soluzione al loro problema cioè uscire da una situazione di violenza.
Il servizio è aperto a tutti e offre accoglienza telefonica (al numero 0461/220048), colloqui personali, costruzione di un progetto personalizzato per un’uscita consapevole dalla violenza in condizioni di sicurezza, mediazione dei rapporti con servizi sociosanitari e giudiziari, sostegno alla donna nei suoi rapporti con i servizi ed orientamento legale e psicologico.
In aumento i senzatetto
In città i senzatetto (gli homeless) sono 232 e continuano ad aumentare. Dormono principalmente per strada, in ricoveri di fortuna oppure in macchina. Perlopiù si tratta di stranieri, profughi di guerra, extracomunitari provenienti dal nord Africa e dall’ est ma ci sono anche italiani.
Li hanno censiti i 20 volontari dell’associazione «Volontari di strada» nella notte del 9 dicembre: ne hanno trovato 126 per strada e 106 in alloggi non convenzionali, quali l’Opera Bonomelli, la Casa della Giovane, Comunità alloggio, Villa Sant’Ignazio, l’Ostello della gioventù e il dormitorio dei frati cappuccini (in totale 106).
L’età media si sta diminuendo mentre sono in aumento le donne. Tra i 126 «senza dimora» trovati per strada o in case abbandonate si sono contati 55 maschi italiani (12 donne) e 52 stranieri (7 donne). Un mondo difficile quello degli emarginati, nel quale l’associazione “Volontari di strada” opera fornendo un aiuto concreto (con cibo, bevande, coperte), e un appoggio morale, attraverso l’ascolto delle singole esperienze.
Livelli di assistenza sanitaria
La Giunta provinciale ha approvato, su proposta dell’assessore alla Salute Magnani, il recepimento del Decreto ministeriale sui livelli essenziali di assistenza. Prevede per i residenti trentini prestazioni che a livello nazionale sono escluse da quelli essenziali d’assistenza come: certificazioni mediche di idoneità all’agonismo sportivo per minorenni e portatori di handicap; certificazioni d’idoneità all’affidamento e all’adozione; prestazioni di laserterapia antalgica; elettroterapia antalgica; ultrasuonoterapia; mesoterapia; prestazioni di densitometria ossea e di Medicina riabilitativa ambulatoriale, di chirurgia refrattiva con laser ad eccimeri.
Confermate poi tutte le prestazioni aggiuntive come il concorso spese per l’acquisto di prodotti dietetici alimentari per i soggetti affetti da nefropatia cronica o sottoposti a trattamenti dialitici.
Alunni con disturbi del linguaggio
È stata rinnovata la convenzione fra la Provincia e l’Istituto Arcivescovile per sordi “Giovanni Nepomuceno de Tschiderer” a sostegno dell’integrazione nelle scuole degli alunni con disturbi del linguaggio, incapaci di scrivere in modo corretto suoni percepiti o di leggere testi scritti.
Il rinnovo del contratto, di durata quinquennale, è stato approvato dalla Giunta provinciale su indicazione dell’assessore Claudio Molinari. Con la nuova convenzione l’Istituto Arcivescovile si impegna a fornire ogni anno una relazione sull’attività svolta nell’anno scolastico precedente ed a riferire sul numero delle richieste accolte rispetto a quelle pervenute.
Preparerà anche una tabella contenente i dati significativi circa le tipologie di disturbi ovvero handicap in trattamento e la distribuzione del servizio sul territorio e fra i diversi livelli di scuola in modo da avere un puntuale monitoraggio.
Potranno beneficiarne dei servizi del Centro audiofonetico gli alunni audiolesi delle materne, elementari, medie, superiori e formazione professionale e quelli che in generale presentano disturbi della comunicazione.
Aids: la situazione nelle carceri
Il 10 per cento dei detenuti nelle carceri italiane sarebbe portatore del virus Hiv. Il dato arriva da un’indagine avviata dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, condotta in collaborazione con Università di Sassari, Istituto Superiore di Sanità e Università Tor Vergata di Roma. Il totale dei sieropositivi nelle carceri italiane sarebbe quindi di 5 – 7mila. Smentito quindi il calo delle infezioni nelle case circondariali.
Lo studio si è basato sull’esame delle cartelle cliniche e su prelievi di sangue di detenuti che hanno aderito volontariamente alla ricerca epidemiologica. I risultati sono ancora preliminari, quelli definitivi saranno presentati al IV Congresso della Società Italiana di Medicina e Sanità Penitenziaria, che si svolgerà a Napoli nel maggio del 2003.
Fondo nazionale per le persone non autosufficienti
Parlamento: un fondo nazionale destinato alle persone non autosufficienti ossia per quell’1 per cento della popolazione italiana, anziani soprattutto, ma anche malati cronici o vittime di incidenti non più in grado di provvedere autonomamente a se stessi. L’ha proposto con un disegno di legge Rosy Bindi, ex ministra della sanità per la quale vanno individuati livelli essenziali di assistenza sociale (LEA) per la non autosufficienza, come è stato fatto per la sanità. A questo farà fronte un fondo, completamente autonomo: queste prestazioni non sostituiranno quelle sanitarie, ma vi si affiancheranno. Il Fondo per la non autosufficienza prevede una dotazione di 800 milioni di euro da raggiungere gradualmente in 3 anni, entro il 2005.
In base ai dati Istat in Italia la popolazione con più di sessantacinque anni raggiungerà i 14 milioni e mezzo nel 2030, balzando, in termini relativi, dall’attuale 6,7 per cento al 13,4 per cento. Il rapporto 2002 dell’Oms segnala che in Italia la speranza di vita ha raggiunto per gli uomini i 76,2 anni e per le donne gli 82,2. Di questi anni, però, gli ultimi 7 e gli ultimi 9,2, rispettivamente per i maschi e per le femmine, con disabilità di varia gravità.
Nuovo prontuario farmaci
È entrato in vigore a gennaio il nuovo prontuario farmaceutico: via la classe B e farmaci a parziale carico del cittadino con ticket che variavano dal 20 al 50%.
Ora restano due sole fasce: la A, a totale carico del Servizio Sanitario Nazionale – SSN e la C, completamente a pagamento per il cittadino. Il legame tra classe A e livelli essenziali di assistenza – LEA dovrebbe garantire ai cittadini che quanto è stato inglobato all’interno di questa fascia del prontuario sarà a carico dello SSN in tutto il Paese.
Alcune categorie di malati cronici potranno contare su alcuni farmaci gratuiti, come i cortisonici per uso topico, nonostante questi si trovino in classe C.
Trapianti: Italia prima nelle donazioni
Il Centro Nazionale Trapianti ha comunicato che l’Italia ha raggiunto il vertice in Europa per la donazione di tessuti con 98 donatori di cornee per milione di abitanti, seguita dalla Francia (75) e dalla Spagna (60 donatori). Per quanto riguarda invece la donazione di organi, con 18,1 donatori per milione di abitanti si colloca seconda dietro la Spagna, che ne conta un davvero invidiabile 32,5. Terza la Francia (17,8), quarta la Germania (13,1).
Durante lo scorso anno sono stati effettuati 2.681 trapianti: in aumento quelli di rene (1466) e fegato (830), in calo invece quelli di cuore (310), pancreas (76) e polmoni (59), 5 di intestino, 2 multiviscerali, 50 di rene-pancreas, 12 di rene-fegato, 1 di cuore-polmone. Positivo anche il dato relativo al trapianto di cellule staminali del midollo osseo: con 3.917 trapianti l’Italia è al primo posto.
Davvero un bel salto in avanti se pensiamo che fino al ‘95 eravamo penultimi in Europa e che la processione di nostri connazionali all’estero per ricevere un organo nuovo era lunghissima!
On line è consultabile una tabella coi dati dei prelievi, dei trapianti effettuati, dei successi e delle richieste, invero ancora decisamente più della disponibilità.

precedente

successivo