Notizie dai palazzi, febbraio 2005

Autori:Redazione

Data: 01/02/05

Rivista: febbraio 2005

Pensioni… adeguate

L’Agenzia Provinciale per l’Assistenza e la Previdenza Integrativa (Apapi) ha adeguato al costo della vita, per l’anno 2005, gli importi delle provvidenze a favore di mutilati e invalidi civili, ciechi civili e sordomuti previsti dalla legge provinciale 7/98.
La giunta provinciale ha stabilito inoltre l’importo, per lo stesso anno 2005, dell’assegno mensile (legge provinciale n. 11/90) «Provvidenze a favore di mutilati ed invalidi civili e sordomuti ultrasessantacinquenni e di mutilati ed invalidi civili di età inferiore a 18 anni»). Qui sotto sono indicati (in euro) i nuovi importi mensili.

  • Invalidi civili: pensione per invalidi civili assoluti 233,87; pensione per invalidi parziali 233,87; indennità di accompagnamento 443,83; assegno mensile minorenni 233,87; assegno integrativo ad invalidi assoluti 57,88.
  • Ciechi civili: pensione ai ciechi assoluti non ricoverati 252,91; pensione ai ciechi assoluti ricoverati 233,87; pensione ai ciechi con residuo visivo 233,87; indennità di accompagnamento 669,21; indennità speciale per ciechi con residuo visivo 161,30; assegno integrativo ciechi con residuo visivo 57,88; assegno integrativo ai ciechi assoluti 91,41.
  • Sordomuti: pensione per sordomuti 233,87; indennità di comunicazione 223,38; assegno integrativo 57,88, Assegno L.P. 11/90: 216,34.
  • Assegno ciechi decimisti: 173,54.
Mediatori culturali
in corsia

Trento. I mediatori culturali entrano negli ospedali di Trento e Rovereto. Il servizio sperimentale è stato attivato in dicembre e offre assistenza in diverse lingue: arabo, albanese, serbo-croato-bosniaco, russo, ucraino, polacco, rumeno, bulgaro, ceco, macedone, rom, pachistano/urdu, cinese e turco. I mediatori culturali, oltre a fare da interpreti, dovranno facilitare le relazioni tra operatori sanitari e pazienti agevolando la comprensione delle differenze culturali e degli stili di vita. I momenti più critici evidenziati finora sono quelli del primo impatto con le strutture sanitarie e della conclusione della prestazione in ospedale, la continuazione eventuale della terapia a domicilio e l’esigenza di un supporto di tipo integrato socio-sanitario e assistenziale.
L’intervento dei mediatori culturali, 24 ore su 24, avviene su chiamata da parte dei singoli reparti, con modalità programmata o urgente.

Sportello handicap
per Handicrea

Trento Provincia. Approvata in Giunta la convenzione per la gestione dello Sportello Handicap presso la cooperativa Handicrea. Il servizio offre continuità all’attività di informazione e di consulenza rivolta alle persone in situazione di handicap, ai disabili e alle loro famiglie e riconferma un’attività iniziata nell’agosto 2003 con l’attivazione sperimentale del punto informativo Handicap presso la cooperativa in via San Martino 46. L’accordo definisce le caratteristiche generali del servizio, le modalità operative di gestione, la verifica e la valutazione della qualità del servizio. Lo Sportello sarà aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.00, dalle 13.30 alle 17 presso la cooperativa. Tanti auguri di cuore alla presidentessa, nonché nostra amica, Graziella Anesi!

Medicine: +7 milioni

Trento. Un’ulteriore somma pari a 7.779.615 euro è stata assegnata all’Azienda sanitaria per il 2004 per i maggiori oneri a carico del servizio sanitario provinciale, perlopiù per l’assistenza farmaceutica (7.576.833 euro) ma anche in minima parte per l’assistenza termale (150.000 euro) e altro.
L’esborso è stato in parte compensato dall’iscrizione in bilancio di euro 2.522.304 derivanti dalla compensazione degli oneri per la mobilità sanitaria internazionale relativa agli anni 1995-1999. È stato inoltre effettuato uno storno di fondi per euro 4.984.529 per minori oneri della compensazione della mobilità sanitaria interregionale e dei progetti ed iniziative della programmazione sanitaria.

Pronto soccorso
odontoiatrico

Trento. Soccorso odontoiatrico. Le cure dentali urgenti anche nei fine settimana e nelle festività, sono garantite dal 1° gennaio gratuitamente. Il servizio sarà garantito a tutti coloro che saranno colti da mal di denti sul territorio trentino, residenti e non residenti.
Il servizio sarà attivo presso l’unità operativa di chirurgia maxillo-facciale dell’ospedale Santa Chiara di Trento e sarà fornito da medici specialisti odontoiatri, dalle 9.00 alle 12.00, nei giorni di sabato, domenica e in tutte le festività infrasettimanali.
L’accesso all’ambulatorio odontoiatrico avverrà tramite l’invio dei pazienti da parte dei pronto soccorso di tutti gli ospedali della provincia, secondo un preciso protocollo, nel quale sono indicate le patologie ritenute urgenti e le relative prestazioni.
Il servizio, a carattere sperimentale, sarà oggetto di una valutazione fra sei mesi, in relazione alle modalità di funzionamento e alla capacità di risposta alla domanda di prestazioni della popolazione, nonché alla appropriatezza delle richieste. Le cure saranno gratuite per tutta la popolazione ed i turisti, qualora venga ravvisata una reale urgenza, dolore acuto, anche di origine traumatica, con necessità di interventi strumentali. Saranno i medici dei pronto soccorso degli ospedali di Trento e Rovereto, e di quelli periferici, a inviare i pazienti al S. Chiara di Trento.

Maremoto

Trento. La Giunta ed il presidente Lorenzo Dellai hanno emesso una delibera in favore delle popolazioni del Sudest asiatico, colpite dal maremoto. «Abbiamo stanziato 500.000 euro, una goccia nel mare, ma abbiamo voluto dare un contributo: abbiamo voluto fare vedere che il Trentino c’è».

Studio infermieri

Trento. Da gennaio, è operativo ai Solteri il primo Studio Infermieristico associato della regione situato al numero 10 di Via Marconi. Per i tre infermieri promotori dell’iniziativa, diverrà un punto di riferimento per quanti, in città, avranno bisogno di una prestazione infermieristica. Si tratta di un’iniziativa di miglioramento sociale nata dall’esigenza di dare ai pazienti, in particolare anziani, la possibilità di cure professionali di qualità. Lo studio, chiamato “Assistenza Amica”, farà anche da tramite con le altre figure professionali, in particolar modo con i medici di base. Le convenzioni con le maggiori realtà sanitarie private del capoluogo e con diversi dottori di base già state predisposte.
Il centro resterà aperto ogni giorno ad orario continuato, dalle 7 alle 15, con possibilità di coprire in qualche occasione anche i giorni festivi.

Più farmaci gratuiti

Roma. Si è allargata dal 1 gennaio 2005 la fascia dei farmaci gratuiti (anche per la terapia del dolore). La revisione introduce in fascia gratuita altri medicinali, sia generici sia innovativi e, soprattutto, farmaci per la terapia del dolore. Il tutto senza escludere nulla dall’attuale rimborsabilità.
I criteri per l’aggiornamento del Prontuario sono fondamentalmente due: uno economico (riduzione di spesa e redistribuzione delle risorse), l’altro l’aumento e innovazione del numero di molecole disponibili gratuitamente. 43 i nuovi principi attivi ammessi al rimborso, 15 quelli senza copertura di brevetto (generici). Si passa da 4017 farmaci a 4450. Sul fronte del risparmio si è agito colpendo “selettivamente” i principi attivi che hanno determinato lo sfondamento. Esclusi i farmaci di prezzo fino a 5 euro (incidenza minima) la riduzione “coatta” dei prezzi ha riguardato solo quei prodotti che hanno incrementato la vendita oltre l’8,6%: 289 confezioni su 4450 in Prontuario, 22 categorie terapeutiche su 44 e 53 principi attivi su 723. Con la proroga dello sconto del 4,12% già previsto (e prorogato) per tutti i farmaci di fascia A (e che deve essere applicato anche al cittadino che paga tale farmaco di tasca propria) e questo “taglio” sui prodotti che hanno venduto troppo in assenza di ragioni epidemiologiche, l’ammontare della manovra si aggira intorno ai 697 milioni di euro.

Malattie rare

Roma. Sono nove i nuovi farmaci per le malattie rare ammessi al rimborso in Italia. Ciò pone il nostro Paese tra i primi nell’Unione europea a farsi carico della rimborsabilità e dell’accesso a questi farmaci, avendo messo a disposizione un budget di 30 milioni di euro. Per debellare le malattie rare occorre fare qualche regolamento in meno e mettere la ricerca e l’innovazione come priorità della politica nazionale. Modello da seguire quello degli Stati Uniti, dove con una legge semplice si sono incentivate le imprese anche con procedure semplificate per la loro approvazione, arrivando ad avere 230 farmaci orfani, contro i nove dell’Europa. Il diritto alla salute, come previsto dalla nostra Costituzione, deve essere garantito soprattutto per quel che riguarda le malattie rare che in Italia colpiscono un milione di persone. Le patologie note al mondo, secondo l’Oms, sono circa 6 mila, di cui soltanto 498 (un milione di persone) quelle ufficialmente riconosciute per legge nel nostro Paese.

Referendum

Roma, Consulta. I giudici della Corte Costituzionale hanno deciso l’inammissibilità del quesito referendario di abrogazione totale della legge sulla procreazione assistita. Ha invece dichiarato ammissibili gli altri di abrogazione parziale della legge (vedi l’editoriale). Voteremo, dunque, tra il 15 aprile ed il 15 giugno su quattro questioni:

  1. Eliminare i limiti alla ricerca clinica e sperimentale sugli embrioni. Propone l’abrogazione di alcuni articoli che limitano la libertà di ricerca scientifica sull’embrione per consentire nuove cure per malattie come alzheimer, parkinson, sclerosi, diabete, ecc..
  2. Eliminare l’obbligo di trasferimento di tre embrioni. Propone la cancellazione di una serie di restrizioni, tra cui l’obbligo di creare in vitro non più di tre embrioni e l’obbligo di trasferirli con un unico e contemporaneo impianto nell’utero. Tra l’altro si chiede di eliminare il divieto di “crioconservazione”, e la limitazione al ricorso alla procreazione assistita soltanto quando non vi sono altri metodi.
  3. Cancellare i diritti del concepito. Propone l’abrogazione totale dell’art 1, così da affermare che i diritti delle persone già nate non possono essere considerati equivalenti a quelli dell’embrione.
  4. Nessun divieto di fecondazione eterologa. Propone di utilizzare un gamete (ovulo o sperma) esterno alla coppia (fecondazione eterologa).
Emergenza Aids Africa

Città del Capo, gennaio. Vi ho convocati qui per annunciarvi che mio figlio è morto di Aids: con queste parole Nelson Mandela ha reso nota in una conferenza stampa a Johannesburg la causa del decesso dell’unico figlio maschio rimastogli. L’ex presidente sudafricano ha esortato a raddoppiare gli sforzi per combattere la malattia che sta devastando l’Africa. Makgatho Mandela, che aveva 54 anni, è morto in una clinica di Johannesburg. Sua moglie Zondi era morta nel 2003 di polmonite. Attorniato dai tre nipoti, figli di Makgato, l’aspetto sempre più fragile, Mandela ha lanciato un accorato appello a rompere il tabù che vieta agli africani di nominare la malattia. «Diamo pubblicità all’Hiv-Aids e non teniamolo nascosto, perchè l’unico modo per farlo apparire una malattia normale, come la tubercolosi o il cancro, è di uscire sempre allo scoperto e dichiarare che qualcuno è morto per causa sua. La gente smetterà così di considerarlo qualcosa di straordinario, riservato a certe persone che vanno all’inferno, e non in paradiso», ha detto l’ex presidente.
Nel solo Sudafrica che ha una popolazione di 45 milioni, oltre 5 milioni di persone hanno contratto il virus dell’Aids: è una delle percentuali più alte nel mondo secondo le statistiche dell’Onu relative al 2003. Stando agli attivisti anti Aids, ogni giorno muoiono per questo 600 persone. Ma è tutta l’Africa a essere piagata dalla malattia: nel continente sono 25 milioni i contagiati, eppure la parola Aids raramente viene pronunciata nelle cause di morte. Si preferisce sempre dire che qualcuno è deceduto «dopo una lunga malattia», «per una polmonite», o per qualche altra patologia.

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