Notizie dai palazzi, ottobre 2003

Autori:Redazione

Data: 01/10/03

Rivista: ottobre 2003

Una guida per i disabili
L’assessore provinciale alle politiche sociali e alla salute, Mario Magnani, ha presentato il 4 settembre la “Guida ai servizi per le persone in situazione di handicap” e “Sportello handicap”, un nuovo servizio informativo. Lo Sportello è attivato in via sperimentale presso la Cooperativa HandiCrea di Trento, in via San Martino 46, a Trento con orario 9-12 e 13.30-17. Fornirà informazioni relative a servizi e prestazioni, agli ausili finalizzati all’acquisizione dell’autonomia quotidiana, i percorsi e la ricettività delle strutture turistiche e del tempo libero, la mobilità urbana ed extraurbana, l’abbattimento delle barriere architettoniche, l’adeguamento dei mezzi di trasporto, la viabilità e la percorribilità dell’ambiente esterno.
Corsi universitari per infermieri
Prenderanno il via nei prossimi mesi due corsi universitari di formazione infermieristica in geriatria attivati dalla facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università di Verona in convenzione con la Provincia di Trento. Per l’anno accademico 2003-2004 organizzato un master di 1º livello in nursing geriatrico ed un corso di perfezionamento in nursing geriatrico in cure palliative. I corsi sono rivolti ad infermieri in possesso del diploma di scuola media secondaria superiore di durata quinquennale, dipendenti di strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio assistenziali con almeno due anni di esperienza nel profilo di infermiere. Queste iniziative di formazione si propongono di sviluppare competenze infermieristiche specifiche in area geriatria per migliorare l’assistenza all’anziano e alla sua famiglia. Bando e domanda di ammissione al master sono disponibili sul sito dell’Università di Verona: www.univr.it alla voce [percorsi formativi/master/bando unico di ammissione/nursing geriatrico] e presso la segreteria della scuola superiore di formazione sanitaria di Trento.
Aumento di decessi
Già a fine luglio l’Osservatorio epidemiologico dell’Azienda sanitaria, diretto dal dottor Silvano Piffer aveva segnalato un aumento di decessi, poi confermato da dati provenienti da altre 21 città capoluogo nel periodo compreso tra il 16 di luglio ed il 15 di agosto.
I dati sulla mortalità degli anziani tra il 16 luglio ed il 15 agosto a Trento evidenziano, a confronto con l’anno scorso, un notevole incremento: del 41% tra gli anziani oltre i 65 anni e del 37% tra gli anziani con oltre i 75 anni. Le persone anziane più deboli e soprattutto con patologie croniche importanti per lo più a carico dell’apparato cardio vascolare sono quelle che più hanno sofferto per il caldo eccezionale. Per prevenire il ripetersi del fenomeno, bisogna capire in quale misura alcuni aspetti della vita dei nostri anziani, come la scarsa possibilità di movimento e la ridotta informazione sul modo di gestire situazioni climatiche avverse (troppo caldo o troppo freddo), abbia contribuito a far crescere il numero di decessi. La direzione medica dell’ospedale Santa Chiara aveva notato, già all’inizio dell’estate una crescita nel numero dei decessi riconducibile alle alte temperature, cercando modi adatti ad affrontare l’emergenza. Per il dottor de Venuto, primario di geriatria, non ci sono ricette specifiche se non quella di idratare l’anziano il più possibile. Ma il problema non è sanitario: quando faccio il giro dei pazienti ed incontro anziani scopro sempre che la maggior parte vivono da soli, cioè lontani dalla famiglia.
Villa Igea si trasferisce al Santa Chiara
L’Azienda Sanitaria ha tenuto a far presente che il trasferimento dell’attività ortopedico-traumatologica di Villa Igea all’interno del Santa Chiara e del servizio di psichiatria a Villa Igea è stato deciso dopo attente valutazioni con tutti i primari, avvenute nel massimo confronto. L’ospedale di Trento si articola nelle strutture Santa Chiara e Villa Igea e quindi tutte le realtà ospitate in questi edifici vanno considerate in base alla legge e alla programmazione provinciale, strutture ospedaliere per malati acuti. Il trasferimento delle patologie ortopediche e traumatologiche al Santa Chiara, lo spostamento del servizio psichiatrico di diagnosi e cura, di tutta l’attività chirurgica di day surgery e il conseguente potenziamento dell’attività riabilitativa, per l’azienda sanitaria si propongono come obiettivo il miglioramento del servizio dei cittadini. La nuova struttura di Villa Igea oltre al servizio psichiatrico di diagnosi e cura e all’unità operativa di riabilitazione, sarà anche la sede della più innovativa assistenza ospedaliera per malati acuti cioè la sezione di day surgery, dove confluiranno tutti i pazienti che necessitano interventi chirurgici in varie discipline, eseguibili in un giorno. Ci sarà in questo modo un recupero di efficienza operativa.
In Trentino 300 morti per l’alcol
Più di 300 persone all’anno muoiono a causa del consumo di alcol in provincia di Trento; da cinque a diecimila sono le famiglie in cui gravi problemi di alcol dipendenza causano sofferenze personali e familiari; più di cento i miliardi spesi dalla comunità per far fronte alle conseguenze sanitarie e sociali.
Varie organizzazioni oggi si occupano di lottare contro una dipendenza da alcol e tra queste l’APCAT. Si basa su 167 Club e diciassette associazioni zonali distribuite su tutto il territorio provinciale. Puntano sull’approccio multifamiliare con gruppi composti da sei fino dieci persone che attraverso un sistema di mutuo aiuto, di condivisione e solidarietà danno vita ad un nuovo gruppo avente per fine quello di maturare un nuovo stile di vita.
Smettere di bere comunque può non bastare o non servire se contemporaneamente non cambiano i comportamenti quotidiani all’interno della famiglia, ossia se non vengono rimosse le cause che hanno portato un soggetto al bere.
I numeri danno ragione dell’attività di queste associazioni: il 75% delle persone in trattamento riescono a superare dipendenza.
Ricoveri sotto osservazione dei carabinieri
È durata circa un mese l’inchiesta avviata su tutto il territorio nazionale dai carabinieri dei NAS sulle strutture che ospitano anziani. Su 685 centri controllati 142, ossia il 21%, non sono risultati in regola con la normativa amministrativa introdotta a disciplina del settore. Per tre strutture è scattato addirittura il provvedimento di sequestro. Stando ai dati dell’indagine, diffusi questa mattina, gli investigatori hanno anche scoperto illeciti penali: segregazione, maltrattamenti, abusivismo le ipotesi di reato su cui si sta lavorando.
Caldo killer, “strage” di anziani
.Sono 4.175, il 14% in più rispetto allo stesso periodo del 2002, gli ultrasessantacinquenni italiani deceduti dal 16 luglio al 15 agosto di quest’anno. Un incremento legato, principalmente, al caldo soffocante dell’estate: la calura che ha colpito il nostro paese è la diretta responsabile dell’incremento dei decessi.
I dati, presentati dal ministro della Salute Girolamo Sirchia e raccolti dall’Istituto superiore di Sanità sulla base dei morti registrati nelle anagrafi di 21 comuni capoluogo di regione e province autonome dal 1 giugno al 15 agosto degli anni 2003 e 2002, segnalano un aumento di 2.222 decessi, passati dai 17.493 del 2002 ai 19.715 di quest’anno. Gli aumenti maggiori si sono concentrati nell’ultimo mese di rilevazione e soprattutto nelle eta’ tra i 65 e 75 anni. I dati confermano quelli diffusi dai servizi funebri cimiteriali nel corso dell’estate. Allarmanti anche i valori percentuali registrati a Trento, con un più 40,7% tra gli anziani ultra sessantacinquenni (22 in cifra assoluta) ed un più 37% tra gli anziani ultra settantacinquenni (17).
Immagini sui pacchetti delle sigarette
Polmoni incrostati dal fumo e devastati dal cancro, un cuore che ha smesso di battere per i visibili danni delle sigarette, una sigaretta curva verso il basso alludente ai rischi di impotenza legati al tabacco, un paziente cui sono state amputate la labbra a causa di un tumore alla bocca e così via… Queste alcune delle immagini-choc che gli Stati membri dell’UE potranno stampare sui pacchetti di sigarette dal primo ottobre 2004. L’iniziativa è destinata principalmente a dissuadere le persone che potrebbero cominciare a fumare e soprattutto i giovani. L’impatto delle avvertenze scritte sui pacchetti di sigarette, infatti, si sta già affievolendo, e dunque è indispensabile rafforzare la lotta al tabacco con nuove iniziative. Le fotografie sono destinate a rendere chiaro a tutti che la metà dei fumatori morirà a seguito del consumo di tabacco. Il ministro della salute Sirchia non pare favorevole: “Non credo che in Italia si arriverà all’introduzione di immagini choc antifumo sui pacchetti di sigarette perché all’aggressività si risponde con aggressività. Prima di andare verso immagini di persuasione antifumo più crude e terroristiche si deve procedere con più discrezione valutando bene l’esito delle campagne in corso con le scritte sui pacchetti.”
Particolare decisamente curioso: l’Unione Europea assegna ogni anno ai produttori di tabacco aiuti per poco meno di un miliardo di euro.
Tatuaggi… fare molta attenzione
Infezioni virali come l’AIDS e le epatiti, oppure batteriche come il tetano, la tubercolosi e la lebbra, e poi ancora: ulcere veneree, linfoadenomi e melanomi. Sono solo alcuni dei gravi problemi che possono dare i tatuaggi, se eseguiti senza le dovute attenzioni. L’allarme è della Commissione Europea che, insieme al Consiglio d’Europa, ha diramato agli Stati membri la risoluzione “Tattoos and permanent makeup”. Informa dei rischi connessi alla pratica del tatuaggio e del piercing, invitando ad intensificare i controlli, a sensibilizzare i giovani e a regolamentare la materia con apposite leggi. Dalla ricerca effettuata da studiosi dei vari Stati, risulta che oltre la metà dei tatuaggi e dei piercing conducono ad infezioni di tale entità da dover ricorrere alle cure dei medici. Dallo studio sono anche emersi due casi di morte, conseguenti a tatuaggi. Le leggi europee in materia infatti danno principalmente indicazioni per l’igiene, come l’uso dei guanti durante l’operazione e la sterilizzazione degli aghi, ma non considerano minimamente i rischi connessi alle tinte utilizzate, alla loro purezza e alla loro tossicità. Lo studio ha messo in evidenza che per fare i tatuaggi si usano molto spesso sostanze chimiche, prodotte per usi ben diversi dall’inoculazione nella pelle, come le vernici comunemente utilizzate nelle carrozzerie e gli inchiostri per scrivere.
Di qui la raccomandazione finale della Commissione europea, affinché gli Stati membri vigilino sulla pratica dei “tattoos” e legiferino in modo che si svolga entro opportuni standard di sicurezza e nel rispetto della salute di chi vi si sottopone.

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