Notizie dai palazzi, ottobre 2005

Autori:Redazione

Data: 01/10/05

Rivista: ottobre 2005

Incidente mortale per alcol: via la patente

Tolleranza zero per chi si mette al volante in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di droghe: a chi provocherà incidenti mortali sarà revocata per sempre la patente. Lo prevede un emendamento al decreto legge sulla pubblica amministrazione, approvato ieri dal Senato. Guai, dunque, a coloro che provocheranno incidenti mortali guidando “sotto gli effetti di sostanze stupefacenti o in stato di ebbrezza, con un tasso di alcol pari o superiore al doppio del consentito”.
Il consenso è stato trasversale tra i deputati che hanno compreso la necessità di prevedere una norma severa per quanti si mettono al volante sotto l’effetto di alcol o droga. Fino ad oggi il guidatore ubriaco o drogato poteva incappare al massimo in una revoca della patente per sei mesi se aveva compiuto più violazioni in un anno. Termina così lo scandalo-beffa” di quanti hanno provocato incidenti mortali, ottenendo in seguito la riconsegna della patente”.

Corsi di esorcismo

Giovanni Paolo II tra il 1978 e il 2000 praticò tre esorcismi su altrettante ragazze indemoniate. E Benedetto XVI ha voluto lanciare ieri un segnale di continuità incoraggiando i partecipanti al convegno nazionale degli esorcisti italiani a proseguire nel loro importante ministero a servizio della Chiesa, sostenuti dalla vigile attenzione dei loro vescovi e dalla incessante preghiera della comunità cristiana». In una località segreta vicino a Roma, forse in una casa d’accoglienza, i 180 religiosi e sacerdoti autorizzati dai rispettivi vescovi a praticare esorcismi affrontano «in serenità e in tutta tranquillità» uno dei temi più delicati della religione cattolica, la lotta contro il male. Al convegno, organizzato dall’associazione degli esorcisti italiani, che è presieduta da padre Giancarlo Gramolazzi, sacerdote orionino, si ascoltano anche esperti esterni, che a volte possono essere laici, che vengono chiamati per approfondire determinate tematiche legate all’occultismo, come il satanismo, le sette, il disagio giovanile. L’aumento del satanismo e la crescita delle possessioni diaboliche in Italia hanno determinato una maggior richiesta di esorcisti. Da una ventina degli anni 80 si è passati agli oltre 300 di oggi. Ma ci sono paesi, come Austria, Germania, Spagna, dove gli esorcisti mancano del tutto. Ecco perché, dopo aver organizzato un primo corso per esorcisti al quale hanno partecipato 127 religiosi provenienti da tutto il mondo, l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum dei Legionari di Cristo ha deciso di concedere il bis. Il corso, che si concluderà il 9 febbraio 2006, sarà riservato ai sacerdoti e agli studenti di licenza in teologia che si preparano al sacerdozio.
Bruxelles.

Appello ai cacciatori

Il commissario europeo alla sanità e protezione dei consumatori, Markos Kyprianou ha suggerito di «coinvolgere i cacciatori europei nell’azione di prevenzione contro la diffusione del virus killer dei polli poiché hanno la possibilità di individuare uccelli selvatici morti per cause non chiare: una volta esaminati, potrebbero rivelarsi portatori dell’influenza aviaria».
Buona la prevenzione che si sta facendo in Italia. Il nostro paese è situato nel gruppo di testa – insieme a Francia e Germania – dei paesi dell’Ue che hanno effettuato il numero più elevato di test sui volatili (tra pollame e uccelli selvatici).
Globalmente sono 25.000 i test per i quali gli stati membri interessati – tra cui l’Italia – hanno presentato una domanda di finanziamento all’Unione europea. Non solo, Kyprianou ha annunciato che ora tutti i paesi europei dispongono di piani di sorveglianza nazionale, per i quali potranno contare su un finanziamento di 884.000 euro tra il luglio del 2005 e il gennaio 2006. Più in particolare sul fronte della vaccinazione, il commissario Kyprianou intende portare all’attenzione dei colleghi, «alla fine di settembre o all’inizio di ottobre», un piano per rilanciare il partenariato tra pubblico e privato per incoraggiare i 25 stati membri ad applicare l’accordo di cooperazione con l’industria, in modo di avere a disposizione un numero sufficiente di vaccini, se dovesse rendersi necessario.
Allarme per le droghe leggere è boom tra 14 e 19 anni
Si abbassa l’età del primo contatto con la droga: ora, il gruppo più interessato è quello tra i 14 e i 19 anni, che attraverso il ‘passaparola’ con i compagni di scuola prova per la prima volta uno spinello o una delle cosiddette ‘sostanze ricreazionali’, espressione tecnica quanto ambigua che indica ecstasy, anfetamina e in generale le pasticche che si consumano in discoteca o nel weekend.
Il 32% dei giovani dai 14 ai 24 ha fatto uso di cannabis e il 5 di cocaina, uno o più volte nella vita. E cambia la natura stessa delle droghe: oggi, nella cannabis e nei suoi derivati, che arrivano soprattutto dal Nord Africa, la percentuale di principio attivo può arrivare fino al 15%, mentre negli anni Settanta, quando gli spinelli diventarono di moda, non si superava il 2-3%. I ragazzi che vanno regolarmente a scuola, comunque, sono più protetti.

La rivolta degli omeopati

Si tratta di omeopatia, di antroposofia e di medicine non convenzionali, un settore che riguarda oltre nove milioni di italiani. Giro d’affari di trecento milioni di euro l’anno, più un esercito di medici che dopo lunghi studi si sono convertiti alle teorie di Samuel Hannemann e sono seguiti fedelmente da schiere di pazienti.
Sta per essere recepita anche in Italia la direttiva europea 2001/83, che elenca le norme a cui ogni stato deve sottoporre l’uso, il consumo, la produzione e la sperimentazione dei farmaci. Ogni paese della Ue ha poi la facoltà di interpretare in modo più o meno restrittivo la direttiva: da noi il decreto ministeriale prevede fortissime limitazioni.
Il decreto infatti impone che per poter essere utilizzati e commercializzati i medicinali omeopatici vengano sottoposti alle stesse sperimentazioni dei farmaci allopatici, ma è noto che si tratta di sostanze che funzionano in modo completamente diverso, che hanno una quantità di principio attivo non paragonabile agli altri farmaci, che agiscono basandosi su criteri di altissima diluizione e addirittura di “memoria” dell’acqua. Senza contare che i rimedi agiscono ad personam e non possono avere indicazioni generali.

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