Pochi ancora conoscono questa speciale carrozzina che sfrutta un movimento ondulatorio e un sistema di equilibrio particolare. C’è un video dimostrativo su Youtube, c’è un’intervista rilasciata da Paolo Badano, ma la particolarità di questo nuovo sistema di mobilità è sconosciuta e incuriosisce. L’idea è guizzata nella mente di Paolo Badano ma come spesso accade alla genialità di un concetto non corrisponde l’altrettanto sviluppo del progetto che avrebbe potuto essere ambizioso e questo lo era, avendo come obbligo primario continuare a garantire la sicurezza del mezzo alle persone che lo avrebbero utilizzato. Per oltre un anno Paolo ha collaborato a questa realizzazione, affrontando con determinazione i problemi che man mano gli si presentavano quotidianamente. Oggi Genny è finalmente diventata una realtà, la sua estetica accattivante, associata ad una tecnologia d’avanguardia, abbatte per la prima volta al mondo barriere sia architettoniche che psicologiche. Abbiamo rintracciato Paolo Badano, tramite l’aiuto degli amici di www.disabileforum.it e lo abbiamo intervistato.
Buongiorno Signor Badano, ci racconta qualcosa di se?
Io ho 42 anni, ho perso tutti e due i genitori quando ero molto giovane, da 15 anni a causa di un incidente stradale sono seduto su una sedia a rotelle, sono diplomato Geometra e con un socio da 20 anni ho un impresa edile nella mia città, Savona.
Come è nata l’idea di questa particolare carrozzina?
L’idea di Genny è nata da una mia esigenza, io sono paraplegico da 15 anni, a seguito di un incidente stradale e da allora sono sempre alla ricerca di una maggiore autonomia. Da anni vedo il Segway, quel geniale mezzo che permette ad un uomo di spostarsi in piedi su due ruote, un giorno mi sono domandato, se è in grado di portare in sicurezza un uomo in piedi su due ruote, perché non potrebbe fare lo stesso con un uomo seduto? Dopo una breve ricerca in internet sono riuscito a trovare solo dei mezzi adattati a presone amputate e privi di qualsiasi sicurezza, senza possibilità di effettuare trasferimenti. Quindi oltre un anno mezzo fa, non avendo trovato nulla in commercio ne ho acquistato uno ed ho cominciato ad adattarlo alle mie esigenze, con tutte le sicurezze e le modifiche necessarie che mi permettano di fermarmi di salire e scendere e, dopo oltre un anno di lavoro, è nata Genny!
Quali vantaggi può avere nella vita di tutti i giorni, per una persona disabile, questo sistema innovativo?
Genny è un mezzo che mi ha letteralmente cambiato la vita ed ho capito immediatamente che avrebbe potuto cambiare la vita a molti altri disabili. Poter tenere per mano la propria compagna/o mentre si passeggia è un’azione comune per chi cammina ma spesso impossibile per chi usa una sedia a rotelle. Genny ci permette, per le sue incredibili doti di mobilità, di passeggiare guardando il paesaggio senza preoccuparci del fondo stradale e così, il poter mangiare un gelato o portare a spasso il proprio “cucciolo” diventa oggi una realtà. Genny inaugura una nuova filosofia di trasporto per la mobilità personale restando comodamente seduti, e grazie alla sua tecnologia auto-bilanciante permette di unire gli utilizzatori sotto il segno della libertà di movimento annullando le differenze tra normalità e disabilità. Colui il quale è costretto ad una vita da seduto ed utilizza le tradizionali sedie a rotelle sa bene quali problematiche si incontrino nel loro uso quotidiano. Essere costretti a muoversi guardando sempre a terra, per non incorrere nel puntamento delle piccole rotelle anteriori negli avvallamenti del terreno, avere sempre le mani occupate e spesso sporche può essere causa di frustrazione quotidiana. Mai ultimo, il problema di quando piove, che obbliga l’utilizzatore a bagnarsi per l’impossibilità di tenere in mano un semplice ombrello o facendogli assumere spesso rischi quando deve affrontare terreni scivolosi, piccoli gradini o piccole discese. Genny risolve “istantaneamente” tutte queste problematiche.
Genny, può essere utilizzata indifferentemente dal tipo di patologia del disabile? Può essere facilmente adattabile?
Ritengo che Genny possa essere usata per diverse disabilità e siamo in corso di valutazione.
Mi permetta di fare l’avvocato del diavolo. Come si può caricare in macchina, visto che molte persone con disabilità, sono oggi automunite?
Genny si può caricare comodamente in macchina utilizzando delle rampe che permettono di farla salire senza sforzo nel bagagliaio, considerato il peso ridotto di circa 60 kg.
Si è offerto già qualcuno per la produzione e il lancio nel mercato degli ausili? O ci sono delle difficoltà in merito?
Genny sarà commercializzata nei primi mesi del 2011 dalla ditta Genny Mobility, attualmente non è prevista nessuna riconducibilità. A breve sarà on line il nuovo sito www.gennymobility.com