Martedì 15 marzo, 250 persone hanno riempito il teatro Cuminetti al Santa Chiara per una serata di musica e riflessione proposta dalle associazioni Prodigio e AMA.
Gli interventi del vicepresidente di Prodigio Carlo Nichelatti, sul palco in assenza del presidente Melchionna, di Davide Kinspergher, professore al “Livia Battisti” di Trento e Stefano Bertoldi, responsabile dell’associazione AMA hanno dato il “là” allo spettacolo. Poche ed efficaci parole sul perché della serata: far conoscere ai giovani la stretta correlazione tra assunzione di alcolici ed incidenti stradali e presentare la campagna “Frena l’alcol… fai correre la vita”, promossa in collaborazione con l’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari.
Primo ad entrare in scena il trio dei “Tamandè” con musica tipica dell’Africa occidentale. Grandi applausi ai tre percussionisti che per mezz’ora hanno riempito di ritmo la sala. Poi una pausa per proiettare un breve video realizzato dagli alcolisti di Bologna per dimostrare come l’alcol, anche in dosi moderate, offuschi i riflessi fino a cancellarli con grave rischio per la propria e altrui vita. Brusio attento del pubblico che, alla fine, ha fatto ressa attorno al tavolo con materiale informativo.
A seguire sul palco, i «Fuori Rotta» con musica ska e reggae intervallata da qualche pezzo più tradizionale: altri applausi a piene mani!
Alle ventitré stop allo spettacolo per dar spazio ad un affollatissimo rinfresco di tartine e succhi di frutta, aranciate, coca cola, cocktail ecc…, tutto rigorosamente analcolico e preparato in due giorni di lavoro da Ilaria, Letizia, Liliana ed Orsola, le quattro ragazze del Servizio Civile in carico a Prodigio. Il buffet era il “messaggio” della serata: ci si può divertire anche senza alzare il gomito! Per capire se e come fosse giunto a segno, abbiamo incaricato le ragazze di origliare i commenti sulla serata di qualche avventore.
In generale pare che il messaggio abbia fatto centro! La soddisfazione più grande da alcuni ragazzi dal fare e vestire “vissuto”: pur premettendo di esser venuti sotto coercizione, o lì o niente, e già rassegnati ad una serata stiracchiata, hanno ammesso di essersi divertiti oltre le aspettative!
Due signore, invece, hanno bevuto “a piene ciotole” trattenute solo da una preoccupazione: ma poi ci andrà su la glicemia? Qualcun altra temeva per la salute dei propri denti: troppo zucchero! Disperati, infine, altri due: qualche settimana prima, un etilometro li aveva scippati della patente e tra dieci giorni sarebbero stati sottoposti ad un nuovo test: tasso alcolemico del sangue prossimo a quello dell’acqua minerale o niente patente! Insomma… erano lì come si va alle terme: per disintossicarsi! In verità, notato davanti a tartine, tramezzini e pizze anche qualche assiduo “presenzialista alimentare” ma no problem: ce n’era per tutti!
Soltanto alle 23,30, a buffet esaurito, non è rimasto che spegnere le luci e tutti a casa! Festa riuscita ed appuntamento alla prossima!