Si è concluso a dicembre il primo ciclo formativo (9 edizioni) dedicato ai colleghi che si occupano di Assistenza ai PRM – Clienti a Ridotta Mobilità.
Per stilare un bilancio dell’esperienza formativa, raccogliamo la testimonianza di coloro che a vario titolo sono stati coinvolti nel progetto.
Maria Rosaria Ferraiuolo (Training Aircraft Assistance), Roberta Franchi e Brunella Livigni (Education & H.R. Development), Giorgio Masuzzo (Customer Quality), Antonio Carnevali e Claudia Rezza (Procedures & Ground Safety) sono tra i componenti del Gruppo di Lavoro.
“Il corso è stato erogato a 111 risorse – ci illustrano – di cui 33 colleghi dell’ente Lounges & Vip Special Assistance e 78 dell’ente Disabled Assistance. Al termine di ogni edizione abbiamo distribuito dei questionari anonimi, per monitorare il livello di soddisfazione dei partecipanti rispetto alle loro aspettative. Dai dati raccolti emerge un elevato gradimento circa i contenuti, la struttura del corso, la modalità di erogazione e la prestazione dei formatori. Per Alitalia Airport questo progetto rappresenta uno stimolo per il processo di ‘miglioramento continuo’ della qualità del servizio, un prezioso ‘osservatorio’ e un’autentica opportunità di crescita per tutti i partecipanti sia sul piano tecnico – professionale sia umano”.
Promotori dell’iniziativa sono gli Enti Pax Assistance e Disabled Assistance, di cui incontriamo i rispettivi Responsabili, Pasquale Rossi e Raoul Biancone. “Siamo molto soddisfatti dei risultati. Gli addetti hanno maturato maggiore sicurezza professionale e relazionale. Ora, quando si occupano dei PRM sono in grado di dosare nel modo più opportuno la forza necessaria per ‘movimentarli’, garantendo maggior cura e tutela reciproca. Inoltre gli operatori, grazie al corso ed alle testimonianze, comprendono meglio le difficoltà che il passeggero a ridotta mobilità incontra nell’affrontare un viaggio aereo, perché sono più consapevoli delle sue esigenze. Il corso, anche grazie alla consegna del diploma finale, ha contribuito a rafforzare ulteriormente la loro motivazione e notiamo con soddisfazione che tuttora gli addetti continuano ad esercitarsi nelle tecniche di movimentazione”. Ed ora l’intervento del dott. Ernesto De Marchis, in rappresentanza dell’Associazione Paraplegici di Roma e del Lazio, la quale ha portato un determinante contributo durante le giornate formative.
“L’obiettivo principale dell’AP è la rimozione degli ostacoli, non solo fisici ma anche psicologici e culturali, che limitano la pari opportunità di accesso al sistema del trasporto aereo. La sperimentazione del modulo formativo è stata ampiamente positiva, grazie anche alla condivisione degli obiettivi con gli operatori e alle loro qualità umane e professionali. La percezione che durante Le giornate di corso il tempo non fosse mai sufficiente è stata un sintomo inequivocabile di successo. Crediamo che gli operatori formati oggi dispongano di maggiori strumenti per affrontare con più efficacia ed efficienza il loro lavoro ed ottenere una giusta soddisfazione professionale”.
La parola ora a Danilo Bargagli, uno dei colleghi che ha preso parte al modulo formativo.
“Innanzitutto credo che l’integrazione tra colleghi che ricoprono mansioni diverse – com’è avvenuto in occasione di questo corso – sia una forma di rinnovamento e progresso all’interno di una grande Azienda come la nostra. I formatori ci hanno dato utili consigli per migliorare il nostro lavoro ed hanno impostato la lezione dando spazio anche ai nostri interventi. Anche il lato ‘tecnologico’ è ben curato, i programmi utilizzati sono comprensibili e ‘spiritosi’… Al di là della nostra esperienza sul campo, sono convinto che anche la teoria vada elaborata e questa è stata L’occasione giusta per farlo.
Alla fine della giornata mi sono accorto di aver assimilato molte cose, tra cui l’attenzione alla sicurezza del disabile e mia. Me ne sono andato convinto che tutto ciò sia stato utile a migliorarci e a capire meglio il nostro cliente…”.