Dedicato a chi intende servirsi dei principi del Pensiero Positivo per potenziare il proprio benessere fisico e psichico. Capita spesso infatti, di passare per un periodo difficile, di trovarsi di fronte ai problemi insolubili da risolvere, a un momento nero in cui il pessimismo diventa il modo prevalente di vivere la nostra quotidianità. Naturalmente, seppur è difficile uscirne finché non se ne rimuovono le cause, si può almeno tentare di alleviarlo.
Pessimista e il suo opposto, ottimista, non sono, infatti, due modi geneticamente determinati di pensare ma vengono appresi nel corso della vita nel rapporto quotidiano con la realtà. Essendo appresi, dunque, ottimismo e pessimismo possono essere anche rimodellati o meglio, incrementati (ottimismo) o ridimensionati (pessimismo). In particolare, con il Pensiero Positivo, duttile e creativo, è possibile concretizzare una visione più equilibrata e consapevole del proprio presente.
Dunque pensare in rosa per stanare dentro noi i messaggi negativi ricevuti in passato, affrontarli, rielaborarli e trasformarli sì da renderli utili o perlomeno non più svantaggiosi per la nostra vita attuale.
Esistono infatti, aspetti dell’esistenza, nei quali possiamo imparare a muoverci con maggiore abilità e competenza, per raggiungere, se non proprio la felicità, almeno il benessere e la serenità.
Questo vale, ad esempio, per il modo di giudicarsi, di progettare il futuro, di gestire le relazioni sociali, di lavorare, di divertirsi, di amare. Purtroppo non abbiamo il dono innato di pensare “in rosa”: l’intelligenza è un potenziale da sviluppare attraverso l’impegno e l’esercizio costanti. Il pensiero difficilmente nasce spontaneamente ‘positivo’: dobbiamo imparare a condizionarlo in tal senso, dal momento che il risultato finale è che noi siamo ciò che pensiamo. Ogni nostra azione, infatti, segue necessariamente un pensiero, un ragionamento, un modo di vedere le cose e di interpretare la realtà. Pensare bene porta a vivere bene, o almeno a vivere meglio, mentre lasciare che i pensieri seguano il corso disordinato delle emozioni e degli stati d’animo porta a pensare male, vivere tristemente ed essere persone negative.
Attenti però! Pensare positivo non significa sprizzare ottimismo ad ogni costo, anche in situazioni difficili! Significa piuttosto conoscere i nostri pensieri ed essere consapevoli che essi creano la nostra realtà. Da qui l’importanza di scegliere i pensieri più adatti, tra i milioni presenti nella mente.
Le regole del Pensiero Positivo sono semplici ed efficaci dal primo momento: basta decidere di pensare positivo per accorgersi che tutto cambia intorno a noi. La difficoltà è imparare a pensare positivo anche nei momenti duri quando le cose non vanno bene o non ci sono vie d’uscita.
In questi frangenti è davvero difficile continuare a pensare positivo né ci si riesce senza impegnarsi ad apprendere tecniche di pensiero e di comportamento.
Un metodo molto valido è imparare a pensare positivo è il training autogeno: dopo alcuni mesi di pratica, in genere si riesce a ridurre il livello di ansia e ad aumentare gli aspetti positivi, come la forza dell’Io, il senso di controllo delle situazioni, la persistenza nell’affrontare i problemi e, in ultima analisi, anche l’ottimismo.
Come accennato sopra, non dobbiamo lasciarci ossessionare dal voler vedere sempre e tutto in positivo! Non sentiamoci in colpa se qualche volta non ce l’abbiamo fatta, se le emozioni negative hanno preso il sopravvento! In fin dei conti, siamo esseri umani ed i poteri della nostra mente, per quanto elevati, hanno comunque dei limiti che dobbiamo accettare.