Abbiamo dato i dettagli della notizia nella pagina “Notizie dai palazzi”. Eccola riassunta: le pensioni agli invalidi civili gonfiano la spesa dello Stato. Secondo l’Istat queste pensioni hanno pesato nel 2002 per 9,7 miliardi di euro, quasi 2 miliardi in più rispetto all’anno precedente. Una crescita boom (+25%) che non si riscontra nei tre anni precedenti, quando gli importi erano rimasti sostanzialmente stabili intorno ai 7,5 miliardi di Euro.
Nessun dubita che le casse dello Stato siano di un bel color verde, nessuno nega che tutti dobbiamo tirar cinghia, nessuno pensa di avere più diritti degli altri, nessuno compresi i disabili che pur qualcosa avrebbero da dire… però la cosa non ci piace! Non vorremmo che qualcuno cominci col buttarla lì, a mettere insomma le mani avanti per dirci tra qualche mese che i disabili costano troppo, che i loro costi sono un lusso che lo Stato non può più permettersi!
Calma signori… i soldi ci sono! Ecco dove sono da notizie prese dalla stampa in questi ultimi giorni:
L’Adige: Ammonta a oltre 130.304,93 euro lo stanziamento effettuato dalla giunta regionale, con una delibera approvata in occasione dell’ultima seduta dell’esecutivo guidato da [..] per la ristrutturazione e la riorganizzazione dei locali del bar interno del palazzo di via Gazzoletti. I locali che ospitano il bar non hanno subito alcun intervento significativo di ristrutturazione dall’epoca della loro realizzazione, spiega la giunta, e pertanto si presentano “logori e vetusti”. Tanto da spingere l’amministrazione a un deciso intervento di ristrutturazione, senza badare troppo a spese.
Alto Adige: Una firma contro un privilegio inaccettabile. La Uil del Trentino lancia una iniziativa contro le indennità d’oro dei consiglieri regionali e provinciali promovendo nelle prossime settimane la raccolta di firme in calce a una petizione che chiede una radicale riforma della legge 2/95, quella che disciplina il trattamento economico e previdenziale dei consiglieri. Ma il massimo sforzo verrà prodotto da metà settembre in poi, a ridosso del voto con l’obiettivo dichiarato di strappare un impegno esplicito in tal senso a tutte le forze politiche prima del voto… “Di chiacchiere e promesse – osserva Monari della Uil – ne abbiamo sentite tante in questi anni. Ma è a tutti evidente che il consiglio, da solo, non accetterà di autoriformarsi. Serve una spinta dai cittadini. Quattro le richieste del sindacato: la cancellazione dell’automatismo che lega il trattamento economico dei consiglieri (circa 6.000 euro al mese più integrazioni e rimborsi vari) all’80% di quello dei parlamentari; l’esclusione del doppio regime pensionistico; la riforma del trattamento previdenziale, equiparandolo a quello per i lavoratori dipendenti; la revisione della possibilità di godere del 45% dell’indennità di carica, una volta superati i 55 anni, e con appena 2 legislature, cioè 10 anni di contributi, alle spalle.
Il Nuovo. Ogni bovino allevato in Europa costa all’unione europea 3 dollari al giorno di sussidi. Il 40 per cento della popolazione umana africana va avanti con un costo vitale complessivo inferiore a un dollaro al giorno. Ossia: con quanto spendiamo in Europa ogni giorno per allevare una mucca, in Africa vivono (o meglio: sopravvivono tra gli stenti) tre esseri umani. Oppure: con il costo di un consigliere provinciale a Trento 6.000 africani, quello dei parlamentari a Roma 7.500 e con quello degli europarlamentari di Bruxelles più o meno 17 mila!
Come vedete, il rischio di posizioni demagogiche è grande ma il problema c’è in concreto ed è una questione di “senso della realtà”: ci sono migliaia di disabili civili in ogni angolo del Paese il cui potere d’acquisto viene eroso giorno dopo giorno senza l’ombrello di automatismi compensativi; ce ne sono migliaia di altri che cercano invano un lavoro; moltissimi e forse troppi sono costretti a fare soltanto i disabili a causa di difficoltà altrimenti superabili. Ci sono però anche quelli che con l’aiuto dello Stato o anche arrangiandosi da soli, sono riusciti a diventare soggetti attivi della comunità (come i redattori di questo giornale). Dunque, per favore, non toccate i disabili che, messi nella situazione opportuna, riescono a rendere quanto gli altri, a togliere un po’ di verde alle casse statali con i loro versamenti contributivi, a creare ricchezza con la loro manualità e la loro capacità di produrre idee: i soldi, come abbiamo visto, ci sono!
NdR: Il dato arriva da una fonte insospettabile: lo “Human development report”, rapporto annuale stilato dall’Onu studiando le condizioni di vita in 175 nazioni della Terra.