Intervista all’ing. Claudia Patton
a cura di Ivan Ferigo
Per una città sempre più a misura di persona. Il Comune di Trento sta predisponendo uno strutturato piano di eliminazione delle barriere architettoniche. Un disegno che intende mappare e abbattere gli ostacoli che rendono difficile o impediscono la mobilità delle persone disabili, ma anche di bambini e anziani. Un’occasione imperdibile per puntare ad un miglioramento concreto della qualità della vita di tutti i cittadini. Ne parliamo con l’ingegnere comunale Claudia Patton.
Con il PEBA, il Comune di Trento dimostra sempre più una sensibilità nei confronti delle persone disabili. Da quale esigenza nasce questo piano?
L’Amministrazione comunale vuole dotarsi di uno strumento definito PEBA, di cui all’art. 32 della L. 41/86 e all’art. 24 comma 9 della L. 104/92. Si tratta di uno strumento pianificatorio e programmatorio che contiene previsioni per la realizzazione di interventi di abbattimento delle barriere architettoniche negli spazi urbani e mira a fornirne a larga scala la previsione del numero, della tipologia, del costo e della fattibilità. Il Comune di Trento ogni anno realizza opere di questo tipo. Con questo strumento verrà eseguita una programmazione strategica, definendo in modo condiviso con gli stakeholders gli obiettivi di qualità degli spazi urbani. Le fasi tecniche verranno infatti precedute da incontri di partecipazione con la popolazione e con le associazioni di persone con disabilità, al fine di costruire un percorso di confronto e stimolo alla divulgazione della cultura dell’inclusione. Il PEBA dovrà selezionare gli spazi da analizzare, verificarne le condizioni di accessibilità, proporre gli interventi di adeguamento. Si articolerà in tre fasi in successione.
Illustriamole brevemente.
Uno: analisi dello stato di fatto. Due: progettazione degli interventi e stima dei costi. Queste due fasi naturalmente interconnesse sono in corso in questo momento. Per queste è stata incaricata una professionista del settore, l’arch. Lucia Lancerin. Tre: programmazione degli interventi con relativo cronoprogramma. Una volta approvato il piano, che verrà elaborato in modo da renderlo facilmente consultabile anche dal sito del Comune di Trento, verrà eseguita la programmazione degli interventi e la successiva realizzazione. Vista l’estensione del territorio comunale, si è previsto di procedere per ambiti omogenei per orografia, individuando come primo stralcio quello relativo alle circoscrizioni S. Giuseppe – S. Chiara e Oltrefersina, che rappresentano la prima quella a più alta concentrazione di edifici scolastici, la seconda quella con la presenza dell’ospedale e di strutture sanitarie ed ambulatoriali, ed entrambe zone con alta densità di popolazione.
Il primo stralcio quindi interessa anche la zona di PRODIGIO, associazione fondata da Pino Melchionna, che tanto ha lottato per lo sbarrieramento e la mobilità accessibile. Come è cambiata negli anni la sensibilità nei confronti di queste tematiche?
Il Comune di Trento ogni anno realizza interventi di eliminazione delle barriere architettoniche nell’ambito della manutenzione stradale, ma anche nell’ambito della realizzazione delle aree verdi. Un esempio è rappresentato dal parco della Malpensada a Trento Sud. Quindi posso affermare che la sensibilità su questi temi è molto presente. Naturalmente con la redazione del PEBA si avrà una programmazione strategica di tali interventi a larga scala.
Si tratta di un piano a progettazione partecipata: come possono contribuire i cittadini?
Il loro apporto è fondamentale. È possibile compilare un modulo di segnalazione sul sito del Comune di Trento. La redazione del PEBA è in fase avanzata, quindi si chiede eventualmente di segnalare entro alcune settimane sulla zona delle circoscrizioni Oltrefersina e S. Giuseppe – S. Chiara.
Quali saranno le fasi successive? E con quali tempistiche?
Una volta approvato il piano, in consiglio comunale si potrà procedere alla realizzazione degli interventi previsti in esso. Sicuramente già nel 2021 si potrà affrontare una parte degli interventi sulle due circoscrizioni oggetto di pianificazione. Inoltre è stato previsto a bilancio uno stanziamento triennale per eseguire lavori legati all’accessibilità pedonale.
Come immaginare la Trento del futuro?
Sempre più accessibile.