Abbiamo più volte ricevuto e-mail di lettori colpiti da Sclerosi Multipla in cui ci venivano richieste informazioni su nuove terapie contro la malattia. Immancabilmente la nostra risposta si limitava a confermare quanto scritto ma senza fornire ulteriori spiegazioni perché noi non disponiamo di particolari notizie né conosciamo specialisti del settore in grado di aiutarci a dare qualche indicazione più circostanziata. In questa occasione però siamo in grado di aggiungere ragguagli a quanto pubblicato in precedenza nel senso che ad Orietta, da cui era pervenuta una richiesta di chiarimento e che ha risposto ad una lettera pubblicata in basso, possiamo rispondere segnalando una novità dei primi di giugno: un gruppo di ricercatori guidati dal dottor Cesare Fieschi dell’Università La Sapienza di Roma sta allestendo un centro di ricerca indipendente (cioè slegato dalle impaniature della burocrazia) per la sperimentazione di nuovi trattamenti contro la Sclerosi Multipla. La sede operativa con annesso day hospital è già attiva presso l’ospedale S.Andrea di Roma.
La ricerca di base mette spesso in circolazione nuove potenziali terapie ma la sperimentazione sui pazienti per lungaggini burocratiche, mancanza di specialisti, tempi della consegna ed informazione agli interessati spesso ne rallentano l’applicazione. Ecco l’idea del dottor Fieschi: realizzare un centro per la sperimentazione esclusiva di nuove terapie contro la Sclerosi Multipla con l’obiettivo di testare il maggior numero di terapie e dare risposte concrete nei tempi più brevi possibile. Questi obiettivi non sono immediati ma ci si è dati cinque anni per raggiungerli con l’utilizzazione degli strumenti più moderni della biotecnologia già a disposizione in Italia.
Nonostante la sua diffusione, le sue altamente invalidanti conseguenze sull’individuo e l’alto costo sociale, le novità scientifiche per la cura sono scarse al di là delle molte voci miracolistiche messe in giro di tanto in tanto. La Sclerosi Multipla è una grave malattia del sistema nervoso centrale (distrugge la mielina che avvolge i nervi). Nel nostro Paese colpisce 1.800 persone ogni anno con percentuali per 100 mila abitanti altissime in Sardegna e, ahinoi, in Trentino Alto Adige.