Venerdì 10 luglio si è svolto a Rovereto un incontro in occasione del Premio Internazionale della Pace.
All’interno della struttura della Fondazione Opera Campana presso il Colle di Miravalle a Rovereto si sono susseguiti vari interventi riguardanti l’importanza della continua costruzione della pace, delle sue varie forme e delle azioni da cui essa scaturisce prendendo atto che la memoria è un elemento fondamentale per mantenere viva la coscienza e la volontà di armonia e collaborazione tra popoli ma anche nella semplice vita quotidiana.
E chi se non la Fondazione Opera Campana di Rovereto poteva essere promotrice di un premio tanto importante e rappresentativo nel tempo? Maria Dolens (così si chiama la campana) richiama infatti attraverso i suoi cento rintocchi serali non solamente il ricordo di quello che fu un evento doloroso della guerra ma una continua dichiarazione di pace, solidarietà, volontà di giustizia e libertà che nascono dalla sofferenza e dal dolore passati.
Il Premio della Città della Pace è stato donato alla comunità di Acupe, Salvador de Bahia, Brasile, considerandola uno dei migliori esempi di creazione e divulgazione di una vera e propria “cultura di pace”. Questa comunità è infatti testimone del passaggio dalla schiavitù alla democrazia. Ne è dimostrazione lo spettacolo dei Nego Fugido (neri fuggiti), che mettendo in scena una rappresentazione teatrale rievocano i tempi dello schiavismo e la seguente liberazione. Il ballo coinvolge individui della comunità che vengono sin da piccoli “istruiti” alla recita, ma non solo. La recita si esegue per le vie della cittadina e tutta la popolazione entra volontariamente o meno a far parte della scena la quale sembra così rivivere: ogni volta si assiste quindi ad una nuova rinascita, una riconquista della libertà e un rinnovamento della pace.
Il 12 luglio la comunità di Acupe è stata ufficialmente premiata presso il colle di Miravalle.