PREMIO MELCHIONNA:

Si è conclusa il 4 giugno scorso con una grande festa al Polo Vigilianum di Trento la sesta edizione del Premio Melchionna, il concorso artistico-letterario che ogni anno bandiamo in memoria del fondatore della nostra associazione. Rimasto tetraplegico nel 1979, appena diplomato, a causa di un incidente stradale, Giuseppe Melchionna, si è speso tutta la vita per scardinare le barriere architettoniche e culturali sulla disabilità in Trentino. Fondatore della cooperativa La Ruota per il trasporto delle persone con difficoltà motorie, fu promotore dello sviluppo dell’edilizia abitativa domotica, attivista nelle scuole per la prevenzione dei rischi alcol-correlati e nel 1999 fondò il giornale su cui scriviamo queste righe, per dare voce a chi non ne aveva. Dal 2016, anno della sua scomparsa, ad oggi – hanno partecipato al concorso letterario e fotografico in sua memoria circa ottocento persone e numerosi gruppi classe provenienti da tutta Italia e anche dall’estero. Solo quest’anno sono arrivati quasi duecento racconti, poesie e fotografie di autori e autrici dai 9 ai 90 anni, provenienti dalla zona del Triveneto, ma anche da Puglia, Lombardia, Lazio, Liguria, Campania, Calabria, Basilicata, Emilia-Romagna, Toscana, ma anche Regno Unito e Canada.  A vagliare gli elaborati – che dovevano essere dedicati ai “legàmi” che ci definiscono nel nostro rapporto con gli altri, ma anche con i ricordi, luoghi, animali e cose – una meticolosa e paziente giuria composta dal direttore di Vita Trentina Diego Andreatta, dalla responsabile Ufficio accreditamento, relazioni con il terzo settore e volontariato della Provincia autonoma di Trento Flavia Castelli, dalla poetessa Nadia Martinelli, dal direttore di Fondazione Fontana Pierino Martinelli e dal professore di lettere Paolo Tavonatti. Alle opere più meritevoli sono andati buoni acquisto libri. I primi dieci classificati di ogni sezione sono stati premiati con l’inserimento della propria opera in un’antologia cartacea e con una stampa del vignettista Maurizio Menestrina. Come ogni anno le opere dei poeti, fotografi e scrittori normodotati si sono mischiate e intrecciate a quelle arrivate dai laboratori sociali come Anffas Trento, Laboratorio sociale Pozza di Fassa e dalle case-alloggio per l’inclusione sociale delle persone con disabilità psichica dell’Adelfia onlus di Alessano (Lecce). Il concorso è realizzato con il patrocinio di Regione Trentino Alto-Adige, Provincia autonoma di Trento, Comune di Trento, Cassa Centrale Banca e con il supporto della circoscrizione Oltrefersina-Mattarello. Ad aggiudicarsi il primo premio della sezione “poesia” con l’opera in dialetto trentino “Dopo tant tèmp” è stato proprio l’autore di Mattarello Ivano Chistè. Prima classificata nella sezione racconto la traduttrice Giulia Scianna, residente in Inghilterra. Nella sezione fotografia ha trionfato infine la tenerezza, con lo scatto “Incontrarsi dopo un secolo” di Elisa Crestani. Tra i finalisti anche i giovani autori trentini Erica Bellotti, Sara Soini e Giacomo Carbonara la campionessa ipovedente di tandem paralimpico e poetessa Silvana Valente di Schio ed Enea Bancaro, 10 anni, premiato con la menzione speciale “Sensibilità” per la sua poesia sulla pace dedicata ai bambini dell’Ucraina. Molto sentita anche la partecipazione delle scuole, che ha visto sul podio quattro istituti trentini: per la sezione scuole superiori si è aggiudicata il Premio unico la classe 2^D Acconciatura dell’Opera Armida Barelli di Rovereto con la professoressa Nives Manni, per la sezione scuole primarie ha vinto il premio unico la classe 5^C dell’Istituto comprensivo Antonio Bresciani di Ala con la maestra Arianna Cavagna. Finalista anche la classe 5^B della stessa scuola con la maestra Elena Caprara. Finalisti anche un gruppo di ragazzi dell’Istituto comprensivo Isera-Rovereto con l’insegnante Silvia Ciech. Tra loro il vincitore unico della sezione minori, Cristian Di Cecco con una commovente descrizione di suo nonno. Due menzioni speciali, infine, sono andate all’Istituto Tecnico Commerciale Aterno-Manthonè di Pescara, che grazie alla professoressa Mariadaniela Sfarra ha partecipato con i suoi studenti del percorso serale di istruzione per adulti.

Il 3 dicembre, Giornata internazionale delle Persone con Disabilità, verrà lanciato il bando della settima edizione del concorso.

Tutte le info su www.prodigio.it

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