Progetto di “Redazione accessibile”

Da sei mesi collaboro con l’Associazione Prodigio di Trento e mi occupo della scrittura di articoli legati alla accessibilità degli spazi. Inoltre, mi occupo anche di altre tematiche come attività terapeutiche e terapie comportamentali per i disabili. Attualmente la redazione di Pro.di.gio. risulta l’unica realtà in cui scrivo articoli giornalistici in quanto le altre attività simili che frequentavo non vengono più svolte dai centri di riabilitazione o dalle cooperative sociali di riferimento per la disabilità.

In questo periodo mi sono trovato molto bene qui, perché durante la scrittura degli articoli sono stato affiancato dal caporedattore del giornale e dai volontari dell’associazione che mi aiutano a coordinare il lavoro e a sviluppare meglio le mie idee, cosa che non succedeva altrove. Sono molto soddisfatto del mio lavoro perché riesco a condividere con altre persone i problemi legati alla disabilità e alla accessibilità degli spazi esterni in senso più ampio di quanto non potessi fare in precedenza. Inoltre, scrivendo riesco anche a manifestare meglio le mie emozioni e i miei stati d’animo, infatti gli argomenti che ho deciso di trattare sono stati scelti da me, utilizzando spesso internet per ricerche al fine di ottenere informazioni più dettagliate.

Ad esempio ho deciso di parlare di alcune vicende legate alla accessibilità degli spazi del mio condominio: problematiche che devo affrontare quotidianamente e che, se non risolte, possono impedirmi di svolgere le attività abituali della vita quando non sono accompagnato da qualcuno che mi assista. Ho parlato dei problemi relativi al portone di ingresso dello stabile dove abito, troppo pesante per essere spinto da una persona con forza nelle braccia inferiore alla media e difficoltà di deambulazione; e ho anche sollevato la questione dell’ascensore: questo infatti è piccolo e inaccessibile per persone in sedia a rotelle.

Spero di poter collaborare con Pro.di.gio. per molto tempo ancora, perché credo che il fatto che ci sia, all’interno della redazione, una persona con disabilità che scrive e riporta le sue esperienze, rappresenti un valore aggiunto e una risorsa da non sprecare. Al momento sono l’unico ragazzo con inabilità che è inserito nel progetto “redazione accessibile”, ma sarebbe bello che anche altre persone come me, potessero intraprendere questa attività e raccontare le loro esperienze di vita attraverso la scrittura di articoli. Secondo me è molto importante riuscire a sensibilizzare la collettività sulle tematiche legate alla disabilità perché alcune persone non riescono a comprendere le situazioni di difficoltà o di disagio in cui possono trovarsi i disabili poiché “semplicemente” non le vivono sulla loro pelle.

 

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