Pronti per un nuovo anno

Autori:Redazione

Data: 01/02/01

Rivista: febbraio 2001

Eccovi il quarto numero. Quasi certamente la scadenza bimensile di questo giornale vi avrà fatto scordare il precedente e vi starete rigirando tra le mani questo con un certo stupore: ma che sarà mai?

Siamo proprio noi, quelli di pro.di.gio., il giornale che tratta di ogni forma di disagio fisico, mentale o esistenziale cui ciascuno può andare incontro per il solo fatto di “essere venuto al mondo”.

Forse avrete pensieri più urgenti che preoccuparvi “anche” di questi rischi, mucche più o meno pazze, buchi nell’ozono, tasse, moglie o mariti che vi aspettano a casa per stressarvi ma non lasciatevi fuorviare! Noi non siamo qui a proporvi una sorta di “Gazzetta degli sfigati” bensì vi offriamo un punto di vista del nostro/vostro essere venuti al mondo che non troverete certo nei palinsesti della TV tutta lustrini e felicità né sui giornali superpatinati, incellofanati, con gadget rutilanti che occhieggiano dalle edicole.

Prima di iniziare però spazio al nostro bollettino medico: Come sta il giornale? Beh… non male nonostante qualcuno “gufi” apertamente contro! La sua buona diffusione è testimoniata dai molti contatti e offerte di partecipare alla redazione ricevute dagli abbonati in continua crescita (ne abbiamo uno perfino all’estero!) e dalle entrate della pubblicità finora quasi sufficienti a coprire i costi. No, non si tratta di millantato credito per abbindolare nuovi, potenziali inserzionisti né di un surplus di bilancio da far schiattare Bill Gates… non siamo a nessuno di questi estremi: abbiamo si un buchetto ma il trend è incoraggiante: il bambino prodigio è piccolo ma si sta facendo le ossa.

Ci eravamo lasciati due mesi fa in clima natalizio con l’impegno di seguire da vicino il varo effettivo della finanziaria e dei suoi provvedimenti: sarà perché eravamo già in periodo pre elettorale ma abbiamo assistito alla trasformazione di tante promesse in fatti concreti e di questo vi rendiamo conto più dettagliatamente a pagina 2. Intanto preannunciamo qualche richiesta che intendiamo avanzare, per ora sottovoce, ai vecchi/nuovi governanti del dopo elezioni: per prima l’applicazione della legge 53 del marzo scorso riguardante misure di sostegno a persone con handicap grave.

Cosa troverete dunque in questo numero? Dopo la solita pagina dedicata alle decisioni prese nei Palazzi “ove si puote ciò che si vuole”. Seguirà un articolo sul rapporto tra handicap, prevenzione e sicurezza stradale supportati da dati statistici che da soli rappresentano un invito alla prudenza. Enrico ci presenterà poi la biografia di un uomo che ha saputo superare di slancio un handicap acquisito al momento del parto.

Curioso l’articolo sui trasporti pubblici gratuiti a Firenze. Pare che in riva all’Arno disabili ed anziani abbiano trovato il modo di girare a sbafo. Naturalmente il trucco c’è e per di più si deve vedere ma nella città dove “Il fine giustifica i mezzi” cosa volete che sia? A Trento ancora non se ne parla ma se qualcuno che conta legge questo giornale, prego si informi su come si fa a Firenze. Un’intervista con il dottor Lunelli, presidente della Spes, ci introdurrà nel mondo dell’assistenza agli anziani troppo spesso finita in questi mesi in modo polemico sui giornali.

Con disincanto Valter ci parlerà della droga da una prospettiva che non contempla né condanne o moralismi né assoluzioni o esaltazioni ma si limita a descriverne la presenza tra noi.

Sparsi per il giornale altri argomenti e in conclusione la rassegna stampa: nonostante la cronaca di questi tempi straripasse di notizie poco allegre, non sono mancati gli spunti curiosi.

Forse qualcuno si sarebbe aspettato un commento sulle nuove biotecnologie che promettono di eliminare alla base molte cause di handicap, dalle fratture craniche e vertebrali alla degenerazione del cervello ma le novità si susseguono talmente una a ridosso dell’altra da non lasciar il tempo di esultare per un annuncio clamoroso che già ne salta fuori un altro accompagnato dall’immancabile “presto – tra sei mesi – in uno, due anni… questa patologia sarà un ricordo…”.

Quasi un invito a cullarsi in illusioni troppo spesso gonfiate dai media per scoop ma pro.di.gio., al di là del nome che porta, crede nella concretezza dei fatti perché è meglio gioire tardi per il concretarsi di una speranza a lungo attesa che demoralizzarsi per il suo dissolversi. A conferma proponiamo un articolo sulla ridotta efficacia dei nuovi farmaci contro la sclerosi.

Da segnalare in tema una straordinaria decisione del Parlamento inglese: l’approvazione di una legge che lascia mano libera ai ricercatori di fare qualsiasi tipo di esperimento con gli embrioni umani. Unico limite la loro coscienza. Per il primo ministro Blair si è trattato del primo passo che porterà a sconfiggere le più pericolose patologie.

Certo non sono questi i problemi che hanno angustiato un’altra inglese, una sedicenne che, per il suo compleanno, ha ottenuto in regalo da “mamy & papy” permesso e soldi per rifarsi il seno. Beh… ad ognuno le sue preoccupazioni, non vi pare?

Cari lettori è tutto, a voi il giornale!

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