Con questo articolo vorrei introdurre una nuova rubrica dedicata al colore e a tutte le sue applicazioni pratiche. Cercherò di analizzare in modo semplice come influenzi inconsciamente molti aspetti della nostra vita sociale e relazionale e come venga impiegato abilmente ad esempio in ambito promozionale, sia a mezzo stampa che web. Un bravo designer, in qualsiasi campo egli operi, lavora abilmente sulla scelta dei colori, degli abbinamenti e individua di volta in volta quelli che sia visivamente che psicologicamente possono essere definiti “cromaticamente corretti”.
Per iniziare è necessario definire che cosa sia il colore.
La scienza ci insegna che il colore non è altro che un’elaborazione visiva generata dai segnali nervosi che i fotorecettori della retina inviano al cervello. In sintesi, il colore nasce dalla luce nel momento in cui essa, colpendo un oggetto, viene parzialmente assorbita e rifratta. Una parte di luce viene riflessa e trasmessa ai recettori cromatici all’interno dell’occhio umano i quali la trasformano in impulsi che, percorrendo le vie nervose fino al cervello, si traducono in un’impressione cromatica.
Il nostro occhio percepisce solo alcune delle moltissime onde che la luce diffonde colpendo gli oggetti e riconosce uno spettro di sette colori: il rosso, l’arancio, il giallo, il verde, l’azzurro, l’indaco e il violetto; gli stessi che si possono ammirare in uno dei più affascinanti fenomeni della natura: “l’arcobaleno”.
Il bianco e il nero, detti colori neutri, sono un caso a parte e non vengono considerati propriamente “colori”. Il nostro occhio, infatti, percepisce come bianchi gli oggetti che riflettono tutte le onde luminose e come neri quelli che le assorbono tutte.
Esistono molte classificazioni dei colori la più comune e intuitiva è quella che li suddivide in primari (rosso, blu e giallo) e secondari (verde, viola e arancio). Si intendono primari i colori che “non possono essere generati da altri” per analogia e secondari quelli frutto dell’associazione fra parti uguali di due primari.
La figura riassume la classificazione ponendo nel triangolo centrale i colori primari; nei triangoli laterali, che compongono l’esagono, sono presenti i colori secondari (triangolo arancio = giallo + rosso, triangolo verde = giallo + blu e triangolo viola = blu + rosso) e nella ruota si riportano oltre che i colori primari e secondari anche i colori terziari cioè quelli frutto dell’unione tra un primario e un secondario. I colori si posso suddividere anche in caldi e freddi. Si dicono colori caldi quelli dal giallo al rosso mentre freddi quelli dal blu al verde.
Segue la prossima puntata che tratterà nello specifico la “psicologia del colore”.