Quando vivere significa sopravvivere

Data: 01/12/03

Rivista: dicembre 2003

Claudia è una giovane donna di Scurelle, sposata e madre di due bambine, Lara e Stefania. Tra il lavoro, la casa e la famiglia Claudia è sempre superindaffarata. Del resto, a 30 anni (la sua età) si è nel pieno delle energie; si ha davanti ancora tanta strada e un mare di esperienze. Lei ne ha già fatta molta di strada, una strada impervia e piena di buche con mille tornanti l’uno dietro l’altro.

Questa giovane donna ha vissuto sulla sua pelle la differenza tra vivere e sopravvivere, tra la salute e la malattia. A 16 anni i primi sintomi: crampi alle gambe, orinazione frequente, stanchezza generalizzata.

Claudia è affetta da un’insufficienza renale ma quando i medici lo scoprono è già troppo tardi: la funzionalità dei reni è ormai compromessa. La dialisi rimane l’unica alternativa, l’unico modo per sopravvivere nell’incerta attesa di un rene nuovo. E così a 18 anni è in dialisi ma nonostante ciò continua a studiare fino a ottenere il diploma di maturità. Claudia preferisce non parlare agli amici di quello che sta passando. I giovani sono spensierati e anche lei vuole esserlo. Il 31 luglio 1994, dopo 18 mesi di dialisi, la nostra giovane protagonista viene chiamata dalla èquipe di Nefrologia di Trento per un intervento d’urgenza: un trapianto di rene.

Grazie a quel rene Claudia ha ripreso in mano la sua vita. Eccome se l’ha ripresa. A distanza di 9 anni troviamo una moglie e una mamma tutto sprint, in definitiva, una donna realizzata.

Eppure in passato ha trovato chi le ha detto che neppure con un rene nuovo sarebbe tornata ad una vita normale. La smentita ha il nome delle sue due figlie: Lara e Stefania.

Piccolo dizionario dei termini tecnici

Trapianto

In medicina, pratica chirurgica con cui un tessuto o un organo di un individuo viene innestato in un altro, allo scopo di sostituire in questo il corrispondente tessuto o organo.
Tale operazione si compie quando l’elemento del paziente ricevente risulta irreversibilmente lesionato, a causa di una patologia o di un evento accidentale; l’intervento di trapianto è subordinato al reperimento di organi in perfette condizioni, provenienti da donatori compatibili con l’individuo ricevente, ossia dotati di caratteristiche dei propri tessuti tali da non scatenare nel ricevente reazioni immunitarie di rigetto.

Insufficienza renale

Perdita o diminuzione delle funzioni svolte dal rene in misura tale da modificare la composizione chimica del sangue. La conseguenza è un accumulo di prodotti di rifiuto nell’organismo.
Può essere acuta (manifestarsi repentinamente), oppure cronica, cioè svilupparsi negli anni.

Dialisi

In medicina, la dialisi permette di separare le sostanze di rifiuto o tossiche dal sangue di pazienti in cui la funzionalità dell’apparato escretore è compromessa (insufficienza renale). La dialisi può essere effettuata con due procedimenti: l’emodialisi e la dialisi peritoneale.

Emodialisi

Trattamento attraverso il quale le funzioni dei reni sono svolte da un macchinario (rene artificiale).
Mediamente una seduta dura dalle 4 alle 5 ore e va ripetuta più volte alla settimana, in genere a giorni alterni. L’emodialisi si attua prelevando, attraverso un circuito chiuso, il sangue del soggetto, facendolo scorrere attraverso una membrana semipermeabile ove si depura; una volta depurato viene reimmesso nell’organismo. Durante la cura è necessaria una dieta speciale, povera di proteine e con pochi liquidi.

Dialisi peritoneale

Viene effettuata immettendo nella cavità peritoneale del paziente (ossia nello spazio delimitato dallo strato esterno e da quello interno del peritoneo) una soluzione artificiale.
Questo porta ad un accumulo di liquido che viene mantenuto per alcune ore; quindi, esso viene estratto, dopo essersi arricchito di sostanze come il potassio, l’urea, alcuni ioni organici che, in questo modo, possono essere smaltite dall’organismo.
Generalmente questo tipo di dialisi dev’essere effettuata più volte al giorno. Il paziente pratico può svolgere la dialisi peritoneale anche da solo.

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