Attraverso le pagine di pro.di.gio. cerchiamo di dar voce alle realtà più silenti, di rafforzare il senso di comunità, di riavvicinare le persone tra loro e renderle più unite.
Dai bambini agli anziani, dal politico al detenuto, al disabile, una società non può definirsi comunità se non vi è più contatto tra tutte le sue diverse realtà. È importante quindi ristabilire quei legami che permettono a chiunque di non sentirsi un’entità a se stante, ma una parte attiva e partecipativa per la collettività, rappresentante ognuno dei suoi speciali bisogni e in grado di mettere a disposizione le proprie capacità per il prossimo, non più estraneo ma vicino.
Un bellissimo esempio ne è stata la festa Prima&Vera in via Gramsci, che ci ha coinvolto con entusiasmo insieme a tantissime associazioni e persone che credono nell’importanza della comunità e dei suoi inscindibili legami.
In questo numero troverete anche il punto di vista di chi decide di lasciare il suo paese per fare un’esperienza di volontariato all’estero, grazie all’aiuto dell’Associazione internazionale AIESEC, o la storia dei ragazzi di Horus Technology, che hanno deciso di mettere in gioco le loro competenze tecnologiche a favore dei non vedenti.
Ma non vi anticiperò altro, e vi auguro come sempre una buona lettura.