Titolo: La birra senza glutine novità per i celiaci. Si chiama Free-Aglut e, invece che dall’orzo, risulta dalla fermentazione del grano saraceno. È la prima birra senza glutine e da febbraio farà la sua comparsa nelle farmacie per entrare poi nei supermarket permettendo ai celiaci, cioè alle persone colpite da intolleranza al glutine, di farsi una birra. In Italia i diagnosticati con questa patologia sono 41.000.
Come tendenza generale, nell’anno 2000, il consumo di birra in Italia è passato dal 27 a 28 litri pro capite. Se è vero che “Chi beve birra campo 100 anni”, non resta che augurare buona sbronza anche ai celiaci!
Titolo: Non vuole la mano trapiantata e i chirurghi gliela amputano. Due anni e quattro mesi fa, Clint Hallam, australiano, fu il primo uomo cui sia stato trapiantato un braccio. Grande entusiasmo in tutto il mondo per l’evento medico che dava speranza ai molti amputati sul lavoro, in incidenti stradali o per mille altre cause di poter recuperare l’arto.
La pesantezza delle cure e dei medicinali antirigetto avevano però finito per estenuare Hallam che già nella scorsa estate aveva avanzata la richiesta di essere amputato del braccio appena trapiantato. Allora era stato dissuaso ma poi la situazione era divenuta per lui talmente intollerabile da fargli chiedere con fermezza di essere privato del braccio che, sosteneva, era divenuto per lui un corpo estraneo. Per costringere i medici ad intervenire aveva perfino smesso di prendere i medicinali antirigetto al punto di mettere a rischio la sua stessa vita.
Titolo: Nasce cerebrolesa risarcimento miliardario. Risarcimento record verrà pagato da sei compagnie di assicurazione per il danno biologico, morale ed esistenziale causato ad una coppia di Conegliano. La loro figlia nacque cerebrolesa per una grave colpa del ginecologo che insistette con il parto naturale anziché ricorrere al cesareo esponendo così il cervello della bimba all’asfissia. La somma è stata versata al termine di una transazione ed giudice del tribunale di Conegliano Libero Mazza ha autorizzato la riscossione.
Vista la difficoltà del parto naturale, secondo i periti, il medico avrebbe dovuto optare immediatamente per il cesareo indipendentemente dal desiderio della madre. Il ginecologo avrebbe insomma dovuto agire secondo scienza coscienza e tecnica.
Titolo: Protesta per il fumo: la licenziano. Il rifiuto di dividere l’ufficio con i colleghi accaniti fumatori è costato il posto ad una donna francese di cinquant’anni, affetta oltretutto da una cancro al seno. “Ho provato con gentilezza a chiedere ai colleghi di diminuire le sigarette” racconta Nadine Lefevre che lavorava all’ufficio postale di Rouen, in Francia “avevo mal di stomaco, mal di testa, gli occhi mi bruciavano”. Ma è divenuta oggetto di lazzi di tutti i generi e, dopo un’assenza per malattia, Nadina si è trovata isolata. “Non mi davano più nulla da fare, mi sono sentita sola contro tutti”.
Da sola affigge nei corridoi dei cartelli con la sua protesta contro la direzione che non fa rispettare la legge sul fumo. Risultato: sospensione e poi licenziamento per aver denigrato la gerarchia.
Titolo: Saremo ciechi ma tutti quei limiti li vediamo benissimo. Sembra quasi un gioco di parole ma è la dura realtà di cui questo giornale tra l’altro pretende di interessarsi e informare il pubblico. Dunque si è tenuta in questi giorni a Rovereto un incontro tra i ciechi di quella città e il presidente della sede di Trento dell’unione ciechi, Vanzetta.
Si è discusso della situazione dei ciechi nella città della quercia convenendo che i passi avanti sono stati molti sia per la possibilità di vivere una vita quasi normale a contatto con gli altri sia sotto profilo occupazionale con i ciechi non più costretti ad accontentarsi di un lavoro in cooperative sociali o enti pubblici ma in grado di lavorare in modo efficace in aziende private.
A Rovereto molti intralci ostacolano ancora i ciechi nella costruzione di una vita di relazione adeguata. Come esempio sono stati portati i marciapiedi inadatti, semafori pericolosi, attraversamenti impossibili, un traffico disordinato che costringe spesso un cieco a starsene a casa piuttosto di rischiare un investimento. Ecco, sono questi gli ostacoli che i ciechi vedono benissimo!
Titolo: Odissea al Santa Chiara alla ricerca di un bagno. Scrive un lettore del giornale: “Vi sembrerà buffo ma se vi troverete con un disabile al piano rialzato dell’ospedale Santa Chiara di Trento dovrete solo sperare che certi suoi bisogni fisiologici non siano impellenti”.
Venerdì 16 febbraio mi trovavo all’ospedale con mia madre, da anni invalida e quindi in sedia a rotelle, per dei controlli medici. Al pronto soccorso, nel piano rialzato appena ristrutturato e rimesso a nuovo, non ho trovato un bagno per portatori di handicap (a meno che non sia nascosto alla vista dei visitatori). In realtà sullo stesso piano del pronto soccorso, nel reparto di anatomia patologica, esiste un bagno per disabili ma non è segnalato. Pare anche che un servizio per disabili sia previsto al pronto soccorso ma nell’area ancora in ristrutturazione. Domanda: un bagno per persone con difficoltà è proprio l’ultima cosa di cui un ospedale ha bisogno?
Titolo: Terapia genica con il virus HIV. La terapia genica effettuata con il virus HIV, reso inoffensivo, ha permesso per la prima volta di curare la “leucodistrofia metacromatica”, una malattia ereditaria mortale che colpisce il cervello. Il risultato è stato ottenuto su un gruppo di topolini, guariti dopo aver ricevuto il “gene sano”, tramite il virus HIV lo stesso del AIDS, che stavolta si è trasformato in un vettore di guarigione. Questo tipo di leucodistrofia colpisce in media un bambino su 40.000.
Titolo: Esclusa dai “Quiz” perché invalida. Ha superato le selezioni telefoniche per il “Quiz show”, la trasmissione condotta da Amadeus sulla prima rete Rai ma non le è stato consentito di partecipare ai provini a causa delle sulle difficoltà motorie: così racconta l’ex docente di francese Donatella Barani di 59 anni. Affetta da sclerosi multipla, ha insegnato a Salsomaggiore fino al ’92 quando la malattia l’ha costretta a ritirarsi. Racconta di aver superato la fase di selezioni telefonica rispondendo a due domande brevi preregistrate e di essere stata contattata nei giorni successivi da una redattrice del programma per fissare un provino a Bologna. Poi il rifiuto. Dall’azienda televisiva però fanno sapere che altri handicappati hanno già partecipato. Ci crediamo sulla parola ma allora perché no Donatella?
Titolo: Automobilisti obesi, insonni e irascibili. Che l’auto avvelenasse i polmoni e provocasse circa 7000 morti all’anno in Italia in incidenti era noto. Ora si è scoperto anche che rende obesi, irascibile ed insonni. Passare dal letto all’auto e da qui alla poltrona in ufficio è stata individuata come la causa principale dell’obesità dei 4 milioni di italiani che hanno superato 130 chili di peso. Gli incolonnamenti, le code forzate e stressanti agli stop, il traffico urbano, i rischi di incidente e la fretta sono causa di episodi giornalieri di microconflittualità tra automobilisti. Mediamente i 18 milioni di abitanti delle aree urbane italiane passano 22 notti in bianco a testa per colpa del rumore provocato dal passaggio sotto casa di automobili.
Titolo: Primo trapianto di fegato tra viventi. Padre ammalato di cirrosi salvato dal figlio. È durato oltre 12 ore il primo trapianto di fegato tra adulti viventi (split-liver) eseguito ieri all’ospedale Niguarda di Milano. Si è trattato di un grande gesto d’amore perché i protagonisti di questo intervento sono padre e figlio. Daniele Macarinelli infatti ha donato una parte del suo fegato, il lobo destro, al padre Umberto affetto da cirrosi epatica giunta ormai all’ultimo stadio e con una prospettiva di vita di pochi mesi. Umberto era in lista d’attesa per un trapianto da giugno ma finora non si era trovato un donatore compatibile. Ecco allora il gesto generoso di Daniele coronato in sala operatoria dal successo: Tanti auguri a tutti e due!
Titolo: L’influenza se ne va e ha fatto meno vittime. Influenza addio. Febbroni, brividi e raffreddori colpiscono sempre meno e i nuovi casi sono ormai rari anche tra bambini che quest’anno sono stati i più colpiti. L’influenza se ne va in sordina così come era cominciata dopo aver mietuto circa metà vittime rispetto allo scorso anno. Del suo passaggio “non ce ne siamo quasi accorti” afferma il virologo Pregliasco dell’università di Milano. Sono stati infatti 2,8 milioni gli italiani che hanno preso l’influenza quest’anno mentre nello scorso in questo periodo erano 4,2 milioni e due anni fa addirittura 10. Pare che gli unici preoccupati siano i farmacisti, ma è solo un pettegolezzo…
Titolo: Funziona il vaccino contro la cocaina. Scienziati dello Scripps Research Iunstitute della California sono riusciti a mettere a punto il primo vaccino contro la cocaina. Lo riferisce Zeit, un settimanale tedesco. Il vaccino, testato finora soltanto sui topi, ha mostrato risultati positivi ed a breve verrà sperimentato anche su gli uomini. Grazie al vaccino la droga nel corpo viene neutralizzata: anticorpi riconoscono la droga nel sangue, la aggrediscono e la dividono in due sostanze inattive. La durata del vaccino è di due mesi. “Teoricamente possiamo produrre vaccini anche contro la nicotina e altre droghe” ha detto lo scienziato Rosio Carrera.