Titolo: Trecento clandestine per accudire i nonni. Sono perlopiù donne dell’est Europa chiamate fin qui per far assistenza a domicilio a persone anziane: polacche, romene, ungheresi, russe, moldave. Di solito abitano nella casa dove prestano servizio, sono trattate con dignità e spesso si prendono cura dell’intera famiglia.
Definite serie, corrette e disponibili, non di rado lavorano per più famiglie. La paga, vitto e alloggio compreso, si aggira sul milione e duecentomila rigorosamente in nero anche se le richieste di regolarizzazione sono sempre più numerose.
Non c’è che da essere contenti di questa “moda”: trecento anziani che ancora si godono la loro casa invece di passare le giornate dimenticati e occhi al pavimento lungo i corridoi di qualche casa di riposo.
Titolo: Seni nuovi per i 16 anni. Ben altri i pensieri di Jenna Franklyn, bella ragazza inglese che, per il suo 16esimo compleanno ha chiesto ai genitori di farsi ingrandire il seno, un sogno cullato da ben 4 anni!
La madre, da tempo ben siliconata qui e là per tutto il corpo, si è detta d’accordo e a breve l’intervento si farà. Politici, psicologi, medici, moralisti e altri hanno gridato allo scandalo ma per legge inglese è tutto in regola: la ragazza ha il consenso dei genitori. «Se fosse per me, mi sarei fatta mettere il silicone già a 12 anni così avrei evitato tante sofferenze: a scuola mi chiamano Olanda perché sono piatta!»
D’accordo ma se dopo qualche maternità e qualche abbuffata di troppo cominciassero a chiamala Svizzera cosa farà? Correrà a farsi desiliconare? E se al 17esimo compleanno non le andrà più il suo “fondoschiena” a mandolino e lo vorrà arrotondato? Se a 18 vorrà un nasino alla francese? A 19 labbra alla Valeria Marini?
Titolo: Una famiglia su due vive il dramma (della depressione, ndr). Per il ministro della sanità i depressi sono tutti curabili e molti guaribili anche se le cifre fornite da sole mettono depressione: un italiano su sei è malato di mente (15% di cui da 1 a 3% gravi!), una famiglia su due convive con questo dramma. I disturbi mentali di cui soffrono gli italiani sono soprattutto ansie, depressioni e manie ed uno su tre avverte disturbi sull’umore nel corso della vita.
Pesanti i costi in termini economici: mille miliardi il rimborso farmaci. Se questa è la situazione di noi italiani, popolo estroverso e dal tasso di suicidio tra i più bassi d’Europa, che sarà mai di svedesi e finlandesi, popoli notoriamente introversi e di ungheresi, al top della classifica dei suicidi?
Titolo: 105 anni, cammina a 48 ore dall’operazione. Clemente Massaro, 105enne di Caserta si era fratturato un femore causa una caduta. Operato, il nonnetto ha reagito come un ventenne e dopo 48 ore già camminava anche se prima dell’intervento, l’equipe medica aveva espresso più di una perplessità sull’operazione per via dell’età.
Ve lo ricordate il ritornello di Modugno “Il vecchietto dove lo metto?” beh… non fa certo il caso di nonno Clemente ancora capace a 105 anni di mettersi da sé dove meglio gli pare.
Titolo: Vuole la deduzione per i seni nuovi. Una spogliarellista danese mostrerà agli agenti del fisco i suoi seni rifatti grazie ai quali ha raddoppiato gli incassi dei suoi spettacoli e di conseguenza le tasse che paga. Perché? Vuole detrarre i costi dell’intervento chirurgico. E’ successo in Danimarca. L’artista, dopo essersi vista negare una prima domanda di deduzione, aveva deciso di ricorrere a questo estremo per farsela riconoscere: «Questa richiesta è giustificata perché i miei guadagni sono raddoppiati ed il fisco è stato il primo a beneficiarne!» ha dichiarato la signora.
Non sappiamo come finirà ma, si sa, spuntarla col fisco è dura!
Ricorda un umorista americano: «È’ vero, tutti dovremmo pagare le tasse con un sorriso. Io ci ho provato, ma loro volevano proprio i soldi!»
Titolo: Foto dei divi in ufficio e lo stress si riduce. Per una donna su due la foto del personaggio preferito aiuta a trascorrere la giornata in modo positivo. È’ il risultato di un’indagine di Meta Comunicazione su 950 impiegate italiane tra i 24 ed i 45 anni. Avere davanti la foto della propria star preferita, come pure dei figli, è terapeutico ed aiuta a controllare lo stress. Bred Pitt, Di Caprio, Roul Bova, Richard Gere pare siano i più efficaci mentre immagini di mariti e fidanzati non sono di alcuna utilità.
Ma ci volevano quelli della Meta Comunicazione per accertare che una bella e significativa foto per chi la appende alla parete tira su il morale? Non saranno mai entrati questi qui in un’officina meccanica? E a cosa credono che servano i calendari di Play Boy?
Titolo: Bassa statura – capostazione trasferita. Per 18 anni aveva fatto con diligenza il suo lavoro di capostazione alle Ferrovie dello Stato finché, improvvisamente, è stata trasferita e declassata nella mansione.
Che avrà mai combinato la signora Vittoria Pigollo da Monferrato (AL) per meritare tanto? Avrà fatto deragliare un treno? Lasciava viaggiare a sbafo parenti ed amici? Fregava saponette nelle toillettes? Faceva partire i treni sempre in ritardo o più perfidamente li faceva partire troppo in orario sputtanando le ferrovie che da sempre attribuiscono la colpa dei ritardi alle linee obsolete?
Macché! Nel novembre scorso i dirigenti delle FS si sono accorti in seguito ad una delle periodiche visite di idoneità al servizio, che la signora al momento dell’assunzione 18 anni prima era alta 152 cm invece dei 155 previsti dal regolamento.
Hanno allora deciso di declassare ed allontanare la fedifraga prima che i suoi tre centimetri in meno provochino danni irreparabili alla Ferrovie dello Stato.
“Homo longus, rare sapiens” sentenziavano 2000 anni fa gli antichi Romani: se è ancora valido, quei dirigenti devono essere alti almeno due metri e mezzo!
Titolo: Aids, nuovo farmaco per battere il virus. È’ più potente di tutti i farmaci finora utilizzati contro l’Aids, sia per capacità di bloccare la replicazione virale, sia per la maggior durata dell’effetto nel tempo, sia per la miglior “compliance”, come dicono i medici, cioè la gestibilità del medicinale da parte del paziente: bastano due somministrazioni al giorno contro le tre degli altri farmaci. Infine sono decisamente minori gli effetti collaterali.
Il Kaletra, questo il nome del medicinale, è composto di due inibitori della proteasi, il lopinavir e il ritonavir. Si è anche già guadagnato il titolo di “inibitore della proteasi di seconda generazione” per il salto di qualità, rispetto ai farmaci della stessa classe che lo hanno preceduto: nel 90% dei pazienti che non hanno avuto altre cure e nel 60% di quelli già trattati s’ottiene una riduzione del numero di virus circolanti per millilitro di sangue inferiore a 400.
Titolo: E’ invalido ma al vigile non interessa. Era arrivato sulla sua Panda per parcheggiare in piazza Battisti a Riva del Garda ma i due posti riservati ai disabili, quelli a righe gialle, erano già occupati. Lascia allora l’auto nel parcheggio a righe azzurre, quello a pagamento, con ben in vista il contrassegno arancione ed entra nel vicino municipio per sbrigare alcune pratiche. Solo 20 minuti ma mal gliene incoglie: contrassegno o no, posti riservati o no, per un solerte vigile si tratta soltanto di un grossolano tentativo di sbafare gratis un posto da mille lire ora in un parcheggio a pagamento e quindi la multa di 63.530 è ben meritata! Senza scomporsi il nostro va allora dal comandante dei vigili a far presente che, se i posti riservati sono esauriti, è concesso parcheggiare senza pagare negli altri ma si sente quasi dare del credulone: «Se lei si beve tutte le balle che scrivono i giornali sta fresco!»
Titolo: “Il mio doping? La pastasciutta! La mia droga per vincere le Olimpiadi? Sì, una ce l’ho anch’io, è la pastasciutta”, l’ha detto l’olimpionico Domenico Fioravanti, vincitore dei 100 e 200 metri a rana a Sidney, «montagne di pastasciutta, che mi piace molto, ma in una dieta varia ed equilibrata nella quale c’è posto un po’ per tutto. Il doping per andare più forte non mi interessa, fa male non ne ho bisogno».
Mai chiacchierato, mai coinvolto in storie poco pulite, Fioravanti è l’emblema del campione e del giusto stile di vita: «Io non fumo: la sigaretta è davvero l’ultima cosa che si possa permettere chi vuole cercare di vincere nello sport. Va bene non prendere droghe, ma anche non fare ciò che ti può danneggiare… Alcol? Giusto una birra al sabato sera con gli amici, niente di più. Dimenticavo: non mi faccio canne. Il fatto è che mi piace stare bene con me stesso e non mi piace intossicare il mio corpo».I piccoli segreti per essere un campione nello sport e nella vita.