Titolo: Il vino rosso potente antidoto alla demenza. Un altro tassello a favore del vino: bere fino ad un litro di vino al giorno per gli uomini e fino a mezzo per le donne ha effetti benefici sul cervello diminuendo il rischio di demenza, sia vascolare che tipo Alzheimer. Il dato è emerso da uno studio del dipartimento di scienze gerontologiche, geriatriche e fisioterapiche dell’Università Cattolica di Roma che ha preso in considerazione ben 15.807 soggetti oltre i 65 anni in 81 centri ospedalieri nazionali.
State sospettando che questa sia l’ennesima trovata pubblicitaria messa in circolazione da cantine vinicole in crisi di vendita? Sbagliato! La ricerca è stata pubblicata sulla rivista internazionale “Alcoholism” specializzata in problematiche legate al consumo degli alcolici. Ok… vi pare che il vostro cervello perda qualche colpetto?
Da oggi siete autorizzati a passare dal bar per la medicina quotidiana: un bel bicchiere di rosso.
Titolo: Clandestino vive sull’albero. Un extra comunitario un po Tarzan ha tentato di risolvere il problema dell’alloggio costruendosi la casa su un albero in viale Castrense a Roma.
La scelta non ha nulla di ecologico ma è stata dettata dalla necessità di avere un alloggio di qualsiasi tipo ed in qualsiasi luogo. Il clandestino, per entrare e uscire di casa si serviva di una corda fatta con stracci annodati ed assicurati ai rami. Tutto bene finché i carabinieri non si sono arrampicati sull’albero per bussare alla sua porta per un controllo: clandestino in Italia ed abusivo sull’albero aveva ben poco da spiegare e così ha preferito tagliare la corda… non certo quella con cui si stava calando dall’albero!
Titolo: Sorvegliato speciale era a sciare. Proprio così, Alessandro Attanasio, sorvegliato speciale di 31 anni, era a sciare sulla Sila insieme ad altri due amici. Naturalmente è stato subito arrestato e con lui anche i due accompagnatori, accusati di averlo aiutato ad eludere gli obblighi di sorveglianza. Alessandro evidentemente non aveva saputo resistere al fascino della settimana bianca in montagna come un qualsiasi impiegato. Solo che si era dimenticato di essere un sorvegliato speciale agli arresti domiciliari.
I dubbi già espressi su questo giornale sulla qualità del trattamento (dal barbaro al negligente quasi senza vie di mezzo) di condannati aumentano.
Titolo: La terra sfiorata da un asteroide. In termini astronomici, si potrebbe dire che la nostra Terra se l’è cavata per un pelo: un asteroide chiamato 2001 YB5 in grado di provocare disastri di portata incalcolabile l’ha mancata per un pelo alle 8.37 (ora italiana).
Lo rivela il quotidiano britannico “Indipendent”: nel momento in cui ci è stato più vicino, l’asteroide, circa 300 metri di diametro, era a 627 mila chilometri di distanza ma se fosse passato quattro ore prima l’impatto sarebbe stato inevitabile.
Qualcuno se ne è accorto? Non crediamo: persi dietro le nostre patturnie, abbiamo tirato dritto come tutti i giorni e, bisogna dirlo, abbiamo fatto bene. Recita infatti un proverbio: Non prendere la vita troppo sul serio, tanto non ne uscirai vivo! Quello che voleva dirci l’asteroide insomma…
Titolo: Italiani veloci ed infelici. Proprio così, veloci ed infelici al punto che il poco tempo a disposizione ci preoccupa più delle tasche eventualmente vuote. Oltre la metà degli italiani soffre a causa di ritmi di vita sempre più concitati e mancanza di tempo libero.
Principali vittime del logorio della vita moderna sono trentenni e quarantenni con lavoro ad alta produttività, tenore medio alto e residenti nel nord Italia. Il 67% delle persone è insoddisfatta dei propri ritmi di vita mentre molti soffrono per il troppo tempo non utilizzato. È quanto emerge da un’inchiesta pubblicata dalla rivista “Espansione”.
Titolo: L’aspirina salva il cuore anche alle persone sane. Se è vero che “prevenire è meglio che curare” allora leggetevi attentamente questa: l’uso regolare di aspirina riduce l’eventualità di sviluppare malattie coronariche anche negli individui sani.
Risulta da uno studio condotto negli Stati Uniti dal Ministero della Sanità. Secondo il rapporto, a trarre beneficio da un uso regolare di aspirina sarebbero tutti gli adulti con rischi anche solo minimi di disturbi al cuore. Ancora più ottimista un gruppo di medici britannici: l’aspirina potrebbe salvare 40 mila vite all’anno se fosse presa da un maggior numero di pazienti ad alta probabilità di infarto ed ictus.
Lo studio, basato sull’analisi di circa trecento test clinici, ha indicato che l’aspirina aiuta a prevenire i grumi di sangue nei pazienti a rischio e produce effetti benefici addirittura su una gamma di malattie più ampia rispetto a quella che si pensava in passato.
Titolo: Chiede informazioni alla polizia: arrestato! È successo alla stazione dei treni di Trento dove un passeggero proveniente dalla Germania è sceso da un vagone per sgranchirsi le gambe. Un po’ distratto, ha messo in malomodo un piede sul predellino scivolando a terra e procurandosi la distorsione del ginocchio destro.
Dolorante si è allora rivolto agli agenti della Polfer per avere informazioni su dove passare la notte e chiedendo addirittura se fosse stato possibile trascorrerla in stazione (cosa vietata).
I modi di fare del passeggero hanno finito per insospettire gli agenti che hanno deciso di controllare le sue generalità. Salta fuori così un ordine di carcerazione a suo carico per una condanna con sentenza definitiva a tre anni e sette mesi per truffa ed altri reati.
Non sappiamo descrivervi la faccia di questo signore quando si è visto le manette ai polsi ma si sarà consolato pensando che nei prossimi tre anni e rotti non avrà più il problema di trovarsi un letto per la notte.
Titolo: L’ambulanza arriva dopo 20 minuti. Sfortunata passeggiata di una coppia di anziani di coniugi di Bari: lei è rimasta vittima di una caduta, lui è stato colto da un attacco di cuore. I numerosi passanti hanno tentato in tutti i modi di aiutare i due nell’attesa di un’ambulanza, arrivata dopo oltre 20 minuti.
Niente di eccezionale avrete pensato, anche nell’era dei cellulari è il tempo normale per un intervento, capita spesso. È vero, anche le ambulanze hanno i loro tempi ma in questa occasione hanno davvero esagerato: l’ospedale, il policlinico di Bari, si trova a meno di cento metri dal luogo della vicenda.
Titolo: Bush è svenuto per colpa dell’alcol? Lo svenimento del presidente degli Stati Uniti Gorge Bush e le giustificazioni date dalla Casa Bianca sono al centro di un articolo firmato da Mark Lawson pubblicato sul quotidiano inglese “The Guardian” nella pagina delle opinioni. Nell’articolo permeato di molta ironia il giornalista scrive che la Casa Bianca “in una delle più strane storie mai raccontate” sostiene che sei giorni fa Bush è stato il primo presidente americano ad “essere quasi assassinato da uno snack”.
Ma, scrive Lawson, la gente pensa e dice qualcos’altro e cioè che l’occhio blu ed il sangue sulla guancia del presidente fatti vedere dalle tivù di tutto il mondo sono il segno di una caduta causata da una alzata di gomito.
D’altra parte, rileva il giornalista, Bush ha un passato di grandi simpatie per l’alcol e sua figlia era stata fermata dalla polizia per aver bevuto alcolici in un bar senza avere diciott’anni.
Titolo: Un oste di Firenze invita 160 bisognosi. Un bambino di 12 anni ed un anziano di 84: sono le due facce di una parte della povertà fiorentina a cui un ristoratore del centro ha voluto donare una giornata di normalità.
Stefano Bondi ha aperto il suo locale, ha richiamato al lavoro i suoi cuochi ed ha messo a tavola 160 persone in difficoltà: barboni, immigrati, pensionati in difficoltà e famiglie bisognose hanno affollato la trattoria Za Za.
Titolo: Resta incollata sul WC di un aereo. Una passeggera americana di un volo transatlantico della compagnia scandinava SAS è rimasta incollata per alcune ore all’assicella del WC a causa del vuoto pneumatico generatosi quando ha “tirato l’acqua”.
La signora infatti, una volta finito, non aveva avuto la precauzione di mettersi in piedi prima di azionare lo scarico rimanendo così con il popò risucchiato dentro la tazza dal forte effetto ventosa esercitato sulle chiappe. È stata liberata soltanto all’arrivo a New York. Non segnalati effetti sulle tonsille.
Titolo: Contare le pecore non fa addormentare. Inutile contare le pecore per tentare di dormire: l’antico rimedio non funziona! Parola di alcuni ricercatori dell’Università inglese di Oxford che, con un articolo sulla rivista scientifica New Scientist, hanno sfatato un mito. “Non sappiamo con sicurezza perché o quando la gente ha cominciato a contare le pecore per addormentarsi. Possiamo però dire con certezza che come metodo non vale!”.
E non soltanto non è più efficace di altri stratagemmi: contare le pecore sembra addirittura peggiorare la situazione in quanto costringe il cervello a rimanere attivo impedendo al soggetto di chiudere gli occhi beato.
Titolo: Perché non cadiamo dal letto quando dormiamo? Domanda interessante e risposta semplice. Durante il sonno non siamo del tutto isolati dall’ambiente circostante. Il cervello continua a funzionare e manteniamo una certa capacità di controllo del corpo nello spazio. Nel sonno, infatti, cambiamo spesso posizione per la necessità di muovere le varie parti del corpo, soprattutto le articolazioni. L’unico momento in cui potremmo cadere è quello che corrisponde alla fase REM (Rapid Eye Movements), durante la quale si consuma molta energia e si eseguono movimenti ispirati dai sogni. In questa fase però subentra l’atonia muscolare comandata dal tronco cerebrale, una parte profonda del cervello. I muscoli sono completamente rilassati ed il rischio di cadere dal letto è quindi basso. Esiste però una patologia, il “Disturbo comportamentale in fase REM” che colpisce soggetti oltre i 50 anni: l’atonia muscolare non c’è, dunque si può cadere dal letto.