Il Gazzettino, 23 marzo. Titolo: Parroco acquista confessionali con climatizzatore. Il rito della confessione è in crisi? Niente paura, al Lido di Venezia, don Carlo Massari, parroco della chiesa di Sant’Antonio, un’idea l’ha avuta: sostituire i vecchi confessionali con due moderni, dotati di aria condizionata per l’estate e di impianto di riscaldamento per l’inverno. Prodotti da una ditta trevigiana, hanno ricevuto l’approvazione della Sovrintendenza della Curia ad essere collocati in una chiesa del Lido. E se al peccatore si facesse assaggiare un po’ di inferno già dentro il confessionale, non lo si aiuterebbe ad evitare quello vero??
Un cuore sfortunato
Repubblica, 2 aprile. Titolo: Morto uomo del cuore precipitato con aereo. È morto l’uomo di 52 anni che 15 giorni fa aveva ricevuto un “nuovo” cuore dopo che quello destinato a lui per superare la grave forma di miocardiopatia dilatativa di cui soffriva, era caduto il 24 febbraio tra i monti dei Sette Fratelli, nel cagliaritano, a causa di un incidente aereo. Nello schianto erano morti i tre componenti dell’equipe trapianti guidati da Alessandro Ricchi e i tre componenti dell’ equipaggio di un Cessna 500. L’uomo era ricoverato nel reparto di cardiochirurgia dell’azienda ospedaliera Brotzu. Quando gli era stato detto di tenersi pronto perché era stato forse trovato un nuovo cuore compatibile, l’uomo aveva avuto un momento di titubanza nel ricordo di quella mattina traumatica, ma poi aveva superato bene l’ intervento.
Occhio non vede, cuore non duole
Dagospia, 8 aprile. L’occhio nella foto sotto appartiene ad un’olandesina: contiene un piccolo cuoricino di platino impiantato sotto la cornea, invisibile se l’occhio non viene girato. La faccenda rischia di trovare numerosissimi imitatori pur se l’operazione, fatta in anestesia locale da un gruppo di chirurghi dell’istituto olandese per “Innovative chirurgie oculistiche” di Rotterdam, diretto dal dottor Gerrit Melles, costa tra i 500 e i 1000 euro. La procedura consiste nell’inserire un minuscolo gioiello (3 millimetri e mezzo) fatto apposta e chiamato “JewelEye”, nella congiuntiva dell’occhio. Melles, parlando come un vero e proprio chirurgo estetico afferma: “Dal mio punto di vista è qualcosa di più delicato del classico piercing. È più spiritoso e può diventare qualcosa di molto personale per la gente”. Finora, conferma il medico, le “cavie” usate per l’esperimento non hanno mostrato alcuno sgradito effetto collaterale mentre la lista di attesa per futuri impianti è lunghissima.
Gli uccelli discendono dai rettili
Il mattino, 13 aprile. Titolo: I discendenti dei rettili: gli uccelli. I diretti discendenti dei dinosauri sarebbero ancora tra noi, anzi, sopra di noi, in volo: i primi uccelli sono nati proprio tra i dinosauri che popolavano la terra centinaia di milioni di anni fa. L’ultima prova di questa parentela sarebbe l’enorme albero genealogico dei dinosauri, disegnato nel 2002 e comprendente le 277 specie di rettili preistorici finora conosciuti. I primi uccelli sono piazzati vicino al Velociraptor, il dinosauro più veloce della storia con i suoi 65 km orari. Una delle ipotesi è che gli arti superiori di questi dinosauri corridori fossero utilizzati per darsi la spinta in avanti, esattamente come fanno molti uccelli moderni prima di spiccare il volo. E proprio dalle dita degli arti superiori si sarebbero sviluppate le ali. Ma, insieme ai corridori, sono comparsi sulla terra anche le specie di dinosauri volanti. L’ultimo è stato scoperto in Cina un anno fa. Si chiama Microraptor gui e, secondo gli scienziati, più che volare planava, gettandosi da rocce e alberi come fanno oggi gli scoiattoli volanti.
Il gioiello più antico
Corriere della sera, 19 aprile. Titolo: È una collana di conchiglie il gioiello ritenuto il più antico del mondo. Risale a 75 mila anni fa ed è stato rinvenuto in una grotta in Sudafrica sulla costa dell’oceano Indiano, nei pressi di Still Bay nella Provincia del Capo. Il nuovo ritrovamento fa scattare indietro di ben 30 mila anni la datazione del più vecchio «gioiello» conosciuto. «Il collier della grotta di Blombos è la prova definitiva del momento in cui si cominciarono a immagazzinare informazioni fuori dal cervello umano», ha dichiarato Christopher Henshilwood, archeologo dell’università di Bergen in Norvegia e direttore degli scavi. Le conchiglie di Nassarius kraussianus sono in tutto 41, raggruppate in gruppi fino a 17. Provengono da un mollusco che vive negli estuari dei fiumi e sono state trasportate nella grotta da un fiume vicino 20 chilometri. Prima o dopo il trasporto sono state perforate per permetterne l’uso ornamentale.
Disabile al polo
Corriere della sera, 25 aprile. Titolo: Polacco privo di gamba e mano arriva al Polo. Una spedizione guidata da Marek Kaminski, 40 anni, primo uomo a raggiungere in solitario, nel 1996, i due Poli ha portato con sé Janek, un ragazzo polacco privo di una mano ed una gamba. Lo ha riferito la televisione pubblica Tvp, spiegando che Janek Mela, uno studente di Malbork, aveva perso gli arti nel 2002, in seguito ad una scarica elettrica. Secondo l’emittente il ragazzo è il più giovane esploratore portatore di handicap arrivato al Polo Nord.
Tivù spazzatura
La Padania, 29 aprile. Titolo: Programmi da buttare: la nostra televisione ne è zeppa. Meglio però non cercare modelli oltreoceano, lì stanno anche peggio di noi. Negli States il network Abc, in crisi d’ascolti, si prepara a mandare in onda un programma sulle adozioni, pubblicizzandolo come una sorta di reality-show. La popolare giornalista Barbara Walters è infatti alla guida di “Be My Baby”, una trasmissione in cui si testerà in video quale, tra cinque papabili coppie, è la migliore per adottare il neonato che darà alla luce la sedicenne Jessica. La trasmissione, che ha pure seguito impietosamente la firma con cui la ragazza, tra le lacrime, rinunciava alla potestà genitoriale, è al centro di polemiche infuocate.
Qui non si entra con il cane guida
Alto Adige, 2 maggio. Titolo: Non vedenti cacciati da locale: titolare: un equivoco. Un equivoco. Così si difende Laura Bergamo, la titolare dell’ esercizio pubblico di Lavarone, in Trentino, accusata di non aver voluto accogliere nel locale un gruppo di non vedenti veneti per la presenza di un cane. Si tratta di Thelma, una femmina nera di labrador, di tre anni e mezzo, istruita addirittura alla Scuola Cani Guida dei Lion’s Club di Milano, ma cacciata ieri dal locale assieme ai suoi padroni non vedenti. “Forse (?) ho sbagliato – ha detto Laura Bergamo – ma devo dire che non conoscevo la legge. Ammetto la mia ignoranza ma non ho avuto il tempo di poter parlare. C’è stato un battibecco e la signora non mi ha dato il tempo di replicare. Sono stata minacciata di denuncia – prosegue Laura Bergamo – e di conseguente chiusura del locale. Mi pare ci sia stata una reazione esagerata, senza possibilità di chiarimento”. In effetti fuori dal locale c’è il divieto di ingresso per i cani, ma la norma, come prevede la legge, non va applicata per i cani dei non vedenti.
Un fiore azzurro
Adige, 3 maggio. Titolo: Telefono Azzurro, raccolti 30 mila euro. Oltre 31.300 euro sono stati raccolti da «Fiori d’Azzurro», la manifestazione di solidarietà promossa nelle giornate di sabato 24 e domenica 25 aprile che ha visto distribuire in Trentino oltre 2.000 piante di ortensia. I soldi permetteranno a Telefono Azzurro di realizzare i progetti di intervento locale e potenziare i centri territoriali regionali, strumenti indispensabili per avvicinarsi di più ai bambini in tutta Italia. Telefono Azzurro cerca di tutelare i diritti dei minori dando loro voce grazie alla linea telefonica gratuita «19696», oltre alla linea «199.15.15.15» dedicata agli adolescenti e agli adulti intenzionati a denunciare casi che coinvolgono minori.
Bambini in vendita
L’Adige, 28 aprile. Titolo: Venduto a 8 anni dal patrigno. L’orrore, alle volte, può anche avere volti familiari: è successo ad un bambino di 10 anni che, nella villetta a Roma sud, dove viveva con la mamma e il marito di lei, non ha vissuto solo divertimenti e giochi. Da due anni, alla presenza della madre, doveva subire rapporti sessuali con adulti, tra cui il suo patrigno, e violenze sessuali di gruppo. Come se non fosse già troppo, il bambino doveva anche assistere ai rapporti sessuali della madre con altri uomini, per ripetere anche lui «i giochi che lei faceva con i clienti» e alla proiezione di filmini hard e dell’orrore. Il brutto era proprio che, tra gli «orchi», c’era il patrigno e gli amici di mamma che lasciavano qualche spicciolo nel salvadanaio di casa prima di andare via. Particolarmente inquietante nella vicenda la figura controversa della madre, una donna italiana di 30 anni, sempre omertosa nei confronti del marito e consenziente poiché, in assenza del marito, metteva il bambino a disposizione dei clienti. L’incubo adesso è finito, ma le ferite resteranno.
Un grattacielo firmato Bin Laden
La Padania, 13 maggio. Titolo: Il grattacielo più alto del mondo porta la “firma” Bin Laden. Il gruppo saudita delle costruzioni Bin Laden – gestito da parenti di Osama Bin Laden, – è stato selezionato per costruire la Dubai Tower, che con i suoi 705 metri d’altezza sarà la torre più alta del mondo. Ne dà notizia da Gedda il quotidiano “Saudi Gazette”, precisando che il gruppo realizzerà la torre entro il 2008, senza alcuna compartecipazione straniera. La compagnia ideatrice del progetto, la Emirates Real Estate Construction Company, ha reso noto che la Torre di Dubai raggiungerà i 160 piani ed avrà alcune ali che includeranno alberghi, alloggi, centri sportivi e di ricreazione, ristoranti oltre a uffici, centri d’affari e due piani per parcheggi, oltre a grandi aree verdi, cascate d’acqua, fontane, piste pedonali. Al momento, il più alto edificio del mondo è la torre Petronas in Malaysia (452 metri), seguito dal grattacielo Sears di Chicago (442), mentre la Cina ha annunciato di avere in costruzione un grattacielo di 492 metri.
I bambini e la guerra
Liberazione, 17 maggio. Titolo: Un milione al Circo Massimo per i “bambini in guerra”. Parata di stelle al Circo Massimo di Roma per il concerto “We are the future”. Una grande festa di musica, gioia e solidarietà cui hanno assistito ben un milione di persone! Uno show globale, un concerto planetario ripreso in mondovisione per rinnovare – a venti anni da “We are the world” – l’impegno di solidarietà a favore dei bambini dei Paesi poveri martoriati dalla guerra. Sul palco – 1.600 metri quadrati, otto megaschermi, un “mostro” costruito in più di una settimana – si sono alternate star d’eccezione e nomi famosi. A partire da Alicia Keys che ha duettato con il grande jazzista Herbie Hancock, a Ennio Morricone, Zucchero, Andrea Bocelli, Carmen Consoli, Yossou n’ Dour, Khaled, Noa, Nora Jones (in collegamento video). Non solo star della musica però: alla festa hanno partecipato Francesco Totti, l’attrice Angelina Jolie e la top model Naomi Campbell; Pelè; il pugile Evander Holyfield; la presentatrice Oprah Winfrey, la tennista Serena Williams ed altri 200 artisti. Gran finale con Carlos Santana, presentato da Totti, che è stato anche uno degli interpreti del brano corale “We are the future”, il cd che finanzierà i progetti di sostegno ai bambini poveri. I proventi del concerto serviranno in particolare per costruire sei centri per l’infanzia in Paesi teatro di guerre. Il primo è stato già aperto a Kigali (Ruanda), altri apriranno entro l’anno ad Addis Abeba (Etiopia), Asmara (Eritrea), Freetown (Sierra Leone), Kabul (Afghanistan) e Nablus (Palestina). Ottime idee sotto il cielo di Roma!
Basta ai nomi ridicoli
Corriere della Sera, 26 maggio. Titolo: La legge tutela il cittadino in fasce nei casi in cui il genitore voglia imporre nomi «ridicoli, vergognosi o imbarazzanti. Anise, Crietta, Crispolto, Perosopo o Roteide? Oppure Cassandra, Custode, Derna, Elcide o Elesia? Potreste anche optare per Alvisia, Averis, Caio, Donilla, Diussima o Ginestra. Oppure Igea, Iride, Neida, Raymonda o Tristano. A voi la scelta. Strano quanto volete ma l’importante è che non sia un nome ridicolo, vergonoso o imbarazzante. Nello scegliere come si chiamerà per tutta la vita vostro figlio dunque l’importante è esagerare, ma non troppo visto che se il nome scelto è troppo bizzarro o dannoso interviene il Procuratore della Repubblica. Tra le sue competenze ci sono infatti anche le iscrizioni nel registro dello Stato civile. La normativa risale al 2000 e gli interventi sono frequenti vista la fantasia «creativa» di alcuni genitori. La legge tutela infatti il cittadino in fasce in primo luogo nei casi in cui il genitore gli voglia imporre nomi ridicoli, vergognosi e che potrebbero essere imbarazzanti per lui in futuro. In questo caso è l’ufficiale di stato civile all’anagrafe ad avere il compito di avvertire e dissuadere i genitori troppo creativi. Qualora però questi insistessero nel loro intento interviene appunto il Procuratore, che sottopone il caso al Tribunale per un giudizio di rettifica. Lo sapevano già due mila anni fa: omen est nomen, come dire, il nome modella l’uomo che ce l’ha! Pertanto, cari genitori, attenti ai nomi originali per forza o addirittura strampalati.