REMOOVE

Intervista a Mattia Bonanome, socio fondatore di REMOOVE s.r.l.

 

Ciao Mattia, allora racconta: che cos’è questa novità?

Ciao! In effetti c’è una grande novità e si chiama Remoove. Un’iniziativa avviata con altri due soci: Andrea Tomasoni e Matteo Taddei. Pur non vivendo la disabilità in prima persona, ciascuno di noi ha riscontrato, nel proprio settore, la difficoltà di pensare in modo inclusivo. 

Tutto parte dalla passione per la bicicletta: crediamo che sia un simbolo di libertà e forse  anche il mezzo ideale. Ci piacerebbe che in bici potessero andare proprio tutti. 

 

Di cosa si occupa Remoove?

Remoove è un’impresa ambiziosa che ha la finalità di rendere abile la società. Vogliamo costruire un ambiente realmente inclusivo in cui tutti possano sentirsi a proprio agio, indipendentemente dalla loro condizione, ed avere accesso a quante più opportunità possibili.

Ci siamo costituiti formalmente nel Dicembre 2019 e per prima cosa ci siamo dotati di bici elettriche progettate per il trasporto di persone con ridotta mobilità.

Abbiamo studiato il mercato, analizzato le criticità infrastrutturali e comunicative, individuato realtà che offrono esperienze in linea con la nostra filosofia ed aperto la porta agli utenti (aziende, associazioni, enti pubblici, amici) che hanno condiviso con noi le loro esigenze.

Sfruttando la complementarietà dei nostri profili e una rete di professionisti che va consolidandosi, offriamo consulenza e formazione al personale di attività pubbliche e ricettive. Proponiamo inoltre piani di comunicazione, conduciamo analisi del territorio e delle strutture al fine di valutare il livello di accessibilità, disegniamo eventi e proposte di viaggio per il mercato turistico ed, infine, guidiamo tour accessibili per i visitatori locali.

 

La sede di Remoove si trova ad Arco. Come mai avete scelto l’Alto Garda come base operativa per il lancio di questa attività?

Io ed Andrea viviamo nel Garda Trentino mentre Matteo, il terzo socio, vive a Milano. La decisione di aprire la sede ad Arco non ha però solo ragioni anagrafiche: il primo modello di business che abbiamo disegnato mostrava chiaramente che in una località a forte vocazione turistica e con uno standard infrastrutturale così elevato era possibile da subito costruire qualcosa di concreto. 

Ma questo è solo l’inizio: l’obiettivo è di rendere questo modello replicabile ovunque. 

 

Nonostante l’emergenza Covid, avete già cominciato a sviluppare qualche progetto sul territorio?

Prima che la diffusione del virus prendesse il sopravvento, abbiamo cominciato con un certo numero di attività; nello specifico, quelle legate alla consulenza ed alla progettualità per gli enti pubblici sono partite da subito. Parallelamente abbiamo iniziato a lavorare all’allestimento di uno show-room che sarà la nostra base operativa per tour, manutenzioni, bike tests e tutto quello che ruota attorno ai mezzi ed ai presidi dei quali ci stiamo dotando. Purtroppo, l’emergenza Covid-19 ha inevitabilmente influito sulla tabella di marcia, noi però non demordiamo!

Vista la mission e le finalità con cui abbiamo deciso di cimentarci in questa avventura, lasciare le e-bike speciali che hanno fatto da apripista per tutte le altre attività in garage ci sembrava assurdo.

La quarantena non è uguale per tutti, ci sono persone che necessitano per motivi di salute psico-fisica di poter uscire – nel pieno rispetto della normativa vigente – magari svolgendo delle attività utili a sfogarsi e liberare lo stress. Per tale motivo, in questo periodo abbiamo messo a disposizione due dei nostri mezzi gratuitamente; alcune persone hanno già provato a fare qualche giretto attorno a casa, devo dire che l’impatto sembra essere molto positivo. Insomma, nonostante la difficile fase che tutti noi stiamo attraversando, Remoove c’è! E nel nostro piccolo faremo il possibile per portare avanti i progetti in cantiere, con l’obiettivo comune di abilitare la società.

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